F-84E Thunderjet Hobby Boss, easy assembly.

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Commenti

  • A volte le soluzioni semplici e ovvie non ci sfiorano neanche la mente.
    X-( credo che il nastro da elettricista, tagliato con il bilama che mi sono fatto per le decal dei frame del Canopy, avrebbe dato degli ottimi risultati.
    Se poi penso che per questi specifici lavori, mi sono ordinato il ParaFilm negli USA, mi vien da rosicare ancora di più.
    Ma alla fine è il modo con cui ho impostato questo lavoro che è anomalo, parti trascurate, altre ben dettagliate, il tutto associato ad una fretta di finire per andare avanti col Pucarà.
    Un modo di lavorare un po' assurdo.

    Comunque ciao e grazie dei suggerimenti e dei complimenti.

    Roberto
  • modificato dicembre 2013
    Argh ... orrore ! questo da te target non me l'aspettavo ... le ruote non pulite della bavetta di mezzeria ... orroreeeeeeeeeeeeeeee ! ~x( una svista da espulsione immediata ! :-D
    Una limatina alla ruote l'avrei data, sta parecchio alto di suo, come hai ottimamente corretto l'assetto, però una limatina per farlo stare "pesante" a terra, sulle grelle l'avrei data.
    Per il resto mi pare un buon lavoro, viziato dalla fretta magari ( tipo dimenticarsi di pulire le ruote ), ma di sicuro effetto. Anche a me non piace troppo l'effetto così marcato delle pannellature, ma ci sta tutto considerando la natura sperimentale dell'operazione. Anche il rivettame a rilievo per un 72 così e per la colorazione che lo risalta troppo ... Un buon effetto complessivo alla fine, la mano c'è e si vede e aiuta chiaramente. Mi piace l'atteggiamento sperimentale che hai dato al montaggio.
    Aloa

    PS: il 18 dicembre escono le novità Airfix, per cui ti potrai eventualmente rilassare perchè saprai se esce o meno un Pucarà in 48 ! ; )
  • modificato dicembre 2013
    Delle ruote me ne sono accorto dalle foto, che in generale sono fatte da molto vicino, dal vivo, anche sapendolo, faccio fatica a vederle.

    Una leggera limatina l' ho anche data, per l' effetto peso, ma non ho voluto esagerare perchè conto di mettere i ceppi di parcheggio. In alcune foto si vedono quelli regolabili in uso sulle portaerei, che nascondono un po' il pneumatico, che comunque, a veder le foto, pare non si abbassasse molto.

    Comunque, anche se presenta i difetti che ho evidenziato, al naturale, guardato da una quarantina di centimetri si presenta molto bene, ovvio che poi avvicinandosi le magagnette si vedono.

    Peccato, nonostante la base, sarebbe potuto uscire un bel modello, comunque io guardo i lati positivi, ho fatto esperienza coi metallizzati e rivettature sotto di essi, che mi mancava del tutto; l' autocostruzione dell' abitacolo e del carrello anteriore mi hanno dato parecchia soddisfazione, ho imparato a star lontano dai sifoni dei lavandini e a non farmi ipnotizzare dalle bande psicadeliche. Direi una bella esperienza, una ciambella col buco ovale, mica da tutti!

    Se fosse vero quello che dici sul Pucarà, faccio voto di non comprare mai un modello Airfix finchè campo!!!!
    :-9 :-9 :-9 :-9

    Ciao
  • Ormai ci siamo, ex colleghi del GB OOB. Getto tonante imabasettato con relativa autocostruzione di qualche accessorio, ancora una scaletta dall' altro lato, tre comparse e calo il sipario, su sto strano coso di qualità altalenante, per ributtarmi sul mio progetto principale il dannato Pucarà, che da solo non si fa!

    Qui sotto ho fatto l' Onosendai versione dilettantistica, notare i pneumatici posteriori diversi da quello anteriore!:

    in technicolor:

    La scritta USAF era blue!!!! ho dovuto mascherare le decals quando ancora su carta, velarle di nero ad aerografo con Nato black Tamiya, e poi applicarla.

     

    prove di sfondo....

    Gooooooood night Seul!!!

  • Alla fine è venuto fantastico nonostante il modello di suo fosse un po' così, diciamocelo... E il nero della scritta USAF è più convincente di quello dei numeri. :-P
  • la scaletta mi piace un casino ... bel lavoro , l'unico rammarico è che alla fine sei finito fuori tema, sarebbe stato interessante vedere da scatola cosa sarebbe uscito. C'è tempo, puoi farne uno da scatola" puro" ora ! :-D idem per il Pucarà, da scatola e "manomesso" ... no eh ? !
    A(risparmio totale)
  • stupendo: un HobbyBoss costruito da un Boss! :-D
  • Gioca,
    sarebbe follia modellistica, dopo aver cercato di migliorare una ciofeca da bambini, rovinare un Tamiya facendolo da scatola! Mi meriterei un premio speciale per demenza modellistico-senile!
    :-(|)

    Per quanto riguarda il Pucarà, con tutti i casini che ha, credo che da scatola manco si riuscirebbe a montare!!!!

    grazie a tutti dei complimenti, ancora un post con i figurini e chiudiamo l' argomento Corea, per passare definitivamente al sud America.

    Ciao,

    Roberto
  • :-D devo dire che il concetto di follia modellistica è parecchio ampio, io per esempio non avrei mai fatto una scaletta del genere per un modello da bambini, e tanto altro ... a quel punto follia per follia ci stava tutto ... ma comunque è chiaro era solo una battuta.
    Aloa semo tutti piuttosto folli in questo hobby :-D
  • ......in effetti è arduo stabilire nell' ambito del nostro hobby cos' ha senso e cosa no, ad esempio per mia moglie, il modellismo in toto non ha senso! :-*
  • modificato gennaio 2014
    beh, senza disturbare i parenti, io stesso mi domando spesso per quale motivo passo ore e a volte giornate a lavorare su piccole riproduzioni in scala di oggetti reali. Alla fine il tempo che ci vuole per fare un MiG-15 in 1/72 (per dire...) come si deve è tantissimo. E non sono sicuro che abbia molto senso impiegarlo in quel modo.

    Certo è fantastico, sia il lavoro in se che il risultato finale. Diciamo che è una forma un po' particolare di perversione! Però ho imparato che affrontando tutto con la stessa tecnica e pazienza, posso costruire praticamente qualsiasi cosa. Tra due settimane per esempio avrò finito le scale del primo piano di casa mia. 400 € di materiali in tutto, contro 4500 € del preventivo più basso tra quelli che avevo. Manca solo qualche stuccatura, il montaggio finale e la finitura con i trasparenti... :-D
  • Apparentemente non ha senso, però se lo si considera come un allenamento del cervello attraverso un gioco le cose cambiano.
    Basta che l'allenamento del cervello non sia spinto a livelli che più del giovamento causano frustrazione ... a quel punto le cose si fanno serie ! Troppo per un gioco, dopo tutto un gioco.
    Aloa
  • Ok NIMVUS, ma il preventivo conteggiava pure le ore lavoro immagino e spero ?!
    E dovresti aggiungere pure alla tua spesa le attrezzature eventuali per il montaggio ... non basta considerare solo i materiali vivi.

    Dopo tutto si potrebbero spendere pochi cents di plastica per fare un kit, al posto delle somme che ci costa un modellino, però sai ore lavoro ... a(sempre più risparmio)
  • Nimbus, con me sfondi una porta aperta... anzi, un portone spalancato! Questa mia attuale e´ la quinta casa scassata che compro, metto a posto e poi rivendo. In pratica e´ oramai quasi un secondo lavoro. Sono partito 25 anni fa´, con un appartamentino di 47 mq e debiti, ora i debiti ci sono sempre, ma sto terminando una villetta a due piani con seminterrato, doppio garage e 800 mq di giardino. Se non nasci di famiglia ricca questa e´ la sola strada legale che conosco! E, giusto per dare ragione anche a Gio, tante soluzioni, ma soprattutto un modus operandi, apprese col modellismo mi sono tornate utilissime in questi lavori... anche e soprattutto la pazienza acquisita.
  • comunque raga, non tentate neppure di replicare la cromatura con gli alclad, alla faccia di qualsiasi preventivo :-D
  • Complimenti, veramente un modello spettacolare ! Ancor più pensando alla base da cui sei partito.
    Solo una cosa mi chiedo: hai detto di avere aerografato il nero sulla scritta USAF perché questa era blu, ma hai verificato che non fosse effettivamente blu sull'aereo vero ? Le scritte USAF dovevano essere in blu FS 15044, anche se nel periodo della guerra di Corea sembra esserci stata un bel po' di confusione e molti aerei le avevano nere. Dalla metà degli anni '50 in poi nel 99% dei case le scritte USAF (e quelle U.S. AIR FORCE in fusoliera) sono in blu sia su tutti gli aerei che non abbiano schemi mimetici
  • Non è che era solo del SAC sta caratteristica del blu ?
    Anche prima della WWII le scritte erano blu, poi però pure nere e alla fine diventa quasi impossibile, a meno di avere la data di produzione e uscita dalla fabbrica e a volta non basta pure quella, determinare se la scritta fosse blu o nera ... poi per fortuna è scomparsa la scritta ... almeno nella WWII, ricompare e crea ancora casini ... vedo
    Aloa
  • Che volete che vi dica, dopo la cappella delle strisce psicadeliche del Lanerossi Vicenza sulla coda, non mi sono sbimbinato più di tanto in idagini accurate, gli esemplari nei musei le hanno nere, la mia fonte principale è stata un libro a colori della Osprey, dedicato interamente agli F-84E in Corea, dalle foto sembravano tutte nere, e ce ne sono di veramente ravvicinarte.
    Inutile ripeterci che comunque restauri e foto a colori vecchie non sono una fonte attendibile al 100%. Comunque quella delle scritte blu io non la sapevo. Interessante.
    Diciamo che, se svista c'è stata, ricade in quella qualità variabile di un progetto partito leggero, e appesantitosi in corso d' opera per poi essere chiuso in fretta.
    Una ciambella si col buco, ma ovale, pazienza. :-D
  • Qui sotto ho fatto l' Onosendai versione dilettantistica, notare i pneumatici posteriori diversi da quello anteriore!:
    Hai un futuro.....avrei una ditterella di A/M giusto da piazzare.....prezzo trattabile.
  • Target, scritte blu o nere è comunque un bellissimo modello !!! :x

    Gioca, l'uso delle scritte blu nel dopoguerra è standard per tutta l'USAF indipendentemente dai comandi. Il periodo della guerra di Corea è incasinato perché per certo moltissimi aerei avevano tutto in nero, quindi è da capire quanto fossero seguite le regole. Per dire, l'F-84 di target ha le scritte più o meno nel font "ufficiale", ma se guardi i Sabre usavano un font tutto loro, alla faccia delle regole.... C'è anche da dire che il blu usato è comunque un blu molto scuro, in molte foto si fa fatica a distinguere dal nero.
    Poi più avanti le cose si standardizzano, anche se i primi F-100 escono ancora di fabbrica col font North American.. ma diciamo che dal 1955 in poi si va sul sicuro col blu
    Che poi per complicare le cose, le scritte USAF e U.S. Air Force (che compaiono più avanti, in Corea non si usano ancora) sono in blue, ma i serial e il buzz number sono in nero !
  • modificato gennaio 2014

    Dunque dopo la Korea qualsiasi scritta USAF o USAIRFORCE è in blu e questo fino alla comparsa della mimetica ? La cosa vale solo per i velivoli NM o anche per esempio per quelli in grigio, tipo F 102 e F 106 ? Quelli erano blu o neri ? Per capirse, questo per esempio è sicuro che la scritta è blu in realtà ?

    e questo ? Questo pure in blu nonostante il colore ?

    qua sembra che fra serial e scritta non ci siano differenze, ma evidentemente ci sono, perchè dovrebbe essere blu la scritta e nero il numero ... bestia !

  • Dunque dopo la Korea qualsiasi scritta USAF o USAIRFORCE è in blu e questo fino alla comparsa della mimetica ? La cosa vale solo per i velivoli NM o anche per esempio per quelli in grigio, tipo F 102 e F 106 ? Quelli erano blu o neri ?

    Ebbene si, blue le scritte e neri i numeri su tutti e due ! Blu sia su metallo naturale o vernice alluminio (l'F-100 che hai postato per esempio ho il dubbio che sia verniciato in alluminio, esclusa la parte in coda) e blu sul grigio.
    Stessa cosa per bombardieri, trasporti ed elicotteri. Poi ci sono state eccezioni, ad esempio gli ultimi F-4E grigi basati in Islanda sembra che spesso usassero il nero, ma sono appunto eccezioni.
    Nel caso dell'F-100 si nota abbastanza bene che la scritta è in blu, nel caso del 102 meno. Però guarda l'insegna di nazionalità: se non sapessimo che è blu, che cosa diremmo ? Il 15044 si fa fatica a distinguere dal nero in foto e in effetti molti fogli decals danno scritte nere... ma il T.O. dice che devono essere blu e nel 99% dei casi erano blu
  • così a guardare direi che sono blu pure i numeri dell'F 100, specialmente se guardo glli scacchi neri sul timone e il pannello dietro al cockpit lungo la spina sopra la fusoliera ... ma metti che quello fosse nero più lucido ... comunque se carta canta e c'è una direttiva, ottimo, mi appello a quella e zittisco chiunque ! |-)
  • Mi unisco al coro dei complimenti, semplicemente notevole.
  • Come promesso, finito e archiviato.

    Scherzavo, il suo bell' angolino in vetrina l' ho trovato, l' ho piazzato sotto l' ala del D-9 IN 1/32!!!!

     

  • Bel lavoro, e (insisto!) nonostante la base scrausa. L'aggiunta delle attrezzature e del personale lo valorizza tantissimo. Prima o poi troverò il coraggio e proverò a dipingere qualche ometto in 1/72.

    Domanda: i rivetti che hai aggiunto, li hai evidenziati con il washing o li hai semplicemente lasciati in alluminio? Anche: come hai fatto sparire il film delle decals?
  • Un applauso anche per la velocità .. hai finito per primo pur non avendo lavorato proprio "da scatola" .. Bellissimo modello , mi piace anche la base dove sei riuscito a nascondere abbastanza bene l'uniformità delle grelle
  • modificato gennaio 2014
    Nimbus,

    I rivetti gli ho lasciati al naturale, solo nei pannelli ho fatto correre del Gun Metal Humbrol.
    Stranamente le decals erano ottime, sottili, flessibili (forse anche un po' troppo) e reagivano benissimo al microscale.
    Comunque, visto che si trattava della mia prima esperienza col NM, le ho rifilate al massimo con un taglierino, asportando quanto più trasparente potevo.
    La scritta usaf è stata separata lettera per lettera, per il codice tattico ho asportato un paio di mm di trasparente tra le singole cifre, ma non le ho separate.
    Il tutto è stato sigillato con una mano ultralight di lucido Tamiya, che un pò ha spento la brillantezza originale dei metallizzati, ma non eccessivamente.

    Per quanto riguarda i figurini, ho preso qualche lezione da Italo Feregotto, un valente figurinista del nostro club, lo stesso che mi ha pitturato i figurini dei due diorami che ho pubblicato su TPG "Lost in Viet Nan" e "6 Panzer" in 1/35.
    Ovviamente il 72 pone parecchi limiti...

    Sicuramente non diventi figurinista in un paio di lezioni,ma impari davvero tanto, ed oltre ad aver migliorato i figurini, le tecniche apprese si sono rivelate utilissime nella colorazione dei seggiolini e delle cinture.

    Poi ti fai un' idea un po' piu ampia di cosa vuol dire colorazione, i figurinisti tengono in grande considerazione la luce e gli effetti che essa genera sugli oggetti.
    Insomma tuttto un' altro approccio.

    Pierpaolo,

    In passato ho letto due artico di Andrea Vignocchi pubblicati su Model Time. Sono bastati per farmi migliorare tantissimo, a volte la genialità sta prorio ad ottenere ottimi risultati con tecniche relativamente semplici.
    Ho colorato il tutto in Nato black Tamyia (se c' è un colore indispensabile è proprio lui!!!), gamma che ha il grande pregio di asciugare rapidissimamente, mi sono creato una maschera di nastro rettangolare della stessa dimensione della singola grella, e le ho colorate a spruzzo con intrugli di colori scuri tendenti al verde, al marrone, e anche leggermente al blue a casaccio.
    Quattro spennellate di cera emulsio Facile, che non è lucida come la Future, soffiando via l' eccesso con l' aerografo.
    Un lavoro abbastanza rapido. A questo punto la basetta era pronta per i lavaggi selettivi, fatti con uno smalto Humbrol tendente al sabbia su zone inumidite di acquaragia ( che contribuisce a spegnere lalucentezza della cera).

    Questa forse è stata la parte un po' più tediosa, bisogna cercare di accentuare le lineee di separazione dei singoli elementi, facendoli risaltare, senza però creare uno schema a scacchiera regolare.
    Sembra assurdo, ma mentalmente siamo più portati a ripeterre regolarmente uno schema tipico dei manufatti dell' uomo, piuttosto che a creare il disordine generato dalla natura ( lo sporco sulle grelle, in questo caso)

    Il bello è che la stessa tecnica si può applicare sia ad aerografo che a pennello, ed è idonea per tetti in tegole, strade in pietra, muri e qualsiasi altro manufatto richieda una finitura dei singoli elementi simile ma non esattamente uguale.

    Ci si vede col Pucarà.

    Ciao,

    Roberto.
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