F-84E Thunderjet Hobby Boss, easy assembly.
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Commenti
X-( credo che il nastro da elettricista, tagliato con il bilama che mi sono fatto per le decal dei frame del Canopy, avrebbe dato degli ottimi risultati.
Se poi penso che per questi specifici lavori, mi sono ordinato il ParaFilm negli USA, mi vien da rosicare ancora di più.
Ma alla fine è il modo con cui ho impostato questo lavoro che è anomalo, parti trascurate, altre ben dettagliate, il tutto associato ad una fretta di finire per andare avanti col Pucarà.
Un modo di lavorare un po' assurdo.
Comunque ciao e grazie dei suggerimenti e dei complimenti.
Roberto
Una limatina alla ruote l'avrei data, sta parecchio alto di suo, come hai ottimamente corretto l'assetto, però una limatina per farlo stare "pesante" a terra, sulle grelle l'avrei data.
Per il resto mi pare un buon lavoro, viziato dalla fretta magari ( tipo dimenticarsi di pulire le ruote ), ma di sicuro effetto. Anche a me non piace troppo l'effetto così marcato delle pannellature, ma ci sta tutto considerando la natura sperimentale dell'operazione. Anche il rivettame a rilievo per un 72 così e per la colorazione che lo risalta troppo ... Un buon effetto complessivo alla fine, la mano c'è e si vede e aiuta chiaramente. Mi piace l'atteggiamento sperimentale che hai dato al montaggio.
Aloa
PS: il 18 dicembre escono le novità Airfix, per cui ti potrai eventualmente rilassare perchè saprai se esce o meno un Pucarà in 48 ! ; )
Una leggera limatina l' ho anche data, per l' effetto peso, ma non ho voluto esagerare perchè conto di mettere i ceppi di parcheggio. In alcune foto si vedono quelli regolabili in uso sulle portaerei, che nascondono un po' il pneumatico, che comunque, a veder le foto, pare non si abbassasse molto.
Comunque, anche se presenta i difetti che ho evidenziato, al naturale, guardato da una quarantina di centimetri si presenta molto bene, ovvio che poi avvicinandosi le magagnette si vedono.
Peccato, nonostante la base, sarebbe potuto uscire un bel modello, comunque io guardo i lati positivi, ho fatto esperienza coi metallizzati e rivettature sotto di essi, che mi mancava del tutto; l' autocostruzione dell' abitacolo e del carrello anteriore mi hanno dato parecchia soddisfazione, ho imparato a star lontano dai sifoni dei lavandini e a non farmi ipnotizzare dalle bande psicadeliche. Direi una bella esperienza, una ciambella col buco ovale, mica da tutti!
Se fosse vero quello che dici sul Pucarà, faccio voto di non comprare mai un modello Airfix finchè campo!!!!
:-9 :-9 :-9 :-9
Ciao
Ormai ci siamo, ex colleghi del GB OOB. Getto tonante imabasettato con relativa autocostruzione di qualche accessorio, ancora una scaletta dall' altro lato, tre comparse e calo il sipario, su sto strano coso di qualità altalenante, per ributtarmi sul mio progetto principale il dannato Pucarà, che da solo non si fa!
Qui sotto ho fatto l' Onosendai versione dilettantistica, notare i pneumatici posteriori diversi da quello anteriore!:
in technicolor:
La scritta USAF era blue!!!! ho dovuto mascherare le decals quando ancora su carta, velarle di nero ad aerografo con Nato black Tamiya, e poi applicarla.
prove di sfondo....
Gooooooood night Seul!!!
A(risparmio totale)
sarebbe follia modellistica, dopo aver cercato di migliorare una ciofeca da bambini, rovinare un Tamiya facendolo da scatola! Mi meriterei un premio speciale per demenza modellistico-senile!
:-(|)
Per quanto riguarda il Pucarà, con tutti i casini che ha, credo che da scatola manco si riuscirebbe a montare!!!!
grazie a tutti dei complimenti, ancora un post con i figurini e chiudiamo l' argomento Corea, per passare definitivamente al sud America.
Ciao,
Roberto
Aloa semo tutti piuttosto folli in questo hobby :-D
Certo è fantastico, sia il lavoro in se che il risultato finale. Diciamo che è una forma un po' particolare di perversione! Però ho imparato che affrontando tutto con la stessa tecnica e pazienza, posso costruire praticamente qualsiasi cosa. Tra due settimane per esempio avrò finito le scale del primo piano di casa mia. 400 € di materiali in tutto, contro 4500 € del preventivo più basso tra quelli che avevo. Manca solo qualche stuccatura, il montaggio finale e la finitura con i trasparenti... :-D
Basta che l'allenamento del cervello non sia spinto a livelli che più del giovamento causano frustrazione ... a quel punto le cose si fanno serie ! Troppo per un gioco, dopo tutto un gioco.
Aloa
E dovresti aggiungere pure alla tua spesa le attrezzature eventuali per il montaggio ... non basta considerare solo i materiali vivi.
Dopo tutto si potrebbero spendere pochi cents di plastica per fare un kit, al posto delle somme che ci costa un modellino, però sai ore lavoro ... a(sempre più risparmio)
Solo una cosa mi chiedo: hai detto di avere aerografato il nero sulla scritta USAF perché questa era blu, ma hai verificato che non fosse effettivamente blu sull'aereo vero ? Le scritte USAF dovevano essere in blu FS 15044, anche se nel periodo della guerra di Corea sembra esserci stata un bel po' di confusione e molti aerei le avevano nere. Dalla metà degli anni '50 in poi nel 99% dei case le scritte USAF (e quelle U.S. AIR FORCE in fusoliera) sono in blu sia su tutti gli aerei che non abbiano schemi mimetici
Anche prima della WWII le scritte erano blu, poi però pure nere e alla fine diventa quasi impossibile, a meno di avere la data di produzione e uscita dalla fabbrica e a volta non basta pure quella, determinare se la scritta fosse blu o nera ... poi per fortuna è scomparsa la scritta ... almeno nella WWII, ricompare e crea ancora casini ... vedo
Aloa
Inutile ripeterci che comunque restauri e foto a colori vecchie non sono una fonte attendibile al 100%. Comunque quella delle scritte blu io non la sapevo. Interessante.
Diciamo che, se svista c'è stata, ricade in quella qualità variabile di un progetto partito leggero, e appesantitosi in corso d' opera per poi essere chiuso in fretta.
Una ciambella si col buco, ma ovale, pazienza. :-D
Gioca, l'uso delle scritte blu nel dopoguerra è standard per tutta l'USAF indipendentemente dai comandi. Il periodo della guerra di Corea è incasinato perché per certo moltissimi aerei avevano tutto in nero, quindi è da capire quanto fossero seguite le regole. Per dire, l'F-84 di target ha le scritte più o meno nel font "ufficiale", ma se guardi i Sabre usavano un font tutto loro, alla faccia delle regole.... C'è anche da dire che il blu usato è comunque un blu molto scuro, in molte foto si fa fatica a distinguere dal nero.
Poi più avanti le cose si standardizzano, anche se i primi F-100 escono ancora di fabbrica col font North American.. ma diciamo che dal 1955 in poi si va sul sicuro col blu
Che poi per complicare le cose, le scritte USAF e U.S. Air Force (che compaiono più avanti, in Corea non si usano ancora) sono in blue, ma i serial e il buzz number sono in nero !
Dunque dopo la Korea qualsiasi scritta USAF o USAIRFORCE è in blu e questo fino alla comparsa della mimetica ? La cosa vale solo per i velivoli NM o anche per esempio per quelli in grigio, tipo F 102 e F 106 ? Quelli erano blu o neri ? Per capirse, questo per esempio è sicuro che la scritta è blu in realtà ?
e questo ? Questo pure in blu nonostante il colore ?
qua sembra che fra serial e scritta non ci siano differenze, ma evidentemente ci sono, perchè dovrebbe essere blu la scritta e nero il numero ... bestia !
Stessa cosa per bombardieri, trasporti ed elicotteri. Poi ci sono state eccezioni, ad esempio gli ultimi F-4E grigi basati in Islanda sembra che spesso usassero il nero, ma sono appunto eccezioni.
Nel caso dell'F-100 si nota abbastanza bene che la scritta è in blu, nel caso del 102 meno. Però guarda l'insegna di nazionalità: se non sapessimo che è blu, che cosa diremmo ? Il 15044 si fa fatica a distinguere dal nero in foto e in effetti molti fogli decals danno scritte nere... ma il T.O. dice che devono essere blu e nel 99% dei casi erano blu
Come promesso, finito e archiviato.
Scherzavo, il suo bell' angolino in vetrina l' ho trovato, l' ho piazzato sotto l' ala del D-9 IN 1/32!!!!
Domanda: i rivetti che hai aggiunto, li hai evidenziati con il washing o li hai semplicemente lasciati in alluminio? Anche: come hai fatto sparire il film delle decals?
I rivetti gli ho lasciati al naturale, solo nei pannelli ho fatto correre del Gun Metal Humbrol.
Stranamente le decals erano ottime, sottili, flessibili (forse anche un po' troppo) e reagivano benissimo al microscale.
Comunque, visto che si trattava della mia prima esperienza col NM, le ho rifilate al massimo con un taglierino, asportando quanto più trasparente potevo.
La scritta usaf è stata separata lettera per lettera, per il codice tattico ho asportato un paio di mm di trasparente tra le singole cifre, ma non le ho separate.
Il tutto è stato sigillato con una mano ultralight di lucido Tamiya, che un pò ha spento la brillantezza originale dei metallizzati, ma non eccessivamente.
Per quanto riguarda i figurini, ho preso qualche lezione da Italo Feregotto, un valente figurinista del nostro club, lo stesso che mi ha pitturato i figurini dei due diorami che ho pubblicato su TPG "Lost in Viet Nan" e "6 Panzer" in 1/35.
Ovviamente il 72 pone parecchi limiti...
Sicuramente non diventi figurinista in un paio di lezioni,ma impari davvero tanto, ed oltre ad aver migliorato i figurini, le tecniche apprese si sono rivelate utilissime nella colorazione dei seggiolini e delle cinture.
Poi ti fai un' idea un po' piu ampia di cosa vuol dire colorazione, i figurinisti tengono in grande considerazione la luce e gli effetti che essa genera sugli oggetti.
Insomma tuttto un' altro approccio.
Pierpaolo,
In passato ho letto due artico di Andrea Vignocchi pubblicati su Model Time. Sono bastati per farmi migliorare tantissimo, a volte la genialità sta prorio ad ottenere ottimi risultati con tecniche relativamente semplici.
Ho colorato il tutto in Nato black Tamyia (se c' è un colore indispensabile è proprio lui!!!), gamma che ha il grande pregio di asciugare rapidissimamente, mi sono creato una maschera di nastro rettangolare della stessa dimensione della singola grella, e le ho colorate a spruzzo con intrugli di colori scuri tendenti al verde, al marrone, e anche leggermente al blue a casaccio.
Quattro spennellate di cera emulsio Facile, che non è lucida come la Future, soffiando via l' eccesso con l' aerografo.
Un lavoro abbastanza rapido. A questo punto la basetta era pronta per i lavaggi selettivi, fatti con uno smalto Humbrol tendente al sabbia su zone inumidite di acquaragia ( che contribuisce a spegnere lalucentezza della cera).
Questa forse è stata la parte un po' più tediosa, bisogna cercare di accentuare le lineee di separazione dei singoli elementi, facendoli risaltare, senza però creare uno schema a scacchiera regolare.
Sembra assurdo, ma mentalmente siamo più portati a ripeterre regolarmente uno schema tipico dei manufatti dell' uomo, piuttosto che a creare il disordine generato dalla natura ( lo sporco sulle grelle, in questo caso)
Il bello è che la stessa tecnica si può applicare sia ad aerografo che a pennello, ed è idonea per tetti in tegole, strade in pietra, muri e qualsiasi altro manufatto richieda una finitura dei singoli elementi simile ma non esattamente uguale.
Ci si vede col Pucarà.
Ciao,
Roberto.