modellismo alternativo...
Mi sono regalato una stampante 3D e sto facendo qualche test per verificare le possibilità della stessa e per capire fino a che punto ci si può spingere nel dettaglio con una stampante 3D entry level e se si può utilizzarla per scopi modellistici.
Per fare una prova, ho trovato un modello in 1/100 di uno Sherman, successivamente scalato in 1/72 più che altro per affezione alla scala...
Il materiale utilizzato è PLA, stampato (se a qualcuno può interessare) con ugello 0,4 mm a step di 0,06 mm e velocità 20mm/s.
Il file veniva già con una macroscomposizione di parti:
- Torretta
- Scafo superiore
- Scafo inferiore
- Gruppo di rotolamento destro
- Gruppo di rotolamento sinistro
Questa scomposizione permette di avere un corpo esente da necessità di grosse stuccature, le cui lisciatura si sarebbe sicuramente notata.
I gradini di stampa si notano ma lo scopo primario non era ottenere un modello da concorso.
Con step di stampa ridotto, i tempi di stampa stessi si allungano. Per riferimenti futuri ho scritto dietro ogni pezzo quanto ci ho messo per stamparli...
La torretta. Sufficiente dettaglio ma con scalini evidenti...
Parte superiore dello scafo
Stessa parte con vista differente per apprezzarne qualche dettaglio...
Gruppo di rotolamento sinistro. Il vantaggio della stampa 3D è quello di dover disegnare un solo componente e poi specchiarlo se ne serve uno simmetrico...
Vista di gruppo tenuto insieme con Patafix.
Non sono gran conoscitore di carri ma penso di aver identificato questo come un M4A4.
Durante la fase di stampa, la deposizione avviene per strati (layers) secondo un percorso che viene deciso dal software utilizzato per "affettare" il modello 3D digitale. Ogni tanto capita che, se debbono essere stampate due zone separate ma limitrofe, la stampante non ce la faccia a ritirare per tempo il filamento e si vengono così a creare dei "ponticelli" di filo estruso che devono essere eliminate. Una volta ripulito il modello fisico da questi inestetismi si può valutare il livello di dettaglio.
Sul mio Sherman ho riscontrato che i vari maniglioni installati su torretta e scafo risultavano ampiamente sovradimensionati, probabilmente a causa del diametro dell'ugello (0,4 mm). Magari con un ugello a diametro inferiore si riesce a far di meglio. Fatto sta che ho semplicemente rimosso tutti questi dettagli e rifatti con filo di rame piegato.
Per l'installazione di questi ho provveduto a forare la plastica per permettere un incollaggio (fatto con cianoacrilica) più robusto.
NOTA: il PLA fonde indicativamente a 180 °C e tutte le operazioni meccaniche con utensili (fresatura, foratura) devono essere fatte con accortezza ed in maniera leggera, per evitare di fondere il materiale con l'utensile ed impastarlo...
Ho anche eliminato la canna della mitragliatrice presente sullo scafo, sostituendola con un pezzo di ago ipodermico, ed aggiunte delle striscette di nastro Tamiya a mò di bloccaggio degli attrezzi presenti sullo scafo...
...continua...
Gabriele
Commenti
Ad una prima passata di Olive Drab Tamiya il risultato sembra “passabile”, se visto da una certa distanza…
Da vicino si notano dei tratti ”spuri”, dovuti alle impostazioni di stampante, soprattutto negli incavi dei supporti ruote.
Non avendo possibilità di controllare il percorso dell’estrusore, l’unica possibilità è quella di impostare i parametri di retrazione del filamento tra differenti zone di estrusione. Farò delle prove in merito…
Proseguendo comunque con l’assemblaggio del carro, dopo avere fatto in po’ di lumeggiature emergono dettagli (ma anche magagne)
Torretta. Le line di layer si notano sotto una luce azimuthale. Si notano anche i passaggi di riempimento dell’estrusore. Questa, ripeto, è una prova di fattibilità. A voler ottenere un risultato “modellisticamente accettabile”, andrebbero passate una o più mani di stucco spray per chiudere tutte queste imperfezioni, fisiologiche del tipo di attrezzatura utilizzata.
Va da se che maggiori dettagli ci sono sul modello, maggiore diviene la difficoltà per carteggiare le superfici…
Dopo lumeggiature ho dato un po’ di colore ai vari dettagli come cingoli, attrezzi presenti sullo scafo ecc…
Da questa ultima foto si notano purtroppo molto bene gli step di stampa.
Questi, in mancanza di una buona stuccatura, sono di impedimento per effettuare qualsiasi lavaggio in quanto verrebbero evidenziate tutte le superfici scalinate piuttosto che i soli recessi...
Il prossimo passo è l'assemblaggio totale e l'applicazione delle decals.
...continua...
Gabriele
Occorre quindi stuccarlo per ottenere superfici lisce ma l'eventuale presenza di dettagli superficiali può rendere il lavoro davvero difficile).
Questo non vuol dire che però sia sempre necessaria una attività di rifinitura: Ho visto lavori sul gruppo FB dedicato alla mia stampante fenomenali: figurini perfetti, senza necessità di affinamento: tutto dipende dalla calibrazione della stampante e dalla precisione di "slicing" più che dal modello utilizzato.
NOTA: per la stampa 3D viene utilizzato un formato particolare (*.stl) che viene generato da un modello 3D convertendo le superfici curve in prismi al fine di ottenere la conversione, nelle varie sezioni del solido in Z, di curve in linee spezzate. Più fino è il grado di approssimazione di spezzate alla curva, maggiore è il dettaglio finale ottenuto in stampa
Per quanto riguarda il costo, per singolo pezzo i costi sono davvero minimi.
La stampante costa indicativamente 160€, il materiale che uitilizzo (PLA+) circa 22 € al kg.
Per lo Sherman, in totale ho utilizzato 17 grammi di materiale che porta ad un costo totale di poco più di 37 centesimi.
La macchina ha lavorato per 17h48' ma il consumo della stessa è ridotto (funziona a circa 600w, con il picco massimo in fase di riscaldamento del piatto e dell'estrusore).
Non occorre assistere la macchina durante la fase di stampa in quanto, come già specificato, lavora in assoluta indipendenza: la si può far quindi lavorare di notte quando l'energia costa meno...
Ho utilizzato le indicazioni di un foglio Tamiya per la scelta ed il posizionamento, non avendo ovviamente un foglio istruzioni da seguire.
Il modello non ha velleità di essere perfetto ma aveva solo scopo di testare una stampante 3D basica e... di farmi pasticciare un po' con colori ed aerografo...
Ho cercato di camuffare un po' lo scalamento dei dettagli dovuto alla stampa (questo è quello che riesco a stampare con un ugello da 0,4mm) con un minimo di invecchiamento e di sporcature (fatte con polveri della MIG) e, considerando il tutto, mi ritengo soddisfatto di questo esperimento.
Non è un modello da concorso (non sono nemmeno sicuro che le insegne siano corrette) ma mi son divertito a farlo e questo per me è più che sufficiente!
Prossimo step è quello di stampare con ugello da 0,2, per migliorare il dettaglio. Ho già trovato una Centauro pronta da buttare in stampa allo scopo... :-)
Ciao
Gabriele
Appena metto mano al PC posterò qualche commento in più.. per ora mi sembra che si confermino le potenzialità e le limitazioni di questa tecnologia riguardo all'uso delle stampanti "domestiche"
Un po' da tampone peró lo fanno alcuni siti (thingiverse.com per primo) che offrono modelli già pronti da stampare...
Una stampante FDM in sostanza ha il vantaggio di costare molto poco, ma si paga il prezzo di non essere adatta ad avere un prodotto finito. Per le "nostre cose" è sicuramente più adatta una stampante DLP SLA che però utilizza un materiale più costoso, ovvero la resina, e attualmente è più costosa, ma sono fiducioso che i prezzi si abbasseranno ancora, come di fatto già si sono abbassati notevolmente in questi ultimi 10 anni. In quest'ultimo caso sì che quanto prodotto si può considerare finito, e con un livello di dettaglio da AIRES o similia. Con incisioni superficiali, dettagli dallo spessore realistico, ecc ...
Mettiamo caso che volessimo riprodurre l'ala o una fusoliera di un soggetto inesistente al momento sul mercato e che avessimo le capacità per realizzarne il modello 3D. Con queste stampanti a filamento potremmo realizzare il pezzo ma non potremmo realizzare delle incisioni di dettaglio delle pannellature. A quel punto avremmo diciamo così la massa dell'ala. Perfetto. Passeremmo più mani di stucco per ottenere una superficie omogenea e priva di scalinature. Ed ora via di incisione ... una parola. Il materiale è durissimo, molto più duro rispetto a resine modellistiche e alla plastica più dura dei nostri modelli, è , almeno nei prodotti che ho avuto modo di esperire io, un grosso problema lavorare di fino questo materiale che indurito è estremamente duro e lavorabile anche per incisione ( certo ci sarebbe una mano consistente di stucco sulla quale contare, ma non sufficente per una buona incisione e molto delicata)... per cui ottenuto questo "master", stuccato e levigato, poi dovremmo stamparlo in resina per ottenere un master finalmente lavorabile in maniera decente. E qua salgono i costi. Alla fine conviene come costo affidarsi a chi ha una stampateSLA al quale fornire un modello 3D che ha già le incisioni e tutti i dettagli ( rivetti, scassi, ecc ... ) e farselo fare. Risultato migliore e più rapido e certo. E' vero che stanno studiando dei filamenti di materiale che è una sorta di argilla artificiale che si può levigare a caldo poi, in modo da elimnare le stratificazioni , allo stesso tempo è poi lavorabile scaldandolo un po', però questo materiale ancora non è stato messo in commercio , almeno che io sappia, lo stanno ancora testando e immagino pure perchè abbiano problemi ... è troppo fragile per cui il filamento se sottile tende a spaccarsi ( succede pure con l'ABS con spessori anche grossi, figurarsi con cose sottili dove per altro c'è il problema con l'estrusore che si intasa, specialmente con i piccoli diametri che servono a noi ). Forse questo materiale o altri potrebbero risolvere qualche problema, ma altrimenti la vedo non impossibile ma molto più complicata della leggenda della stampante che ti da un prodotto finito !
Grazie per la condivisione dei tuoi successi, ti seguo per altri tuoi lavori e la cosa mi interessa molto.
Tex49