Modelli interrotti
Lasciando da parte la pila di scatole sigillate di modelli più o meno alta, quanti kit avete iniziato e poi per vari motivi abbandonati a se stessi? Io devo dire molte, e ho capito pure la causa... mi blocco quando non sono sicuro della mimetica o delle insegne... una volta che non c'era internet costruivo seguendo le istruzioni o qualche rivista, ora la ricerca di informazioni è facilitata dal web, dai forum e dagli appassionati...
Morale: E' tutta colpa vostra :-)
Seguiranno notizie dal mio avvocato :-)
Saluti
Guido
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Commenti
Luca
LIN
..
sto varando in questi giorni una manovra per porre rimedio al mio scempio dell'incompiuto, non tanto per motivi etici quanto al fatto che quelli iniziati occupano molto più spazio vitale!
Ci sarebbe poi da fare le debite valutazioni tra quelli in cui la volontà di finirli è ancora presente , le cavie per esperimenti irreversibili e quelli destinati alla polvere eterna ..dei primi dovrei averne "solo" una decina..
Non ultimata a causa di un diorama "terrestre" da realizzare assieme ad un socio del club cui sono affiliato, che doveva essere finito entro una certa data per partecipare ad un concorso in Germania.
Io di carri ne so poco, ho comprato un semicingolato Dragon ed un cannone anticarro AFV, set di dettaglio Eduard, costruito il tutto come da istruzioni, ed ottenuto un bel Bronzo a Thiene senza avere alcuna idea se i cingoli erano quelli Late o Early, quanti bulloni dovevano avere le ruote ecc..
Io non mi fermo mai per carenza di documentazione, se non so come fare una certa cosa, non dico che invento, ma adotto la soluzione che appare più ragionevole.
Non mi fermo perchè non ho le foto del vano carrello destro di un aereo che poi andrà incollato su un basetta rendendolo di fatto invisibile.
Magari la cosa farà rizzare i capelli a più di un modellista, però penso che se un modello è ragionevolmente (non estremamente) dettagliato, ma soprattutto ben dipinto, fa la sua bella figura anche se manca uno delle 37 tubazioni idrauliche che corrono nel vano carrello ( che poi, ma pensate davvero che qualcuno se ne accorga?)
Io realizzo modelli innanzi tutto per me stesso, riesco a convivere senza problemi a qualche imprecisione, realizzare modelli richiede molto tempo, meglio un modello imperfetto ma finito che una mezza perfezione abbandonata in cantina.
Per cui la parola d' ordine è finire a tutti i costi.
Naturalmente questo è solo il mio modo di vedere le cose....
Ciao a tutti,
Roberto
Io ho sempre 5-6 modelli iniziati e questo mi permette di lavorare periodicamente a varie sessioni, pulitura dei pezzi, preparazione basetta, posizionatura decal, aerografia, stuccatura, etc in base al mio stato d' animo della giornata.
Ma li finisco tutti, anzi finito uno ne inizio un altro in modo che cio' sia costante e continuativo, terminato il mosquito in 72 sono passato ad un Corsair tamiya 1/48
Da quando pero' negli ultimi dieci anni sono entrato a far parte di un club ( ora ne sono uscito ), partecipato a mostre e capito un po' come gira l' ambiente, ho un po' alla volta dismesso un po' tutto il sacro fulgore del mm/rivetto, costruendo ultimamente da scatola e cercando di divertimi, senza guardare troppo in giro.
Ammetto ora comunque un po' di stanchezza...non mollero' ma probabilmente mi prendo un anno sabbatico, magari con piu' voglia di modellare piu' avanti.
Anche se Gioca dice che non e' un hobby per vecchi...attendo viagra...eheheh
lz
Ultima nota: ogni tanto partecipo ad un concorso che si tiene a Lubiana in Slovenia, non grandissimo, però per gli aerei hanno la categoria "da scatola".
Fare da scatola può essere una strada, mi illudevo pure io, ma alla fine non si può resistere dal documentarsi sul mezzo o sulla colorazione, anche se il soggetto non appartiene al genere preferito. Inoltre dato che il tempo che alla fine ci si mette pure per un da scatola, perchè esporsi a clamorose cappelle se a volte basta veramente poco per migliorare qualche cosa ? Ma per farlo si deve conoscere un po' del mezzo ... e alura la teoria del tutto da scatola mi crolla addosso.
Piuttosto non si deve entrare in paranoia se un modello non si finisce, pazienza, dopo tutto ci si è divertiti lo stesso.
Sul non buttare via mai niente sono d'accordo, ma non perchè un giorno di potrà tentare un recupero, perchè tanti modelli veramente non vale la pena più portarli a termine per tante ragioni diverse che ora non mi dilungo ad elencare, ma perchè in futuro anche il rottame può tornare utile in qualche modo.
Aloa
Aloa
Pertanto ho svariati modelli (una dozzina) in attesa di completamento, in alcuni casi li ho messi da parte aspettando che mi ritorni la voglia e l'interesse sul soggetto, in altri casi mi sono bloccato davanti ad un'autocostruzione più complicata del solito ed aspetto che mi venga l'idea giusta o trovi il materiale appropriato o la foto del particolare che manca.
Io purtroppo non riesco a montare "da scatola", è più forte di me, ci ho provato ma non c'è niente da fare. Sarà perchè nel modellismo sono un perfezionista semi-maniacale di natura (non nel senso dellle 37 tubazioni idrauliche che corrono nel vano carrello), sarà perchè ogni modello è una sfida con me stesso, non lo so, ma ho decine di bei kit tipo tamigawa magari infarciti di resine e fotoincisioni che mi guardano dalla pila e che snobbo sistematicamente per qualcosa di molto più perverso.
Sebastiano
:9
Vero però che ho un tot di modelli che aspettano di essere finiti da secoli ! Ma l'intenzione è pian piano di finirli tutti.
Innanzi tutto ognune deve trovarsi il proprio personale metodo per staccare, io spazio tra soggetti diversissimi e ogni tanto costruisco da scatola o comunque non documentandomi in maniera approfondita, non è detto che a tutti vada bene, e per qualcuno può addirettura diventare più steressante.
Io a fare il maiale in 35 mi ci sono divertito, (comprato a 14 €, spedizione inclusa,da qualche parte all' Est, e non i 24 richiesti dai negozianti locali), questione di gusti.
Non tutti i sommergibili sono cari, se ti butti su marchi tipo revell non costano tantissimo, un tipo VII in 1/144 da 45 cm, costa una ventina di euro, certo, pochi pezzi, ma la colorazione ti da ampie possibilità di colori con mimetiche sfumate, non sfumate, invecchiamento infinito ecc... lo scopo è rilassarsi, se avesse 300 pezzi, 2 kg di fotoincisioni e richiedesse notti insonni su internet a documentarsi, altro che relax, saremmo al punto di partenza.
Per quanto riguarda quanto detto da blacktyhpoon, sono concorde nell' affermare che a chi comincia non bisogna dargli modelli scadenti, e la letteratura è importantissima.
Ad un modellista che mi ha chiesto suggerimenti su come migliorare gli ho consigliato di comprarsi la guida modellistica della Osprey sull' F4U Corsair, il relativo modello in 48 della Tamiya, e applicare quanto scritto. Finito il lavoro sai quello che avresti dovuto ottenere, quello che hai fatto è li, sotto gli occhi, errori, imprecisioni?
Dopo tutto cos' è l' esperienza se non la somma di tutti gli sbagli che abbiamo fatto?
Aloa
ma poi il tizio ha fatto quello che gli hai ordinato o si è dato ai puzzle?
si scherza ovviamente .. è che messa in questo piano è come rispondere al cugino/nipote che ti chiede come fare a prendere l'esame di teoria della patente sbattendogli in testa il libro dei quiz asserendo un "falli tutti dal primo all'ultimo" :9
Che poi è un consiglio più che giusto, anzi meriterebbe un sondaggino come andavano di moda la scorsa estate: "qual'è stato il vostro primo manuale di modellismo?" penso che vincerebbe angelo falconi ...
Io mi posiziono nella categoria "vorrei fare da scatola ma a volte non ci riesco", cioè butto l'occhio su una foto o un libro, vedo un particolare che sul modello non esiste o è completamente cannato, cerco di rifarlo perchè dici "massì almeno questo", e così inizio per divertimento e finisco per incasinarmi, mi stufo e butto nella pila degli incompiuti. Questo succede quasi sempre nella 48 (che preferisco comunque...), per quello alterno in proporzione 1:1 anche modelli in 72, le dimensioni ridotte mi aiutano a non perdere tempo a dettagliare e, guarda caso, i modelli che quest'anno ho finito in 7-15 giorni sono proprio il T-6 Academy e l'Hunter Revell, il Texan lo consiglio a tutti come "speed-build" va su che è uno spettacolo e si può fare in mille versioni avendo naturalmente decals alternative.
invece combatto col ctotali e un modello facile veloce ed intuitivo ed ho usato il libro the hawker hunter invece da duw anni combatto col transall revell non perche sia brutto ma e macchinoso nel montaggio
...
Aloa
ma poi il tizio ha fatto quello che gli hai ordinato o si è dato ai puzzle?
si scherza ovviamente .. è che messa in questo piano è come rispondere al cugino/nipote che ti chiede come fare a prendere l'esame di teoria della patente sbattendogli in testa il libro dei quiz asserendo un "falli tutti dal primo all'ultimo" :9
Che poi è un consiglio più che giusto, anzi meriterebbe un sondaggino come andavano di moda la scorsa estate: "qual'è stato il vostro primo manuale di modellismo?" penso che vincerebbe angelo falconi ...
R:Mi vergogno a dirlo ma in realta.... non lo so, non l' ho piu sentito.
Però quando ho ricominciato a fare modellismo mi sono comprato i volumi della seri "Invecchiamento mezzi militari" e sono stati utilissimi, non sapevo nulla di dry brush, lavaggi a olio ecc... ho imparato moltissime tecniche applicabili anche agli aerei, i primi mezzi li ho fatti proprio così, soggetto descritto nel fascicolo, realizzato seguendo ciecamente quanto scritto. Applicare step by step le tecniche di colorazione e invecchiamento, sfruttando l' esperienza di chi è più bravo e l' ha gia fatto, ti fa capire prima come funzionano. Avere sott' occhio il modello finito e e le foto di come avrebbe dovuto essere ti fa capire dove hai sbagliato.
Io , nel mio piccolo, ho provato ad aiutare amici a impratichirsi con l' aerografo, attualmente un soggetto in 1/48 mi richiede 3 mesi per essere finito, li ho fatti venire a casa mia nelle fasi cruciali, ma fare un corso completo, passo passo ad un principiante e praticamente impossibile, dovrei affittargli una stanza nel mio appartamneto, per cui quella del manualetto/modello descritto mi pare una soluzione, sicuramente non l' unica non l' ottimale, ma almeno attuabile. Ovviamente uno non diventa Vignocchi studiando modellismo sui libri.
Ciao a tutti