Tarangata pazzesca

La Hobby Boss sta mettendo in produzione un suo SAAB LANSEN 1/48
se poi per caso fanno anche il VIGGEN quelli della Tarangus chiudono bottega

Riapriamo la discussione sui soggetti che attirano le case modellisitiche senza un vero perchè ??
capirei un mondo pieno di Viggen 1/48 ma del Lansen a chi importa???
eppure siamo già a due modelli nella stessa scala in tempi abbastanza ristretti

Commenti

  • perchè il Tunnan ? Interessantisssssssssssssssssssssssssssssimo.
     Le scelte cinesi sono un mistero pure per loro credo, ma sono ormai pure convinto che il loro mercato interno sia così enorme da poter assorbire pure ste cose senza che ci debbano pensare troppo.  Questo spiega non solo le dozzine di mezzi in 35 cinesi che riempiono i loro cataloghi, ma pure alla fine diversi ( e iniziano ad essere in numero non così esiguo ) soggetti aeronautici diciamo autoctoni o in parte tali ( ma pure per esempio la scelta di fare un De510, aereo che i cinesi hanno usato a suo tempo in certo numero, che per noi, non francesi, dice poco o niente ... )
    Comunque è significativo che ogni grosso mercato abbia il proprio grosso produttore, che copre soggetti "nazionali" ... per quanto poco anche la nostrana Italeri un po' di attenzione al nazionale la rivolge, è che fanno poco rispetto a colossi probabilmente ben più grossi ...
  • Ho la risposta la metodo che usano le grandi case modellistiche per scegliere i soggetti:

    image
  • Secondo me è molto diverso: HB, Trumpeter e simili non sono modellisti, sono ditte che fanno prodotti in plastica iniettata, non ho idea della loro struttura industriale ma non mi stupirei se accanto ai modelli producessero altra roba in plastica.

    Hanno una grande capacità che va riempita e bassi costi, possono permettersi alcuni modelli che vendono poco e altri che vendono molto.

    Il loro approccio è molto diverso dai produttori "storici": poche informazioni, CAD veloci e rapida creazione dello stampo.



  • Sì, Trumpeter/HobbyBoss è un produttore anche di altro, oltre il modellismo, questo lo sappiamo da quando è nata più o meno.
    Quanto al fatto che i CAD siano veloci e poche le informazioni invece, questo no, anzi, raccolgono parecchie informazioni e i CAD sono parecchio complessi, solo che non stanno troppo a verificare che le fonti di tutto questo materiale siano aggiornate/corrette/ecc ...   una attenzione che evidentemente il mercato dei grandi numeri non richiede troppo, e del resto basta vedere cosa accade pure agli attentissimi modellisti del nostro continente, che dopo tutto per i più è un "basta ci assomigli".

  • Io mi prendero´ sia il Tunnan che il Lansen, comunque!
  • il Tunnan non è in 48, ma hanno fatto delle cappelle clamorose tanto che è praticamente tutto fuori scala e non di così poco !
  • Allora sarà un successone!
  • gioca ha detto:

    il Tunnan non è in 48, ma hanno fatto delle cappelle clamorose tanto che è praticamente tutto fuori scala e non di così poco !

     sono andato a leggermi un pò di impressioni sul Tunnan e

    con sommo orrore ho scoperto che il Tunnan 1/48 ha addirittura già attirato l'interesse di ben due case (AZ e Hobby Boss) e che il nuovo arrivato Hobby Boss è proprio sbagliato (quindi un vero Hobby Cess)
  • te ne manca una, perchè il Tunnan dopo averlo fatto in 72, sono intenzionati a farlo pure quelli della Tarangus in 48, visto che l'AZ è tutto cannato nella parte del muso/presa d'aria/tettuccio e l'HobbyCrap appunto ... per cui per il mercato di nicchia di questo soggetto, fatto di ultraintenditori, si giudica ci sia spazio per un kit accurato ... 
  • Ma se questi cinesi (o pseudo tali) continuano imperterriti a fare modelli cannati (e non voglio nemmeno sapere come si montano) allora qualcuno li sta comperando.
    Il Bf.109G della Eduard mi sembra che alla fine ha venduto pure la versione Royal Class!
    Insomma c'è una buona percentuale di modellisti che prende tutto quello che è novità, poi lo mette nel suo bel magazzino, in barba a forme e dimensioni. Intanto i cinesi hanno ammortizzato lo stampo e ti sparano il prossimo modello.
  • gioca ha detto:

    te ne manca una, perchè il Tunnan dopo averlo fatto in 72, sono intenzionati a farlo pure quelli della Tarangus in 48,

    ecco perchè non capivo più nulla... avevo visto dei work in progress su internet sul TUNNANe io non capivo mai se parlavano di 1/72 o 1/48.
    ora capisco che in realtà dell'orrido aereo botte/getto ne esistono fin troppe varianti 1/72 e 1/48 tutta roba fresca.

    io credevo che i tipi della Tarangu$$ (il simbolo del dollaro alla fine è puramente casuale) avessero fatto la serie completa dei SAAB in 1/48 invece mancava proprio l'orrido botticello in 1/48: non l'avevano ancora fatto neppure loro.
    Il loro Botticello costerà 90 euro con la cartolina nela scatola per ordinare i restanti pezzi in resina spendendo altri 90 euro
  • miki68 ha detto:

    Insomma c'è una buona percentuale di modellisti che prende tutto quello che è novità, poi lo mette nel suo bel magazzino, in barba a forme e dimensioni. Intanto i cinesi hanno ammortizzato lo stampo e ti sparano il prossimo modello.


    alla folle corsa alle novità  ci sono cascato anch'io....
    nel mio caso sono mosso un pò dalla motivazione che poi se non becchi la novità oggi il modello scompare dal mercato in futuro.

    ti dirò però che poi alla fine conta il modello finito: passando i giorni su internet guardando i modelli degli altri, ho visto modelli che erano stati dichiarati dei cessi che però poi una volta completati sembravano decenti/passabili.
    quando guardi il modello smontato appoggiandolo sui disegni in scala vedi fiumi di inchiostro digitale versato e polemiche furiose poi quando vedi il kit finito in mezzo agli altri magari ad una mostra ti dimentichi che il modello in origine era uno schifo.

    Penso che questo poi motivi le ditte di modellismo a fare un pò quello che gli pare: il modellista magazzinaro compra, il modellista serio compra e costruisce, se il modello viene fatto bene i difetti spariscono e si compra ancora.

  • ma certo che i modellisti comprano modelli cannati, e come se li comprano, li montano e ne sono pure soddisfatti.
      E mica tutti controllano ogni modello che comprano sopra i disegni, anzi ... o con le fotografie, ecc ... tutt'altro.
    A parte che oggi purtroppo troppi modellisti invece di documentarsi sui soggetti veri ( fotografie storiche o meno ) prendono a esempio il modello di altri ( visto su riviste o web ), ma poi pure sta faccenda dei disegni ... chi mi dice che i disegni sono corretti ? C'è l'esempio ultranoto dell'F105, di cui ad oggi non esistono disegni accurati in circolazione ... e non è il solo, vogliamo parlare del DH Hornet ? E chi ha mai messo sopra dei disegni l'F14 Hasegawa in 48 o 72 ? E il nostro Macchi 202 ? Provate a mettere sopra i disegni il kit in 48 o 72 ... provate, poi continuerete a dire che è un bel kit ?
    Sì, bei kit che si montano bene, ma accurati manco per niente ... ho un bellissimo kit Revell uscito ormai oltre 10 anni fa ... l'F86D. E' un modello bellissimo, si monta pure benone ... peccato che abbiano completamente cannato l'angolo della freccia dell'ala, ma cannato proprio alla grande. Solo che se non lo metti sopra i disegni non te ne accorgerai probabilmente mai ... per cui dato che il soggetto non è ne uno Spitfire e manco un P40 ( altro soggetto del quale si fatica a trovare disegni corretti per certe versioni ), io me lo tengo sbagliato e mi diverto a farlo da scatola e garantisco divertimento al 100% e alla fine sarà un pezzo che ad una mostra diranno: "Wow, figoooooooo" ... per la giuria basterà fare il libretto con le foto passo passo della modifica dell'ala, fatta con photoshop, e non se ne accoregeranno pure loro, anzi, diranno --- minchia, ha pure modificato l'ala, merita veramente !!!  
    :-D :-D :-D
  • Enzo Maio mi raccontava che ai tempi della ESCI, alcune volte aveva fatto rimarcare degli errori ed il Patron della ditta. Lui gli aveva risposto che i modellisti che li trovano li sanno anche correggere e per gli altri il modello va bene così. Sono passati oltre 30 anni ma le cose alla fine non sono cambiate molto. Certo all'epoca le poche informazioni non permettevano molte analisi come oggi, ma in questi anni di informazioni a portata di click gli errori si fanno comunque, a volte anche in malafede.
    Poi sul discorso delle mostre penso che è finita l'epoca dei vari Gianpietro Piva, Falconi, Salerno che prendevano un vecchio Airfix e a colpi di taglierina e plasticard te lo rifacevano tutto corretto. Oggi siamo più orientati sulla colorazione pittorica e quindi disegni, dettagli, pannelli e federal standard stanno andando nel dimenticatoio.
  • ho trovato da qualche parte un articolo dove il patron della ditta turca Tan Model sta scannerizzando col LASER LIDAR una serie di aerei veri (uno sarà il Phantom 1/32) per riprodurli come modelli  così come avrebbe fatto con lo Rf-84 di prossima uscita.
    qundi dai disegni si passa alla scansione laser di modelli tenuti nei musei.
    basterà questo come garanzia di forme giuste?
    SE non altro mi piace la passione e almeno un tentativo di fare una cosa ben fatta.

  • A rigore se uno scansiona con il LIDAR e mette le decals di quel velivolo presente in quel museo penso che siamo alla perfezione. Se poi da quel modello scansionato si estrapolano versione diverse allora si entra in una altra fase perchè sarebbe necessario sapere quel particolare velivolo quale storia ha avuto e quali modifiche o upgrade.
  • anche se fanno la scansione LIDAR io sono il primo a credere che nemmeno questa sia la soluzione dei problemi... anzi:
    mi aspetto che poi sappiano capire le differenze dal modello in museo al modello quando era in servizio.
    Ricordo che lo F-8 Crusader 1/48 Monogram/Revell gli è venuto fuori con le pinne  di coda che toccano terra perchè hanno fatto i rilievi vecchio style su un Crusader in un museo e questo aveva gli ammortizzatori scarichi.
    E quelli della Monogram non si sono accorti che il modello strusciava per terra.
    Per non dimenticare il Phantom 1/32 Tamiya con le schifose piastre di rinforzo presenti solo nel modello in museo sul quale i geni Tamiya hanno fatto i loro rilievi?

    Insomma una bella guardata alle foto del modello vero bisognerà che la diano ancora per evitare follie irrimediabili.

  • in futuro andranno avanti sia fra i piccoli che fra i grandi quelli che avranno gente appassionata ... chi ancora oggi fa modelli "ad occhio", perderà sempre più credibilità e vedrà i propri incassi calare sempre più ... oppure si convertiranno a fare "colossei" e monumenti vari come novità, accompagnati da riedizioni e prestiti vari, si vive pure così.
    Questo quanto meno nel mercato occidentale ( Giappone incluso ), i cinesi potranno permettersi le loro castronate ... ma sul loro mercato ... già oggi Trumpeter non è più così presente nei nostri negozi, c'è una minima parte dei loro cataloghissimi anche nei negozi più forniti, la parte del leone continuano a farla altri marchi, anche con cataloghi più magri.
    Il fatto che da qualche anno stiano sorgendo marchi cinesi alternativi a Trumpeter HobbyBOss e che dimostrano moooooooooooolto più cura nelle loro realizzazioni, è un segnale interessante ... vedremo come si evolveranno le cose. Intanto rispetto al passato vediamo che esiste un mercato di nicchia che produce e vende solo per corrispondenza, direttamente ... un fenomeno che penso potrebbe aumentare in futuro. Certo ci sarà da divertirsi pure nei prossimi 100 anni ...    
  • modificato gennaio 2016
    I modelli fatti ad occhio hanno sempre un pubblico che li compra comunque ed è quello delle migliaia di appassionati di bocca buona per cui l'importante è avere qualcosa che assomiglia all'originale, si monta decentemente e costa poco.
    In Giappone ci sono stato e nei loro negozi mastodontici ho visto centinaia di scatole di kit con errori ben noti a tutti gli appassionati, inclusi quelli che una ditta di casa nostra produce per un colosso di quella nazione. Alla fine se Hasegawa continua a tenere in catalogo il suo vecchio Tomcat con pannellature in positivo quando ha fatto da tempo uno stampo nuovo, un motivo ci sarà...
    Chiaro che la cosa cambia se parliamo di kit costosi di soggetti poco noti  che si rivolgono a un mercato di appassionati. E questo è quello che frega Trumpeter da noi, i loro kit sono fatti pensando a un mercato di massa ma da noi arrivano a prezzi da superkit di qualità. Costassero poco molti dei loro difetti passerebbero in secondo piano
  • modificato gennaio 2016

    Tieni presente anche il discorso della
    distribuzione. Senza andare all’estero, in italia ho visitato vari negozi del
    centro/nord e dappertutto ti trovi sempre i kit della Italeri. Poi puoi trovare
    i Revell e gli Airfix. Scaffaletto a parte per gli Hasegawa e Tamiya. Colori
    Tamiya ed Humbrol (enamhel). Il resto lo si trova solo in negozi specializzati
    a volte in 10/20% di overpriced, anche kit piuttosto “tirati via”.

  • modificato gennaio 2016
    Aaaaaaaahhhhh, m'hai provocato Barilotto, e io te compro....

    Perche' mi fate sapere queste cose? Non ho potuto resistere, mi sono appena accattato er Tunnan.... ricordo lo feci da bambino in 1/72 e lo facevo volare....  forse faro' lo stesso con quello in 1/48, ma non lo dite a nessuno...

    PD. Ho comprato anche il J21 direttamente de Pilot Replica, per il doppio acquisto mandano una modella svedese in regalo... :)
  • modificato gennaio 2016
    conosco persone che si definiscono modellisti, che sono pure iscritte ad associazioni/club/sette/congregazioni/logge/ecc, spesso saltuari o ossessivi frequentatori pure del web, che pur non assemblando modelli da anche vent'anni, se non oltre ( alcuni credo abbiano assemblato il loro ultimo modello a 19/20 anni, ora ne hanno 50 o anche più ) e che comunque continuano a comprare, non solo modelli, ma pure riviste e documentazione. Solo che alcuni le scatole le comprano e basta, a volte manco aprono i sacchettini vari, le riviste le sfogliano ma non le leggono, idem i supertomi ... ora è chiaro che da questo popolo ( perchè non sono mica così pochi ) non possiamo pretendere una reazione a certi comportamenti dei produttori, questi "modellisti" ( loro così si definiscono, i loro amici pure e chi siamo noi  per privarli di questa carica onorifica ? ) saranno completamente alla  mercé  di masteristi poco attenti, di modelli fuori scala, ecc ... non si accorgeranno neppure dei problemi, di montaggio, di scala o di dettaglio ...nella scelta d'acquisto varrà, come quando erano imberbi, la copertina della scatola eccitevole o il fatto che sia uno Spitfire Mk54 che a loro manca nella pila ( secondo magari liste accuratissime compliate su quaderni a quadretti iniziati negli anni '70/80 ). Accanto a questo popolo c'è quello dei modellisti che assemblano anche un kit al mese, se non due ( fanno concorrenza pure a professionisti che con il modellismo ci campano _ il pelatone ha una ventina di modelli fatti in quest'annata ), e pur comprando libri e documentazione non la leggono o la leggono male, o non la controllano per nulla o quasi quando poi fanno i modelli ( in effetti "leggere" una fotografia non è la cosa più semplice, tanti si fermano alla didascalia ma la fotografia da soli non la sanno leggere proprio ) ... anche questi dei 5 mm di lunghezza in meno delle ali dell'Xwing di StarWars o del Macchi 200 se ne fregano completamente, anzi, non essendone consci, assemblano e fine, per loro il kit in quanto tale ( riduzione in scala ) non può essere sbagliato  ( di fatto come ci fidiamo delle banche a cui affidiamo i nostri risparmi, così ci fidiamo dei produttori cui affidiamo i soldi per il nostro hobby !) ... e via dicendo. Alla fine io di modellisti duri e puri ne ho conosciuti veramente pochissimi, stanno nelle dita di una o due mani ... massimo, in effetti occorrerebbe fare di più per tutelare la purezza della razza !     :-9    
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