OT-recensioni

modificato ottobre 2011 in Il Pub (off topic)
Nei giorni scorsi, come ogni due mesi, ho comprato una nota rivista di modellismo aeronautico italiana (non ce ne
sono molte...).
Ieri sera mi metto a letto e prima di dormire inizio a sfogliare la rivista e a leggere le "recensioni" dei
modelli. Mi sono ritrovato a ridere da solo come un coglione...Vuoi vedere, penso, che per aumentare le vendite, la
redazione della rivista ha deciso di inserire una rubrica comica???
Ecco a voi alcune perle (tutte del medesimo autore -EG-):

- "Il vecchio stampo Academy è stato riproposto da Italeri con una serie di decals dove è possibile scegliere tra
sette versioni:"

- "A set di dettaglio siamo messi così e così: la Quickboost propone i motori, le nache e le canne delle armi..."

COSì e così ??? le NACHE??? si può mettere al plurale in italiano un acronimo (NACA=National Advisory Committee for
Aeronautics) forse sono io ignorante, vi prego illuminatemi.

- "Purtroppo le superfici mobili sono solo separabili a mano, peccato perchè con tutta la "biancheria" abbassata
sarebbe più dinamico, i trasparenti sono abbastanza lucidi ma spessini; il punto forte di questo kit è un buon
dettaglio superficiale e le decals, che come dicevo prima sono sette le versioni possibili:"

Altro kit...
- "...,ma già esistono sul mercato degli ottimi set, vedi Aires per il cockpit, Eduard per interni ed esterni e la
stessa Kinetic con fotoincisioni per il cockpit, ma per il modelli esperti fare tesoro delle proprie tecniche di
autocostruzione sarà un vero toccasana divertente."

- "I dettagli invece del sistema della apertura delle ali sono molto belli ma è sempre meglio documentarsi a livello
di cavetteria e tubi idraulici."

Passiamo ad un F-14:
- "Aprendo il coperchio della scatola si resta impressionati da numero di blister all'interno, l'ateralmente vi è
una scatola in cartoncino contenente le due semifusoliere separate orizzontalmente. Il numero dei pezzi è di 382
compresi i trasparenti; il dettaglio è molto buono con pannellature in negativo ed alcune con i segni dei ribadini."

Per finire (solo perchè non ho più voglia di scrivere) passiamo al 190D-11
- "Il raffreddamento a liquido dei motori in linea Jumo che hanno alimentato le ultime versioni del FW-190,
sintetizzano l'altezza di questo famoso combattente."

Ciao
Mirco
:-D
p.s. per i moderatori: se ritenete che quello che ho scritto sia oltremodo offensivo per qualcuno...cancellate pure il post

Commenti


  • p.s. per i moderatori: se ritenete che quello che ho scritto sia oltremodo offensivo per qualcuno...cancellate pure il post
    A me sembra che di offensivo (all'intelligenza) ci sia solo il fatto che simili sparate finiscano per essere stampate... :-9
  • Mi viene in mente questa massima ZEN-M:
    Il modellismo deve essere un hobby che diverte, ergo, se una rivista che di modellismo tratta ti fa divertire significa che ha centrato in pieno il suo scopo. :-D
    Saggio ZEN del XIII Secolo.

    Aloaohmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmm
  • Devono aver utilizzato un traduttore online da Italiano a Italiano.....
  • Sul contenuto offensivo sono d'accordo con gli altri. Per me non c'è niente di offensivo se non critiche ad un certo modo di fare recensioni. Su WS mi scontrai con uno di questi editori con più o meno le tue argomentazioni e non ne saltò fuori niente di diverso.
    COSì e così ??? le NACHE??? si può mettere al plurale in italiano un acronimo (NACA=National Advisory Committee for
    Aeronautics) forse sono io ignorante, vi prego illuminatemi.
    Per questa tua domanda non è la NACA al plurale, ma bensì la naca, cioè la capottatura aerodinamica dei motori, specie i radiali.

    Ciao,
    Rodolfo.
  • Mi ha contattato EG che ora non riesce, per motivi non noti, pur essendo iscritto, ad accedere e mi ha assicurato che presto risponderà direttamente e chiarirà alcune cosette.
    Comunque vi anticipo che in massimissima parte non è lui che dovete ringraziare per le risate, quanto meno quelle riportate sopra ... ma EG sarà più esaustivo.

    Aloa
  • Pensavo che in realtà le recensioni non le leggesse nessuno :-D
    Anche perchè , diciamocelo .. su internet vediamo i modelli e gli aftermarket ben prima di vederli sulle riviste.

    EG , di cui mi fregio di essere amico , scrive questi "visto per voi" rubando tempo al suo già poco tempo libero e qualche svista grammaticale ci può scappare , se poi si aggiungono un po' di refusi di stampa ...
    Quella dei plurali di parole inglesi è una questione annosa, non mi ricordo dove avevo letto una discussione su kits (termine che aborro) plurale di kit ..
    Il termine decal non dovrebbe essere nient'altro che una contrazione di decalcomania , termine in uso persino durante l'autarchia quindi di indubbie origini latine (o accettate come tali) e non anglosassoni pertanto non vorrebbe la s , ma è convinzione abbastanza comune che sia una parola inglese (anche perché è il termine usato dagli inglesi)

    ps: mi scuso per l'uso della è in luogo della é e viceversa , è una differenza che non ho mai capito :Q
  • modificato ottobre 2011
    Per essere precisi, NACA sta ad indicare le cappottature poiche' fu l'omonimo ente statunitense a studiarne il funzionamento (vedi http://it.wikipedia.org/wiki/Cappottatura_NACA ) cosi' come avvenne circa la catalogazione dei profili alari.
    Che poi il termine sia invalso ad indicare per antonomasia quel dispositivo e' una conseguenza comprensibile ma cio' non toglie che i termini stranieri, in italiano, non andrebbero mai declinati al plurale, ne' con la regola italiana (es. "nache") ne' tantomeno con la regola della lingua d'origine (es. "decals"). Di questo non ci sono dubbi, anche l'Accademia della Crusca si era pronunciata chiaramente al riguardo e persino Renzo Arbore attingeva a questa regola sottolineando volutamente certi plurali, come "films", proprio per ridere sopra a questo vezzo assolutamente sbagliato dal punto di vista grammaticale.
    "Decalcomania", contratto in "decal" e' un termine d'indubbia radice latina, nasce infatti come termine francese ma, se usato qui al plurale, vale quanto detto sopra.
    Resta comunque il fatto che ogni lingua non e' una scienza esatta ed assoluta. Si evolve nell'uso e nel tempo, in modi che spesso fanno sorridere anche guardandosi indietro solo di pochi anni.
    Non piu' tardi che allo scorso Novegro, notai una scenetta della 1^ Guerra Mondiale in cui un cartello indicava in quale direzione fosse "la fronte", un arcaismo di cio' che oggi diremmo "il fronte", inteso come fronte delle linee verso il nemico, ma che cent'anni fa era di uso assolutamente comune usare al femminile, come il termine anatomico.
    Altrettanto comune, oggi, e non solo fuori da certe universita', e' sentir dire "frighi" come plurale di "frigo", "cami" come plurale di un improbabile "camio" (sarebbe "camion") o "scatoli" come plurale di "scatolo" (che dalle parti di Siena sarebbe "scatola").
    Oggi per un insegnante bravo e capace sarebbero errori da matita rossa, ma chissa' che fra qualche anno....
    Resto comunque e sempre della stessa idea del mio prof. di Italiano e Latino, che ironizzando sul concetto diceva sorridendo: "l'Italiacano, parlarlo ben o parlarlo gnanco!"

    Luca
    LIN

    P.S. EG, che anch'io conosco e stimo come modellista e divulgatore di modellismo, potra' anche essere superimpegnatissimo, ma cio' non toglie che poi un editore serio si dovrebbe avvalere anche di quella figura professionale denominata "correttore di bozze".
    Una persona che non e' l'articolista e che puo' anche ignorare del tutto i termini gergali del contesto in ambito, ma deve conoscere bene la grammatica e la sintassi della lingua in cui si pubblica.
    Per stare sulle spese, egli e' solo parzialmente sostituibile dal correttore ortografico del computer, che comunque richiede tempo per esaminarne i risultati, e il tempo - si sà - e' denaro.
  • Ettore giordano lo conosco dai tempi di warbirder in scale, .E un bravo modellista e mi ha dato parecchie dritte e vari file di velivoli che le varie delta e aeronautica, e difesa si sognavano di pubblicare....ora che la recensione che non sia il massimo ci puo' anche stare ma sky model dovrebbe migliorarsi di molto ora da un anno e mezzo a partd i modelli di vignocchi e di ettore appunto vedo realizzazioni mediocri e senza w.i.p..ora chiedere sette euro, per il mi 17 quasi ben fatto e vedete che e storto sul carrello mi pare un po fuori luogo. ...Air. Kit news di fornetti e nata con lo scopo di formare i modellisti, ma anche lei si e persa quasi totalmente in puntualita' nelle uscite in qualita' e in una certa sudditanza in qurl di calderara....
  • modificato ottobre 2011
    ps: mi scuso per l'uso della è in luogo della é e viceversa , è una differenza che non ho mai capito :Q
    E' solo un problema di "carta stampata" che si può risolvere usando sempre il carattere di apostrofo (infatti le tastiere non hanno le maiuscole accentate, ma c'è chi va di codice Ascii)...
    Gli analoghi rivet counter in ambito grammaticale adottano la convenzione che il verso indica la corretta pronuncia della parola , per ricordarsi la regoletta basta immaginare l'accento come fosse la manetta del gas di un topao
    (immaginati un pomello sopra l'accento e la direzione del muso è quello della scrittura :

    -"é" manetta in posizione iniziale (gas chiuso come la pronuncia)
    Esempio: giacché il prowler kinetic costa la metà dell'italeri quest'ultimo lo lascerò ai modellisti più abbienti"..."perché son mica un mona!!" :-9

    -"è" manetta in posizione di "tutto gas" (pronuncia aperta)
    Esempio: "è bello comperare eduard"

    Al lato pratico di fronte ad una tastiera quasi tutti (io per primo) scrivono perchè al posto di perché in quanto premere con troppa regolarità il tasto shift causa la comparsa di grave forme di tendinite, che poi ci siano quelli che pronunciano perchE' al posto di perché è un altro discorso :-P

  • Oh , grazie , finalmente ho capito :-D
    In effetti , forse per errore , qualche accento l'ho beccato ;-)
  • Battute a parte, pur con la massima stima per chi scrive nel poco tempo libero con l'idea di aiutare altri modellisti come so che fanno tanti che scrivono sulle riviste, una rivista non è un bollettino di club ma un prodotto immesso sul libero mercato che costa dei soldi a chi compra e dovrebbe generare profitti per chi la produce (dico dovrebbe perchè mi rendo conto dei problemi di tanta stampa specializzata). Quindi se il modellista che scrive nel poco tempo libero svariona, comunque ci deve essere un editor che corregge eventuali errori. Se non c'è questo editor e il prodotto finale non mantiene un certo standard, mi spiace ma io da consumatore ho tutto il diritto di dire che questo prodotto non raggiunge lo standard. Quindi ho il diritto di criticare la cosa su un forum o su un altro mezzo di informazione e molto probabilmente smetterò di compare questo prodotto. Lo so che siamo tutti appassionati, ma nel momento in cui un qualcosa anche fatto da appassionati diventa un prodotto commerciale si applicano altre regole !
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