.the dark side of the ESCI...

modificato maggio 2011 in Il Pub (off topic)
a proposito di psichedelia e visioni mistiche...... guardate un po' che razza di copertine facevano nell'86!
non sembra un album dei pink floyd? :D

 

 

artistica ed inquietante...fa tornare in mente anche le copertine delle cassettine del C64 e lo spectum ZX

... un po' invidio chi ha vissuto anche queste cose...io a quel tempo giocavo col lego..o col C64 ;P

http://i.ebayimg.com/14/!B2WPM)gEGk~$(KGrHqIOKnEE)5,hRShkBMiIcjh8Hg~~_12.JPG

 

Commenti

  • Interessante, nell'86 avevo trent'anni e un bel pò di scatole ESCI ma questa pubblicità non l'ho mai vista.

    A proposito, qualcuno può fare una breve storia della ditta, la memoria mi fa ogni tanto qualche scherzo.....

  • Quel catalogo sono sicuro di averlo ancora in cantina !
  • http://henk.fox3000.com/Esci.htm

    c'è una completa raccolta di  cover dei cataloghi, credo tutti quelli usciti.

    Aloa

     

  • Io ho quello del '77 !
  • Pochi, pochissimi ricordano che la Esci in realtà era la E.S.C.I. ovvero: Ente Scambi Coloniali Internazionali, Ente dalle lontane origini del ventennio che fu e che importava kits dal Giappone rifilandosi una piccola nicchia di mercato con dei fogli di decals compresnivi di brevi profili/storia dei velivoli trattati. Io ne trovai uno sul Pe-2 una decina di anni fa in un locale negozio modellistico e anche se le decals ormai erano ingiallite, lo acquistai per conservarlo come ricordo. Diciamo che la Esci fu per anni un vanto tutto italiano e che faceva modelli che appartenevano ad un altra era del modellismo, quando cioè, per fare modellismo servivano soltanto forbici, colla, colori e tanta immaginazione epr tenere in mano il modello appena fatto e farlo svolazzare per le stanza di casa. I soggetti non erano quasi mai banali e le soluzioni tecniche spesso erano interessanti per l'epoca...diverso il discorso della fedeltà di alcuni particolari, della mancanza di errori nelel aprti riprodotte ed in alcune licenze poeticomodelllistiche.Sicuramente chi faceva un aereo Esci, finiva per innamorarsi della vettura da Rally commercializzata dallo stesso marchio, dal mezzo corazzato 1/72 e 1/35 dalla moto BMW 1/9, dal cockpit dell'F-104 e chi più ne ha più ne metta. Non mancano sicuramente le leggende metropolitane, alcune delle quali vere, come una confezioni di soldatini Fallschijager in 1/72 (se non ricordo male) in posizioni bellicose, ovvero con le armi spianate mentre facevano fuoco...ma senza i caricatori d'arma riprodotti sulle pistole mitragliatrici dal masterista che le aveva...dimenticate o il fantomatico incendio che anni fa avrebbe distrutto una discreta quantità di stampi di alcuni modelli Esci che quindi, nessuno avrebbe più potuto rilevare per reinserirli sul mercato con nuovo marchio (cosa che Italeri poi fece con l'1/72 militare) , a tutto vantaggio di collezionisti dei modelli in questione che li rivendevano a prezzo d'oro: per un M40 75/18 in 1/72, si poteva arrivare anche a uscire 70/100,000 mila lire per poi tenerla in bacheca gelosamente...
    Comuque, altri tempi, altra epoca, altri noi, ragazzi.
    Alan
  • Scusate,deve esserci sttao qualche problema nel caricamento del messaggio perchè è stato pubblicato ripetutamente.
    Alan
  • modificato maggio 2011
    Per caso, conosci la fonte che indica le origini della sigla "E.S.C.I."come acronimo di "Ente Scambi Coloniali Internazionali" ?
    Non che ne dubiti, al contrario, ma sarei molto curioso di sapere qualcosa di piu' preciso al riguardo, perche' quando anni fa ebbi l'onore di conoscere uno dei suoi ex-titolari, non ebbi la prontezza di fargli questa inutile quanto intrigante domanda, ma ormai e' troppo tardi per fargliela...
    In rete, Gògol :D trova una decina di link. Il piu' vecchio di essi (da cui penso che discendano gli altri) risale al settembre 2008 ed e' un messaggio postato su un forum italiano, ma come in tutti gli altri casi si tratta di qualcuno che diceva solo e non spiegava.
    La ragione sociale registrata in Camera di Commercio era precisamente "ESCI Modellistica s.n.c.", senza puntini nella parola "ESCI", ma comunque cio' non esclude...

    Luca
    LIN

     

  • modificato maggio 2011
    Quanto ai doppi post, non sei l'unico ;)
    Se non interviene Albert, posso solo suggerirti di entrare in modifica e cancellare il testo dei doppioni.

    Luca
    LIN

  • cancellati i post doppi

    :)

  • modificato maggio 2011
    sinceramente a me la copertina del  catalogo graficamente  ricorda la moda dell epoca(arti visive/"milano da bere") :),fateci caso(con quelle  specie di bicchieri di vetro da aperitivo stilizzati e quel sole "japano" in fondo:))

     

     

     

    ok che nel 86 avevo dieci anni ,ma degli 80's mi ricordo bene :;)

     

    ho cataloghi fine anni 80 dell italeri e coem grafica eran gia un po diversi:)piu guerreschi e post moderni

  • Sta di fatto che alcuni kit della fu esci sono tuttora i migliori di quel soggetto ben 25 anni dopo. Peccato che quel tipo di qualità sia andato perso negli ultimi anni della stessa esci e non sia stato più ripreso da altri in italia....
  • In effetti, considerata l'epoca, i mezzi ed i metodi di produzione allora disponibili, si puo' dire senza tema di smentite che quella fosse vera "Cultura del modellismo"!

    Luca
    LIN

  • i carristi della 72 devono tanto se non tutto alla ESCI, impose un nuovo standard qualitativo e in ben due momenti diversi, prima con i WWII e poi con i moderni che rilanciò alla grande ... peccato che il periodo aureo nel settore aereonautico nella stessa scala sia durato così poco e con così pochi soggetti trattati ... Aloa  
  • l'italeri però gia a metà anni 80(o anche qualcosa prima) la emulò,almeno x i carri in 35 e gli aerei in 72,dico bene?
  • modificato maggio 2011
    a metà anni 80 come aerei 1/72 l'esci era forte con i jet e sparò fuori delle chicche non da poco come il phantom e corsairII per citarne due, ma pure lo starfighter circola ancora.. non direi che l'italeri la emulò visto che al negativo ci è arrivata almeno 10 anni dopo.. erano signori stampi, forse i più moderni in Italia...

    ..ricordo poi che dalle nostre parti gli esci negli anni 90 erano superconomici, costavano addirittura meno degli italeri .. in pratica nella mia infanzia modellistica costruivo esci e matchbox :D .. qualche italeri quando c'era la grana...i jappi erano roba per ricchi, si poteva solo sbavare guardando le box art in vetrina... ricordo ancora il tomcat fujimi royale collection a 100.000 lire! (per fare un paragone un g-91Y costava 3.000 lire...)

  • modificato maggio 2011
    Quando vidi i carri Esci a 600 lire nel settembre 75 impazzii...

    Finalmente I mezzi in scala, con la speranza di trovare anche piu' in la' i soggetti aeronautici, limitati al' epoca ai set Airfix ....

    Alzi la mano chi di voi almeno una volta non mise un raf set, figurini o mezzi vicino ai propri modelli, inoltre confesso che l' uscita dei carri in 72 mi devio' dai soggetti aeronautici per qualche tempo..

    D' altronde come tanti di voi cominciai con gli Atlantic a 100 lire...

    lz

  • I modelli di aerei Esci non erano in realtà cominciati proprio alla grande, i primi 1/48 fatti erano un po' approssimativi e non potevano competere con quello che monogram gia all'epoca produceva. Ma dopo pochi anni la qualità è aumentata di molto, basti vedere gli Harrier o gli F-5 in 1/72. Il vero unico problema era il dettaglio dei cockpit, avessero usato pannelli in rilievo come gia heller e pure airfix all'epoca facevano, sarebbero stati dei modelli superlativi !

    Italeri all'epoca faceva modelli che in alcuni casi erano forse meglio dettagliati, ma erano in positivo e non avevano la stessa finezza di quelli Esci.

  • effettivamente F-4E e F104g-s in 48 sc per i primi 80's erano capolavori..ah io li ho scoperti solo a fine 80:)

    in 72 sc memorabile l'A-4E u.s navy

     

    però nei  carri in 35sc l'italeri ha saputo farsi valere,e per di piu con delle  box art della madonna

  • certo a sfogliare i cataloghi Esci ci si accorge di come la crescita sia avvenuta in maniera piuttosto bizzarra, a salti continui, con periodi di produzione fortissima, concentrati in pochi anni. Ho il catalogo dell'81 e se scorro le pagine dei soggetti in 1/48, vedo che praticamente dall'81 in poi non ci sono stati stampi effettivamente nuovi ( escludendo gli apporti dati dagli stampi dell'Este, vedasi Su7 e MiG 21) e forse qualche modifica a stampi invecchiati precocemente ( vedasi l'A10 ). Considerando che i primi due o tre anni di esistenza sembra che di aerei non vi fosse l'ombra, quanto meno di nuovi stampi, significa che la produzione di stampi nuovi è avvenuta tutta dal 76 all'81 ! in questi soli 5 anni sono nati tutti gli stampi nuovi che poi hanno sfruttato per il decennio successivo, fino all'estinzione ... veramente strano, specialmente se confrontato con un altro marchio italiano, come Italeri, dove la crescita è sempre stata graduale e piuttosto costante, senza questi periodi di euforia produttiva ... e la cosa sembra ripetersi pure con i carri in 72 moderni, nell'87, meno con gli aerei in 72, dove ci fu un quinquennio con un ritmo di uscite diciamo normale, anzi, parco come numeri, ma comunque ... praticamente in 4 o 5 anni produssero una trentina di stampi in 48 che poi sfruttarono finoall'estinzione, ma senza più investire in nuovi stampi, solo cambi di copertine, decals ... un po' come Hasegawa, solo che i Giapponesi un paio i stampi nuovi all'anno li fanno anche oggi ...

    Aloa 

     

  • la accendiamo:

     

    F-104g/s esci in 48 superiore per certi versi al F-104 monogram stessa scala?

    chi illumina?:)

  • No, direi che il 104  Esci aveva solo due aspetti superiori al Monogram :  le decals migliori e con proposte pure per esemplari italiani, le copertine erano molto più accattivanti ( del resto era l'epoca delle cover Monogram con copertina a fondo bianco e modello montato ). Per il resto richiedeva la stessa quantità di stucco a fronte di una qualità del dettaglio inferiore , dal trattamento del positivo di superfice al dettaglio vero e proprio.

    Esci si riscattò con il kit del 104 in 72, quello senz'altro per diversi anni il miglior kit di 104 sul mercato ( prima che arrivassero nuovamente i giapponesi e i tedesci ), ma il 48 assolutamente no.

    I kit Esci in 48 che iniziarono una nuova stagione a livello qualitativo furono senz'altro i Phantom, il Mirage 2000 prototipo, gli elicotteri vari ... poi altri kit sono ancora oggi ricercati perchè erano e alcuni ancora oggi sono l'unica scelta possibile ( vedasi il Viggen o i Mig 23/27, ma in qualche modo pure il G91, l'Ocidental ne era un clone reinciso )

     

    accendendola torneresti a casa.

    Aloa

  • L'F-104 era sicuramente uno dei migliori tra i primi fatti in 48 dalla esci, ma sono daccordo con Giovanni che era comunque dietro al monogram. Altri kit della stessa epoca erano pessimi, come il crusader, l'F-100 e lo Kfir. Alcuni invece erano buoni, come l'Hs.123.

    Credo che in 48 il massimo Esci l'abbia raggiunto con il macchino e l'S-3 viking qualche anno dopo.

    In 72 il massimo fu invece raggiunto con gli harrier e gli F-5, modelli che erano all'epoca forse superiori a qualunque altro kit pariscala... non fosse stato appunto per i cruscotti con le decals.

  • certo al tempo il solo fatto che la scatola offrisse di serie le decals italiane (Le Tauro eran da venire e non si trovavano decals italiche sostitutive come oggi, per non parlare dei sistemi fai da te con Alps o altro ), unito ad una distribuzione in Italia sicuramente più larga che non quella dei Monogram, e probabilmente un prezzo inferiore ( il prodotto americano importato, in US $ al tempo costava sempre, rendevano l'offerta ESCI molto allettante e probabile che questo facesse del kit ESCI un best seller, quanto meno in Italia ... magari anche solo per le decals da adattare poi al miglior kit americano. Aggiungiamo poi il fatto che il modellista medio al tempo si accontentava di cose molto più spartane di quelle cui oggi è abituato, se si pensa alle lamentele per dei rivetti in più sulle ali di un Hasegawa ...:9

    Aloa

     

     

     

  • Il 104 nostrano costava decisamente meno di quello americano ! Ricordo che nel 1983 avevo comprato l'esci in un supermercato a circa 6mila lire. Il monogram mi sembra che ne costasse più di 10mila...

    I kit Esci si trovavano dappertutto, anche la standa aveva sia quelli che gli italeri. Cè da dire che le copertine esci erano molto accattivanti, non solo per il disegno eccellente, ma anche per le scritte sui lati che indicavano i vari carici inclusi nella confezione... puoi immaginarti l'effetto che faceva per un ragazzino leggere che il modellino poteva essere fatto con serbatoi, sidewinder, bomber... bei tempi quelli !

    Le istruzioni poi includevano sempre diverse foto di esemplari reali, che davano al tutto un'idea di professionalità.

  • modificato maggio 2011
    ""I kit Esci si trovavano dappertutto, anche la standa aveva sia quelli che gli italeri. Cè da dire che le copertine esci erano molto accattivanti, non solo per il disegno eccellente, ma anche per le scritte sui lati che indicavano i vari carici inclusi nella confezione... puoi immaginarti l'effetto che faceva per un ragazzino leggere che il modellino poteva essere fatto con serbatoi, sidewinder, bomber... bei tempi quelli """



    la commozzione regna a fiumi:)sic!senz aironia

    oih ma nessuno oltre a me ricorda l'A4E esci sia in 72 che in 48?era notevole,eh
  • Di certo furono i primi ad interessarsi a soggetti tedeschi secondari come gli Hs 123 e 129. Scelte davvero coraggiose per un esordio.

    Buttarono via i soldi con gli F 100 e gli A-7 per rifarsi con il 326 e il Mirage F-1.

    Nel mezzo stanno, per me i mirage  a delta.

    Proprio ieri ho provato a mettere sui disegni il III E e a parte la posizione e l'inclinazione della deriva, per il resto sta perfettamemnte nelle misure. Che poi vada leggermente modificata la coda della carenatura ventrale, fatti i vani carrello principali e preso l'abitacolo Neomega, sono extra lasciati alle scelte personali


  • oih ma nessuno oltre a me ricorda l'A4E esci sia in 72 che in 48?era notevole,eh

    Non conosco il 48, ma il 72 si ed è un bel modellino, con l'unica stranezza di avere la fusoliera incisa e le ali in positivo. Comunque un bel kittino che si monta facile e che mi piace. Tanto che ne ho giusto comprato uno 2 settimane fa. La prima scatola esci, con un esemplare USN e uno USMC.
  • Anche in 48 lo scooter aveva lo strano doppio trattamento superificiale. Non era male in tutte e due le scale, forse meglio in 72 in quanto in 48 doveva confrontarsi con l'A4E Monogram ... in 72 invece i competitors erano un vecchissimo Airfix, un ultrabasico Revell se non erro, un Matchbox e un Hasegawa/Frog ...  tutti stampi molto più datati o più spartani. Ma qualitativamente il confronto con il 104 della stessa casa, uscito subito dopo, probabilmente gli faceva un po' di ombra ...

    Aloa

  • e l'A7 (che versione era?D o E?)dell ESCI era così so-so,in 48?sentii critiche feroci...
  • c'erano tutte e due le scatole, D e E. Pollice verso.

    Aloa

Accedi oppure Registrati per commentare.