Tsunami e ripercussioni modellistiche...

modificato marzo 2011 in Torre (annunci)
Nel campo in cui lavoro, le forniture per ufficio, Pilot, Pentel e Osama sono state chiare, ci saranno problemi di distribuzione dei prodotti, Tombow pure
ha detto .." ..ridurremo le forniture in modo da accontentare tutti i distributori.."
E adesso che ne sara' delle scatole de noantri ?
Akagi in 1/350 al mercato nero ?
Tamiya venduti sotto banco ?

Lz


Commenti

  • Chi produce in casa avrà sicuramente un notevole rallentamento con l'energia razionata non potranno più lavorare come prima ... altro che ritmi giapponesi. Sicuramente anche la produzione degli stampi e la progettazione ne risentiranno nel primo periodo.
    Una Tamiya che ha impianti anche in Thailandia ne risentirà meno, Però i reparti che lavorano in casa, immagino quelli della progettazione, saranno sicuramente penalizzati anche per loro.
    E poi la domanda interna potrebbe crollare ... la cosa però potrebbe avere ripercussioni positive rilanciando l'export del settore ... anche giocando sul prezzo !
    Questo potrebbe voler dire maggiore attenzione anche per il mercato estero quanto a copertura di certi temi che al mercato interno interessavano molto meno. 
    Per cui una Hasegawa invece di produrre più caccia nipponici in 32 potrebbe iniziare a fare più caccia americani in 32 di quanto non avrebbe fatto normalmente.
    Lunga vita al Giappone in ogni caso. Banzai.

    Sarà la volta che inizieranno a spaccare ai cinesi in maniera massiccia sull'export, come fino ad oggi non si erano poi preoccupati troppo di fare. La cosa potrebbe avere ripercussioni assai interessanti in termini di prezzo e qualità, perchè i giapponesi ancora la mangiano la pasta in testa ai cinesi ... pardon, il riso ... se si mettono in testa di fare un bel kit lo sanno fare, i cinesi ancora hanno da camminare parecchio. Tanto, ma qualitativamente molto , troppo variabile ancora.

    Aloa
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