Spitfire ITALIANI , versione e codici identificativi

Degli spitfire utilizzati durante l'ultimo periodo di guerra dall'aviazione italiana c'è poco, del resto le macchine operative furono meno di una ventina, il reparto uno solo, il periodo di utilizzo di pochi mesi ... insomma, siamo direi molto fortunati ad avere quanto abbiamo come documentazione fotografica e non solo.
Lo Spitfire è un soggetto molto popolare certo, però anche più complicato di quanto si possa  superficialmente pensare, e una delle cose che nella bibliografia italiana riporta la più ricca confusione è che molto spesso le didascalie descrivono la versione dell'aereo non corretta, quanto meno non corretta dal punto di vista delle caratteristiche formali e di dettaglio della macchina. Diverse immagini mostrano esemplari privi di alcun numero identificativo, solo coccarde e stemma di squadriglia, altre però permettono di vedere anche il numero della squadriglia e quello individuale dell'aereo, numeri riportati sulla parte bassa del terminale di coda e proprio sotto l'ogiva, sulla parte frontale del muso con il caratteristico filtro Trop. Segue un elenco che associa al codice e numero individuale la corretta versione:
Gli esemplari forniti e utilizzati sono tutti Spiftire MkVb o MkVc. Ma quale versione è associata al numero individuale?

20-1         ?          purtroppo in questo  caso la versione non è identificabile , un fotogramma video non è chiaro, seppure                                   tenderei a dire un Vc 

20-2     MkVc

20-2     MkVb e MkVc. La possibilità è doppia in quanto la fotografia relativa al MkVb non esclude si possa trattare di un 12

20-4      MkVb con ala corta, estremità alari tronche, aereo del Comandante Fanali

20-8      MkVc

20-12    MkVb ?   vedasi quanto scritto per il 20-2

20-14    MkVb

20-15      ?            l'inquadratura mostra solo il numero in coda e null'altro. Non sono in grado di identificarne la versione

20-18    MkVc

Non è tanto ma è già qualche cosa.
Credo che siano informazioni utili, visto che a quanto sembra girano modelli farlocchi non solo per la colorazione, ma pure per l'attribuzione dei codici ad una versione non corretta, le fotografie sono chiare almeno sulla versione ! 
G

Commenti

  • Ti possono essere di aiuto?
    EF649  MM 4053
    EP829  MM 4069
    EP886  MM 4071  (Al 51°)
    JK130   MM 4001 (Al 51°)
    JK165   MM 4005  (Al 51°)
    JK720   MM4061
    JK784   MM4065   (Al 51°)
    JL251   MM 4012   (Al 51°)
    Tex
  • Queste sono assegnazioni post belliche, purtroppo è un dato cartaceo che non dice niente rispetto alla possibilità di individuare a quale serial associare x numero individuale. Grazie in ogni caso. 

  • purtroppo è la sola esistente per gli MK V (almeno per quanto a me noto) e, come hai detto tu, va presa con guanti bianchi e pinzette :D :
  • modificato giugno 2019
    Decisamente la qualità delle foto che ci sono in giro spesso non permette di vedere bene i codici, quindi questo è un lavoro non facile. E' allo stesso tempo un lavoro che sarebbe necessario, quindi direi che la tua è un'ottima idea !
    Anche la questione delle didascalie alle foto esistenti è un problema.. nel famoso libro di Alegi e Gueli ci sono diversi casi di aerei indicati come Vb quando in realtà le coperture dei cannoni sono chiaramente quelle di un Vc.
    E chiariamo subito una cosa: le coperture delle canne dei cannoni non erano intercambiabili tra ala B e ala C ! Sono si esistite coperture diverse fatte per l'ala tipo C, che in quanto ala "universale" poteva ospitare vari tipi di armamento, ma sono tutte facilmente identificabili come appartenenti a un ala tipo C.
  • Il libro di Alegi/Gueli è un buon libro, ottima base di partenza, però ha come dici dei problemi relativamente alla corretta attribuzione della versione. Oltre a fare un po' di confusione sulla questione della ali , praticamente viene "inventata" un'ala inesistente, un mix fra B e C che non è mai esistita. Ma a parte questo è un libro che consiglio vivamente. Ne uscisse una seconda edizione potrebbe facilmente avere quelle correzioni su questi temi che ne farebbero un testo ancora migliore rispetto alla già buona base di partenza. Speriamo vada esaurito presto e che la richiesta ne faccia uscire una edizione aggiornata .... dotata di disegni in scala della versione Vc per esempio, con raffronto effettivo fra la le due, in modo da chiarire come stanno le cose ... altrimenti c'è gente che studia due anni per fare un kit e poi lo canna clamorosamente !  :D :D :disappointed:


  • Bè, se vi può interessare, ho avuto per qualche anno lo Spit MK IX (ora a Vigna) MK805 a 150 m da casa in una piazzola davanti alla caserma di A. Contraerea. erano i primi anni '50 (1952/1955).
    Era riverniciato in NM (metallo naturale), ma esposto all'aperto e sotto l'azione della salsedine lasciava intravedere nella zona alta dell' anticappottatura  sia il marrone che il cerchio esterno delle coccarde inglesi.
    L'ala sx piegata quasi alla tip volutamente procurata a simiglianza di un danno in combattimento :# e quasi tutte le superfici mobili ricoperte in tela che si stavano aprendo.
    Quando, dopo alcuni anni, si resero conto che esporlo in quel posto di libero accesso a tutti era estremamente pericoloso  fu spostato e girovagò per il litorale laziale tra Foce Verde e poi Nettuno.
    Alla fine degli anni '80, già giovine Mag.; vengo rincorso dal Mllo della segreteria del mio capo:" Comandà il Direttore chiede se abbiamo a che fare con gli Spitfire".
    Solo quando lo esposero a Vigna capii cosa cercavano :p
    Non so se lo avete visto, un grosso ed ottimo lavoro di restauro (considerate le condizioni del velivolo), però lasciatemelo dire solo a mò di battuta:
    il marrone ed il verde non ci azzeccano proprio B)
    Tex

  • Sicuramente è un ottimo libro ed è consigliatissimo per tutti gli appassionati di AMI e anche di Spitfire.
    Mi sono però fatto l'idea che i due autori , sicuramente molto ferrati sul piano storico, lo siano stati meno sul piano della conoscenza tecnica di questo aeroplano.
    Riguardo ad esempio alla questione Vb-Vc, è chiaro che non hanno guardato le carenature dei cannoni, che sono poi l'aspetto più facile da vedere per chiarire la sottoversione in una foto di un aereo a terra. A me da l'idea che abbiano solo valutato la presenza o meno della carenatura per il cannone non usato.. evidentemente non sapevano che questa poteva essere rimossa e lo era in molti Mk.Vc.
    Come curiosità per chi ci legge e non conosce tutti i dettagli dello Spitfire, l'ala B e la C si possono distinguere anche per la posizione della mitragliatrice interna: questa sul Vb è circa all'altezza del bordo interno dell'alettone, nel Vb è una centina più in fuori. Se sono visibili i fori delle MG si può usare questo dettaglio per capire se B o C.
    Altro dettaglio, purtroppo inutile, è l'angolo della gamba del carrello principale, che fu cambiato sull'ala C. Inutile perchè nelle foto è impossibile capire quale sia l'angolo...
    Sarebbe più utile un altro dettaglio: nell'ala C la copertura della gamba del carrello è bombata, nell'ala B è liscia. Purtroppo le coperture sono praticamente invisibili nelle foto fatte a terra visto che sono nascoste dai carrelli (e sono sotto l'ala, quindi sempre in ombra).
    Ovviamente le pannellature erano diverse, le  bugne sopra e sotto l'ala completamente diverse... ma se si riescono a vedere questi dettagli si è già identificata la versione
  • Le cose si complicano pure perché le ali erano intercambiabili, per cui c'è un esempio di uno Spitfire MkV che viene identificato come serial di un MkVc, però porta l'ala di un MkVb. Infatti il serial era legato alla parte della fusoliera che va dalla paratia antifiamma all'attacco del troncone di coda, tutto il resto, ali, timoni, ecc ... erano considerati pezzi di ricambio ! 
    Per cui a volte, seppure raramente, incappi in questi esemplari particolari ... aumentando il casino 

  • Vero, ma gli esemplari assemblati in questo modo sono stati pochi. Sono le eccezioni che confermano la regola :D
    Più serio dal punto di vista puramente modellistico il fatto che certe variazioni tra Mk.V di varie serie costruttive siano rappresentate dalle ditte in modo a volte approssimativo. Penso ad esempio al parabrezza: alcune ditte offrono entrambi i tipi ma dimenticano che la parte di fusoliera a cui questo si monta era diversa tra l'uno e l'altro.
    Poi sul parabrezza ci sarebbe da parlare in abbondanza... sai quanti modelli ho visto col parabrezza con corazzatura esterna quando il soggetto originale l'aveva interna ?
  • Dal 43 non penso ci fosse più un parabrezza esterno in circolazione 😉😂
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