P40B in 48 RECENSIONE ...

What
with all the kerfuffle about Airfix's P-40, I thought some might be
interested in a contemporaneous review of the Monogram kit, this from
W.R. Matthews' "Model Talk" column in the March 1965 issue of Flying Review International :

"Monogram's P-40B has been eagerly awaited by modellers
since it was first announced many months ago and having just received an
example of this kit we can say that it has been well worth waiting for.
Indeed, it is difficult to imagine a higher standard being attained by
any manufacturer than that set by Monogram with their P-40B. Absolutely
accurate and superbly detailed — the detailing even extending to an
excellent cabin interior with the fuselage structure correctly pressed
on to the inside surfaces of the fuselage halves. — the kit is provided
with alternative cockpit canopies, one of which can be cemented in the
closed position and the other open, ensuring that interior detail is
fully visible while maintaining accurate canopy shape.



"The pressings are delightfully clean, with no flash anywhere, and are
in the correct olive drab shade with a first-rate semi-matt finish. The
transfer sheet is quite outstanding, offering markings for a U.S.A.A.F.
P-40B, an American Volunteer Group "Flying Tiger" complete with an
impressive set of shark's teeth, and an R.A.F. Tomahawk IIA, and is also
finished matt, a fact which, in itself, is a notable "first" for
Monogram, and one for which modellers have been pleading for years.



"Rarely does a kit arrive on our work bench that we can praise without
reservation, but Monogram's P-40B is one such rarity, and at
ninety-eight cents in the U.S.A. it is wonderful value."

Ho fatto un copia incolla di un post su Hyperscale che potete trovare in queste ore, direi interessantissima. 1965 ... come il kit Monogram veniva visto dai modellisti d'allora, che se oggi, che è ancora un kit commercializzato e in USA non manca mai negli scaffali, vi potreste mettere anche le mani nei capelli abituati a Tamiya e compagnia, ma nel 1965 ... un capolavoro. Come passa il tempo ... e con lui le pretese del modellista.

 

Commenti

  • In effetti a confronto dei frog o airfix dell'epoca era un gioiello di kit ... certo il suo dettaglio superficiale oggi è qualcosa di veramente obsoleto, in quanto ben lontanto dal fine e preciso dettaglio superificiale che sarebbe diventato poi il marchio di fabbrica monogram...però se il resto della concorrenza buttava fuori dei kit con una pannellatura 100%bullonatura stile istrice :-D quello era già una manna!
    Le forme poi sono davvero sublimi...uno di quei kit che durante la costruzione ogni tanto lo afferri e lo fai volare in aria come un bambino :x
  • Perchè vogliamo parlare del FW 190 ? Con un kit avevano coperto tutte le versioni, mancava solo la D :-D
    Eppure è stato per anni l'unico FW sul mercato ed ancora oggi.....no nulla un paragone con l'Eduard è improponibile.
    Però del P40 Mon ne devo avere ancora una scatola...nella pila .
    Tex
  • 1D'altra parte pensiamo ad esempio a che automobili giravano nel 1965 e pensiamo a cosa siamo abituati a guidare oggi... è cambiato tutto, è cambiato anche il modellismo. Anche se poi a leggere le opinioni di certi modellisti Americani sembra che il tempo si sia fermato a quel 1965 e qualunque nuovo kit arrivi in 1/48 son subito a dire "ah no, era meglio il monogram"..
    :-9


  • modificato novembre 2016
    se non fosse uscito l'airfix direi anch'io che il p-40 monogram è ancora il migliore :-P :-D
  • Monogram tutta la vita ... prima dell'Airfix anche per me ! Anche considerando il costo ... i cinesi ti fanno pagare per poi darti una  cosa che va cambiata per metà ! Dovrebbero per questo farti uno sconto del 50% che però non fanno ... cinesi sono, ma io cinese non sono.
     
  • Un paio di anni fa ho costruito l'ES-3A Shadow (il Viking da guerra elettronica), kit Italeri, riedizione dell'ESCI. Quando uscì nel lontano 1981 venne definito dalla stampa specializzata un kit eccezionale, vincendo anche il premio del miglior kit dell'anno. All'epoca era stato progettato e costruito lo stampo in giappone dai migliori masteristi in fine negativo. 
    A vederlo a distanza di trent'anni ti accorgi che avevano fatto un buon lavoro all'epoca e che regge ancora il tempo, però molte parti come interni e dettagli esterni oggi sono piuttosto crudini. Certo le modifiche fatte con una stampinata a parte fatte dall'ERTL (con un progettista che proveniva dalla Monogram) erano decisamente crude e mal fatte pur avendole realizzate 15 anni più tardi. Se venisse rifatto in CAD/CAM da una ditta seria il livello qualitativo sarebbe sicuramente superiore.
    Figurarsi quindi uno stampo degli anni '60 con le tecnologie dell'epoca come possa competere con un prodotto moderno. Certo se per moderno lo facciamo alla carlona allora può essere, ma qui bisogna impegnarsi a farlo male. D'Altra parte Trumpeter e soci mi sembra che facciano del loro meglio per far rimpiangere certi venerandi kits.
  • Ma Voi avete mai pensato a quanti kit Monogram  hanno prodotto gli ammericani con quegli stampi ? E li fanno ancora oggi vendendoli inscatolati Revell. Sò troppo forti gli Ammericani :-D
    Altri belli modelli li fece la  Accurate (ho sempre pensato che fosse una costola risorta della Monogram USA), ma poi si sono intestarditi tra Yak e Sturmovic e sono implosi anche loro. Peccato fecero dei kit spettacolari.
    Tex 
  • modificato novembre 2016
    se la accurate avesse fatto un p-40 ...avremmo avuto un tortelllo da paura !!!!!!!!!  :-9
  • Dopo tutto nel tortello la farcitura è il 70/80% del successo !

    Il P40B e il B17G in America credo che non siano mai usciti di produzione, del B17 posso sbagliare, ma del P40 sono sicuro che non è mai mai mai uscito di produzione, nonostante gli alti e bassi, i continui cambi di proprietà, ecc ... eppure questo dal 1965 è sempre fisso in produzione e anche oggi se vai in giro sugli scaffali non manca mai o quasi ... e non hanno manco mai dovuto cambiare le decals, sempre quelle ... è uno dei veri miti di sempre, non credo esistano altri kit che possano vantare un simile palmaresse di record e prestazioni, è il Rocco del Modellismo !!!  

    PS: il B17 per altro ha subito nei vari rebox quanto meno un cambio delle decals, il P40 manco quello, solo la copertina, disegno, poi fotografia, poi nuovamente disegno, illustrazione ... ma sempre uguale, stesse decals, uguale uguale ... non sei un modellista vero se non hai avuto in pila il P40 Monogram

  • Una domanda per gli experten: il nuovo P-40b airfix puo' essere usato per fare un Tomahawk desertico?
    Grazien.
  •  ho letto da qlk parte che sono previste decals per un AVG ‘Flying Tiger’ e  RAF Desert Air Force Tomahawk I
    Tex
  • Si, grazie, interessante. Pero' cambiano solo le decals? Cioe', a parte le decals, si puo' fare un Tomahawk iia con la scatola del p-40b airfix?
  • Non ti posso aiutare sono scarso sulle prime serie del P40, un pò più ferrato sull' F (quello recuperato a Latina).

    Tex
  • Assolutamente sì, puoi fare un Tomahawk inglese nel deserto, ti serve solo recuperare le giuste decals, perchè la prima scatola Airfix in uscita prevede solo due decals, una per AVG e l'altra per un USAAF a Pearl Harbour, ma in ogni caso è sicuro che faranno anche scatole con decals british in futuro. Quando uscì il kit in 72 la prima scatola era per un AVG, ma la scatola con i colori inclusi era guarda caso per una macchina RAF nel deserto africano ... ecc ... si tratta solo di capire quanto vuoi attendere, se volessi le decals della scatola, altrimenti già c'è un sacco di roba come decals aftermarket a disposizione.
    Sostanzialmente non cambia quasi nulla , salvo che gli inglesi avevano cinture differenti ... e mi pare pure il seggiolino che era squadrato e non tondo o viceversa, ora potrei confondermi in questi dettagli. Ultima cosa è la Cloche che non ricordo che gli inglesi l'avessero modificata nell'impugnatura, sarebbe da verificare ... non credo però, a parte questi tre dettagli da controllare, il resto è identico.
     
  • Il problema ogni volta che si parla di migliore è definire il termine migliore !
    :-D
    Migliore come linee ? Migliore come dettaglio ? Migliore come assemblaggio ? Migliore come somma delle varie caratteristiche ? Eccetera eccetera.....
    Non ho dubbio che il P-40B Monogram possa essere ancora il migliore come fedeltà di linee, sul resto immagino sia discutibile.
  • Il Monogram vanta una linea e forme molto molto buone, se non fosse che è in positivo anche il dettaglio è particolarmente buono e attento rispetto alle produzione orientali ( e qua ci metto dentro praticamente tutto quanto è stato prodotto come stampo in oriente, quindi i vari Hobbycraft, Academy ( che sono la stessa cosa) e i vari cinesi, anche qua praticamente la stessa cosa ... ). W il MONOGRAM ... poi ora c'è l'Airfix che mette a posto le cose pensionando il vecchio combattente del 65, sessantacinque, ma ci rendiamo conto quanti anni ha combattuto sui tavoli dei modellisti questo kit ??? 
    :-9 e va beh, era ora ... che a scalzarlo sia un marchio storico doveva essere il minimo, fosse stato qualche cinese ultimo arrivato ... e invece è stata Airfix, altra gloria del mondo del modellismo, un bel passaggio di testimone.
  • In ogni caso ...avete provato a costruire il p-40 monogram e il p-40 Trumpeter ?
    A distanza di due anni li costruii entrambi nel 2003-2005, garantita la finezza del cinese, ma sul primo c era più divertimento e incastro perfetto, mica le fessure del secondo...
    @giorgio è' vero che è cambiato tutto, tranne il divertimento, poi a fare come Tafazzi ci pensiamo ogni volta che ci sediamo al banchetto..
  • Grazie a Gioca e Tex per le risposte.
  • modificato dicembre 2016
    Io il P-40B della Monogram lo comprai 20 anni fa. Ricordo sulle riviste che ne parlavano un gran bene.
    Lo presi per pochi soldi, incuriosito da tanto strombazzare. Mi accorsi subito, oltre che al positivo, gli interni erano a dir poco inesistenti ed i dettagli non così fini. Rimase sulla pila per 5 anni circa, poi quando mi trasferì a seguito del matrimonio dovetti fare piazza pulita di molto materiale parcheggiato nella soffitta dei miei. Feci uno scatolone con un sacco di roba che non avrei fatto (Matchbox, vecchi Airfix, Revell, ecc.) e la spedì al CMPR di Bari che si dimostrarono disponibili a avere quella roba.
    Non ho visto com'è il kit Airfix e da quello che ho montato di recente della ditta inglese (newtool) sicuramente sarà molto più dettagliato ma più complesso da montare.

    Per il B-17 come per i grossi plurimotori Monogram, continuano a vendere per alcuni motivi: sono gli unici stampi in scala 1:48, si montano velocemente, anche se all'interno il dettaglio e sufficiente tanto non si vede niente, le pannellature in positivo non erano tanto lontane dalla realtà. Certo per le tecniche pittoriche di oggi sarebbe meglio in negativo.

    Non vedo però tutti questi problemi di fedeltà di linea. I produttori di oggi prendono il vecchio Monogram lo clonano in negativo ed aggiungono tutti i dettagli che non aveva il vecchio americano. Lavoretto semplice. Il P-39 ed il Typhoon dell'Hasegawa hanno fatto così, partendo dai Monogram. Dall'analisi dei due si nota chiaramente (soprattutto sull'inglese) che il dettaglio in negativo è migliore sul giapponese rispetto al positivo americano. E questi sono fatti!

    Poi se qualcuno vuole montare i Monogram lo può fare. Io preferisco partire da un modello più recente e meno problematico. Sto pensando addirittura di sostituire in un futuro il B-25 Monogram/Pro Modeller con uno Italeri/Accurate per non reincidere tutto. L'unico problema riguarda le differenze tra i due che non ho capito bene quali siano. Vedremo ...
  • Io il b/25 accurate ad un certo punto del montaggio l ho scambiato con un altro kit da montare perché non c'è la facevo più ...capisco anche le piastre in metallo sul muso ma fare coincidere tutto sembrava ardua impresa...troppo dettaglio, scarse le istruzioni ....
  • Rassicurazioni: per essere veri modellisti basta anche aver posseduto in passato il kit. Non serve averlo ora, basta averlo avuto !
    :-D
  • modificato dicembre 2016
    miki68 ha detto:

    Poi se qualcuno vuole montare i Monogram lo può fare.
    Il mondo si divide in 2 categorie: chi ha montato il p40 monogram e chi no! :-P

    A parte le battute se l'alternativa pre-airfix era montare una schifezza finemente incisa e copiosamente rivettata , io vado con la polenta monogram, facile , semplice e sana come na olta... :-)
    se invece uno giudica un kit aprendo la scatola e guardando solo le incisioni e il dettaglio allora poi non lamentiamoci se il mondo è pieno di schifezze finemente dettagliate stile certe caricature hobbyboss  ..io le chiamo occasioni perse...


  • il mondo dei modellisti delle occasioni perse !
  • @phantomrulez che Amarcord ...chi si ricorda del mitico #modellismopoentaeosei di wbs ?
  • PhantomRulez ha detto:


    miki68 ha detto:

    Poi se qualcuno vuole montare i Monogram lo può fare.
    Il mondo si divide in 2 categorie: chi ha montato il p40 monogram e chi no! :-P

    A parte le battute se l'alternativa pre-airfix era montare una schifezza finemente incisa e copiosamente rivettata , io vado con la polenta monogram, facile , semplice e sana come na olta... :-)
    se invece uno giudica un kit aprendo la scatola e guardando solo le incisioni e il dettaglio allora poi non lamentiamoci se il mondo è pieno di schifezze finemente dettagliate stile certe caricature hobbyboss  ..io le chiamo occasioni perse...


    Mi sono espresso male. Volevo dire che guardo l'insieme del modello e soprattutto la sua ingegneria. Sono contro anch'io ai modelli finemente incisi ma immontabili.
    I stampi Monogram saranno stati pure eccezzionali all'epoca, ma sono in gran parte in positivo. Il positivo in alcuni casi è corretto, ma rende poco con certe tecniche di colorazione. E' un ostacolo quando carteggi e devi reincidere. Insomma se ho uno stampo più moderno e ben ingegnerizzato lo preferisco.
    Capisco che molti modellisti sono legati ai kit che hanno costruito nell'infanzia o nella giovinezza e ne ricordano solo i pregi, ma i Monogram hanno almeno tutti 30/40 anni.
    Sul discorso P40B avendolo visto e fatto le prove a secco di Montaggio mi sono accorto già 20 anni fa che aveva seri limiti. Quindi smitizziamo un po' certi stampi ...
  • Lucio, sono daccordissimo ! Il divertimento alla fine è l'unica cosa che non è cambiata ! Anche se poi a volte leggo di modellisti che si lamentano perchè i kit di oggi sono troppo perfetti eccetera e non sentono più le sensazioni che sentivano quando avevano iniziato con i Matchbox... ma quello di cui non si rendono conto è che non sono i kit a fare la differenza ma è il fatto che allora avevano 12 anni e oggi ne hanno 50..
    :-D

    Riguardo a incisioni e dettaglio contro la correttezza delle linee, chi mi conosce sa che considero l'accuratezza una cosa fondamentale. Allo stesso tempo sto sempre più accettando qualche compromesso sulle linee se in cambio ho un kit moderno, almeno per i soggetti per i quali non mi considero un maniaco. Sono il primo a criticare le boiate di certi Cinesi, allo stesso tempo però non faccio più parte della brigata che considera Monogram imbattibile.
    Anche perchè magari la cosa vale per il P-40B (e mi fido di voi su questo, visto che conosco poco il soggetto), ma per altri soggetti la cosa vale finchè si leggono i commenti su Hyperscale ma poi cambia tutto quando si va poi a paragonare il kit con disegni affidabili e foto...

    Per il P-40B di Monogram non l'ho costruito e non l'ho mai avuto, ne credo che lo avrò mai (questi sono soggetti che faccio in 72). Però ho costruito l'A-10 in 72 della Monogram, che credo sia il campione indiscusso di voragini tra un pezzo e l'altro, ho fatto meno fatica a mettere assieme i kit della Ventura che a fare questo..
    :-D
  • modificato dicembre 2016
    non vorrei essere noioso ma ripeto che a mio modo di vedere per quanto riguarda la tecnica di colorazione che sia negativo, positivo o a pannelli sovrapposti non cambia quasi nulla  :-)
    a meno che per tecniche di colorazione non ci si fermi al buttare dentro l'incisione un qualcosa che sia una pozione magica, un colore ad olio diluito, china, tempera con il latte, gorgonzola  :-D o quant'altro
    ...cosa che va sicuramente bene ma era prassi già di 20anni fa..(concordo che sia molto + agevole con il negativo ma con un po' di pazienza si fa anche con il positivo)

    @lucio z: è un peccato che sia sparito wbs! :)

  • Giorgio N ha detto:

    Lucio, sono daccordissimo ! Il divertimento alla fine è l'unica cosa che non è cambiata ! Anche se poi a volte leggo di modellisti che si lamentano perchè i kit di oggi sono troppo perfetti eccetera e non sentono più le sensazioni che sentivano quando avevano iniziato con i Matchbox... ma quello di cui non si rendono conto è che non sono i kit a fare la differenza ma è il fatto che allora avevano 12 anni e oggi ne hanno 50.. 



    Quoto quanto hai detto sul tuo intervento. Aggiungo solo che a 12 anni le aspettative erano minori di uno a 50 anni che trafficato con colla e colori per 40 anni. Se dai in mano ad un modellista di 50 anni un Matchbox sicuramente non te lo costruisce da scatola, come da ragazzo.

    Per il resto sui Monogram, ormai si tratta di "guerre di religione" come chi sostiene a spada tratta la Apple piuttosto che la Samsung, il Macintosh contro Windows, ecc. Non esiste un vincitore assoluto. Anch'io nell'evoluzione ho riflettuto come spendere "bene" il tempo sul modellismo. Il tempo è l'unica risorsa importante, per il resto c'è ... mastercad!

    Quando sei ragazzino anche un Matchbox va più che bene, ti diverti alla grande e hai un sacco di tempo da spendere. Quando sei anzianetto un Matchbox non ti va più bene perché vuoi avare una qualità superiore. Il Monogram, come il Matchbox o i vecchi Airfix richiedono un sacco di tempo per renderli decenti, tempo che normalmente non si ha. Allora ci sono due strade: continui a costruire vintage (questo va un po' contro la naturale evoluzione dell'uomo, ma ci sta) oppure cerchi dei prodotti più moderni, ma che al tempo stesso siano ingegnerizzati e non ti facciano perdere tanto tempo.
    Per questo mi piacciano le soluzioni ingegnerizzate alla Tamiya. Evitano di perdere tempo inutilmente a risolvere problemi che il produttore non ha voluto risolvere e si arriva al dunque più rapidamente.

    Essendo poi questo un hobby e non un lavoro, poi tutti decidono come investire il proprio tempo, visto che non devono produrre kit per guadagnarsi da vivere. Quindi ognuno può decidere di partire dalla scatola che vuole ed investire il tempo che vuole. Da qui le leggende sui Monogram o marche simili.

    Se invece il modellismo fosse un'attività professionale, un modellista di questo tipo non andrebbe mai ad utilizzare tali modelli
  • modificato dicembre 2016
    eheheh, è vero, a 12 anni andavamo in giro con la bici da cros, con la molletta che teneva il cartoncino che faceva casino, la cerbottana incorporata, e montavamo i matchbox strafichissimi ... oggi ci spostiamo in Audi e montiamo Tamiya !
     
  • modificato dicembre 2016
    @miki68 ma hai montato un trumpeter? perchè alla fine non è che si risparmi molto tempo rispetto ad un monogram..  qua non direi proprio che sia una questione di guerra di religione, fra un 109 monogram e un tamiya/eduard non ci penserei mezzo decimo di secondo...
    anch'io monterei solo tamiya (anzi se ce ne fossero preassemblati ancora meglio..) ma la sfiga è che la santa tamiya  alla fine ha 4 aeroplani in croce in catalogo se paragonata ad una hasegawa...
  • modificato dicembre 2016
    PhantomRulez ha detto:

    @miki68 ma hai montato un trumpeter? perchè alla fine non è che si risparmi molto tempo rispetto ad un monogram..  qua non direi proprio che sia una questione di guerra di religione, fra un 109 monogram e un tamiya/eduard non ci penserei mezzo decimo di secondo...
    anch'io monterei solo tamiya (anzi se ce ne fossero preassemblati ancora meglio..) ma la sfiga è che la santa tamiya  alla fine ha 4 aeroplani in croce in catalogo se paragonata ad una hasegawa...

    Trumpeter non li ho mai montati. Ho solo l'SM79 che penso lo farò da scatola (con correzionedella capottatura motore) turandomi il naso. Hobbyboss mai preso uno. Kittyhawk ho preso in sconto l'F-35B, lo devo finire: primo ed ultimo. Questi produttori per me non mi interessano.

    Sono molto curioso e penso che lo prenderò quando esce il P-51 della Meng. Oltre al fatto che il soggetto mi interessa (le decals permettono di costruire il velivolo di John Voll, asso della 15th AF in Italia) per il sistema di assemblaggio che permette di colorare ed assemblare senza impazzire. Ho visto dei VIP ed una recensione e secondo me se funziona la cosa, potrebbe essere un nuovo standard. Poi il modello lo porti via a 25 euro.

    Infine, si la Tamiya ha pochi modelli. Ma è una sua politica. Poi ultimamente mi sto divertendo molto con la merie mezzi militari in scala 1:48 sempre Tamiya. Camion, autobotti, staff car, molto divertenti. Anche Airfix ha fatto un paio di questi mezzi. E' una strada interessante quando le idee latitano.
  • Trumpeter è assai varia come qualità, quanto meno come qualità delle forme e linee, dettagli, ecc ... quanto alla precisione di montaggio le prime cose richiedono parecchio olio di gomito, stuccature, prove a secco, ecc ... alla fine avranno pure il dettaglio in negativo, ma è un dettaglio che al pari del positivo sei costretto a ripristinare reincidendo ... con l'aggravante che magari ti torvi con le tue incisioni che sono fini e ben fatte , lo loro larghe e poco profonde, la differenza la vedi e come ... nel frattempo hai pure dovuto riempire degli assurdi rivetti fuori scala, per cui il lavoro che si fa fra il rendere passabile un kit in negativo Trumpeter e uno in positivo Monogram rischia di essere identico ! Non vale per tutti i soggetti, ma per diversi sì ... insomma, quando il negativo non è così positivo ! Capita.
Accedi oppure Registrati per commentare.