E dopo l'AMX ecco anche il 346 Kinetic
https://www.facebook.com/Kineticmodel/posts/684224541744660
Si vede che in casa Kinetic piacciono gli aerei Italiani e così ecco che dopo il Topone arriva anche il 346.
Si vede che in casa Kinetic piacciono gli aerei Italiani e così ecco che dopo il Topone arriva anche il 346.
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Commenti
Arggggggghhhhhhhhhhhh! perchè in 48!!!!
Voglio il kit in 72!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
:-D
Se AMX ed 346 fossero in 72 avrei già comprato almeno 3 AMX e mi metterei in fila per almeno un M-346
Speriamo che prima o poi vengano scalati
Del resto a dirla tutta per come hanno scomposto l'AMX sarebbe stato un kit parecchio complicato in 72, e farne uno non sarebbe certo stata una passeggiata a livello progettuale, praticamente avrebbero dovuto rivedere tutto quanto alla grande ... operazione non semplice, quindi onerosa. Comunque probabile più facile vedere un 346 in 72 che non un AMX in futuro.
Nel mentre Zvezda fa lo Yak 130, altra macchina nonostante la somiglianza, sai mai che una Italeri non decida di fare "la cosa giusta" una volta tanto ...
Sull'AMX stenderei un velo pietoso ... diciamo è servito a far sopravvivere la nostra industria aeronautica, o quanto meno, un certo settore ... un po' come il Mangusta, ma peggio, perchè il Mangusta era comunque una macchina innovativa, l'AMX non mi pare. Anche se poi con i soldi per il Mangusta ci facevamo il triplo di AH1S e il doppio di AH1W e oggi magari avremmo pure noi il Cobra Z ...
:-9
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Ora però sembra che anche questo progetto sia abbastanza allal fine, almeno in patria dove di Hawk T.2 ne sono stati costruiti pochi e finirà li. Magari tra qualche anno compreranno anche loro il 346...
70 anni fa ritenevamo di essere nell'olimpo dell'aeronautica, venivamo da decenni di brillantezza e decine di record conquistati. Solo che la tecnica stava cambiando e una volta cominciata la guerra siamo rimasti al palo senza più riprenderci.
Mentre aggiungevo dettagli al mio MC.202 notavo la costruzione del longherone alare su cui si innestano le aste inferiori dell'incastellatura motore e notavo come questa fosse indice di metodi costruttivi che erano quelli dei tempi dei biplani di legno e tela, con l'alluminio usato al loro posto. Paragonato al longherone di uno Spitfire è una cosa di altri tempi.
Paragonando poi la struttura alare del G.55 si vede che rispetto al Macchi è molto più avanzata, ma paragonata al Mustang cambia tutto. Noi costruivamo secondo metodi artigianali, gli altri già in modo industriale. La ridicola produzione totale della nostra industria bellica non è stata dovuta solo alla diversa potenza industriale (innegabile) ma anche all'impiego di tecniche inadatte alal produzione di grossissime serie, a parte Reggiane che aveva investito in un sistema produttivo di stile Americano (che poi questo investimento abbia dato risultati è discutibile...).
In un thread precedente avevo dichiarato un po' provocatoriamente che il CR.32 è stato a parer mio l'inizio della fine per la Regia Aeronautica, se ripenso all'evoluzione del caccia Italiano tra gli anni '30 e '40 me ne convinco sempre di più...
Il longherone dello Spit era così solo per poterlo realizzare più facilmente: erano una serie di profilati infilati uno dentro l'altro! Lo fai così perché sei in guerra e devi farne proprio tanti. Ci sta, ma a livello tecnologico potevi farlo anche il secolo prima...
;-)
Ciao
Mirco
:-)
L'ala dello Spitfire era sicuramente inutilmente complicata in pianta, cosa che portò alla necessità di un numero di ore di lavoro non indifferente per la sua produzione. L'uso poi di pannelli di copertura molto sottili significava anche che le superfici dovevano essere verificate e se necessario stuccate, cosa che portava ad ulteriore perdita di ore/uomo.
La struttura però è vero, era qualcosa tecnologicamente non all'avanguardia come realizzazione dei singoli componenti, ma aveva il pregio appunto di essere realizzabile in tempi ridotti (anche se non al livello di quello che facevano gli Americani). Per lo Spitfire si era anche già considerato non solo il doverne costruire tanti ma anche la possibilità di doverlo far costruire ad aziende che non avessero esperienza nel settore aeronautico in modo da poter disperdere la produzione ed evitare che il bombardamento di una singola fabbrica ne causasse il blocco totale. Era un prodotto pensato per la costruzione in massa e non è un caso se ne hanno costruiti oltre 20mila.
In ogni caso, arretrata o no che fosse la struttura, questa era concepita in modo da dare un ottimo compromesso tra leggerezza e robustezza, cosa che permetteva (grazie anche ad un'abbondante potenza in ogni versione) di portare un armamento decente e anche di aggiungere corazzature dove serviva. Esattamente il contrario di quello che accadeva sui Macchi
Ritorno all'esempio Flap G55: guardate un po'.
gli originalidel periodo bellico ....
ualche secondo è prodotta e qualche minuto installata, nell'altro caso la lavorazione implicava sia per la produzione che per il montaggio molto di più. E te credo poi che le nostre cifre produttive siano ridicole rispetto a quanto facevano i nostri "nemici" e pure i nostri alleati !