Aiuto per costruire un G.55
Mi sto apprestando a cominciare la costruzione di un soggetto che non rientra decisamente tra quelli che conosco meglio, ma sono sicuro che qui è ben noto a molti, il Fiat G.55 ! Quindi chiedo aiuto alla conoscenza collettiva del forum per tutta una serie di dettagli di cui so poco se non nulla...
Ho in casa il kit della Special Hobby in versione postbellica in 1/48, il primo kit in 48 che faccio da almeno 10 anni. L'intenzione è di farlo dell'ANR, grazie alle decals che Riccardo Trotta mi ha gentilmente inviato qualche tempo fa (grazie ancora !!!).
L'aereo in questione è il ben noto 7 nero di Ugo Drago e qui parte la prima domanda... è un serie 1 giusto ? Quindi 2 mitragliatrici sul muso, cannone nell'ogiva e cannoni alari. Dico bene ?
Parlando di mitragliatrici, le SAFAT nel 55 hanno il caratteristico spegnifiamma a trombone tagliato a fetta di salame? Dai disegni del nomenclatore (trovato in rete ovviamente...) sembra di si, ma questi disegni si riferiscono al sottoserie 0 con 4 MG... vado sul sicuro anche per un serie 1 con questo stile ? Chiedo perchè Quickboost ha le mg per l'Mc.200 quindi potrei usare queste...
Restando in tema di resina, cambierei gli scarichi. Sempre Quickboost ha gli scarichi per il 205 ma mi sembra che quelli per il 109G-6 siano più simili a quelli del G.55. Qualcuno ha qualche opinione al riguardo ?
Last but not least parlando di aftermarket: ci starebbe bene un tettuccio aperto, magari in vacform... Falcon ne ha uno nel set per gli aerei italiani ma visto che in 48 lavoro pochissimo non so se comprare un set intero per un solo kit. Per caso sapete se si trova in giro qualche altro tettuccio in questa scala ?
Grazie a tutti per ogni informazione che potrete darmi, a breve arriveranno poi altre mille domande, tra colorazione dei vari interni eccetera....
Ho in casa il kit della Special Hobby in versione postbellica in 1/48, il primo kit in 48 che faccio da almeno 10 anni. L'intenzione è di farlo dell'ANR, grazie alle decals che Riccardo Trotta mi ha gentilmente inviato qualche tempo fa (grazie ancora !!!).
L'aereo in questione è il ben noto 7 nero di Ugo Drago e qui parte la prima domanda... è un serie 1 giusto ? Quindi 2 mitragliatrici sul muso, cannone nell'ogiva e cannoni alari. Dico bene ?
Parlando di mitragliatrici, le SAFAT nel 55 hanno il caratteristico spegnifiamma a trombone tagliato a fetta di salame? Dai disegni del nomenclatore (trovato in rete ovviamente...) sembra di si, ma questi disegni si riferiscono al sottoserie 0 con 4 MG... vado sul sicuro anche per un serie 1 con questo stile ? Chiedo perchè Quickboost ha le mg per l'Mc.200 quindi potrei usare queste...
Restando in tema di resina, cambierei gli scarichi. Sempre Quickboost ha gli scarichi per il 205 ma mi sembra che quelli per il 109G-6 siano più simili a quelli del G.55. Qualcuno ha qualche opinione al riguardo ?
Last but not least parlando di aftermarket: ci starebbe bene un tettuccio aperto, magari in vacform... Falcon ne ha uno nel set per gli aerei italiani ma visto che in 48 lavoro pochissimo non so se comprare un set intero per un solo kit. Per caso sapete se si trova in giro qualche altro tettuccio in questa scala ?
Grazie a tutti per ogni informazione che potrete darmi, a breve arriveranno poi altre mille domande, tra colorazione dei vari interni eccetera....
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Commenti
Per gli scarichi decisamente quelli del 109, la quickboost ne ha una serie ma gli scarichi sono sempre gli stessi (bellissimi) e cambia un po' la base per adeguarsi al kit indicato. Ho il 48110 per haseg 109f ma nella materozza c'è scritto F/G/K.. come lunghezza è perfetta con quella del kit, ma la base è leggermente larga con ila tipica scanalatura per il kit nippon. Io ti consiglio il 48098 per fujimi che ha la base minimale , si sta prima a riempire che a tagliare la resina, ma son gusti entrambi vanno benissimo.
Per il tettuccio eviterei il falcon che è per il classic airframes e magari non è neppure correttissimo(!?) quello del kit è molto fine, io pensavo ti tagliarlo con quelle sottilissime lame seghettate che fa cmk per sparare i pezzi di resina (ma ce ne sono infiniti)..certo è facile parlare...
per il colore degli interni il "classico" giallo/verde ad emulare l'effetto della vernice anticorrosione sull' alluminio, che sarebbe anche ora che qualche jimenez di turno lo facesse bene da biccetta invece delle migliaia di sfumature di verde oliva :-9
dai che ho due scatole del flying chissà che non ne apra una anch'io
Scarichi. Ho quelli moskit e mi paiono ottimi, quelli aires del 109 ugualmente belli, se le forme si conciliano con il vano del kit puoi usare quelli, se proprio trovi scarsi quelli del kit , non ho il kit del g55 in questione per cui non posso aiutarti con confronti.
Vacu. Possiedo il master per fare lo stampo del g 55 del soldatino in 48, se adatto posso fare in modo di farti risparmiare , credo, che prendersi un set intero per un tettuccio....
Quindi abbiamo: mitragliatrici, non vale la pena di preoccuparsene
Scarichi: i Moskit so che sono stupendi ma temo che di questi tempi non siano facili da trovare. Andrò su uno dei QB, vedrò se trovo quelli per il 109 fujimi vado con quelli, se no quelli per l'hase. Quelli del kit sono pieni, potrei anche scavarli ma visto quanto poco costano quelli in resina...
Tettucco: Gioca, l'idea di usare il master potrebbe essere interessante... magari vedrò anche se sia possibile tagliare senza rovinare il tettuccio del kit. Certo però che fare un kit con dozzine di parti fotoincise per l'abitacolo e poi dare solo un tettuccio chiuso... mah !
Parto allora con altre domande... e parliamo quindi di colori degli interni.
Mi sono letto dozzine di articoli e discussioni su forum vari, e mi sembra che la situazione sia più o meno questa: Fiat aveva generalmente gli interni in grigio. Sui G.55 però spesso si trova solo il primer giallo/verde di cui dice PhantomRulez. Più giallo ? Più verde ? Se ho capito bene è un colore più verde che giallo, mentre sui G.59 si trovava un vero giallo stile "americano".
Ho capito bene la questione ? E se l'ho capita, come è meglio riprodurre questo colore ? Ne esistono dei campioni esistenti o qualche relitto da cui si possa capire bene il colore ?
http://www.stormomagazine.com/Articles/NewColoursRA.html
cerca "Another aspect is the colour #23 anticorrosion.."
io ho il lifecolor UA 116 e penso che userò quello da boccetta :-D
http://www.astromodel.it/lifecolor/colori-1/ua-116.html?___store=en&___from_store=it
..però a dire il vero sulla mia boccetta è troppo verdino..forse gli aggiungerò del giallo...o forse no.. 0:-)
:-D
Che invece non conoscevo era il fatto che non fosse coprente del tutto ! Quindi nel caso il mio G.55 abbia avuto solo questo primer, dovrei dipingere prima tutto in metallo, poi dare delle mani non spesse che lascino intravedere il metallo sottostante. Non difficile da fare. Quello che mi chiedo però è, nel cockpit avrebbero lasciato trasparire il metallo ?
Mi spiego, questi primer servono solo come protettivi per l'alluminio e le sue leghe, nei cockpit in genere si usa poi dipingerci sopra per rendere lo spazio un minimo "comfortevole" per il pilota e ridurre riflessioni eccetera. Sappiamo che Fiat usava una vernice grigia per questo scopo, ma anche che dalle ricerche i G.55 spesso avevano solo un verde... lo stesso verde di cui parliamo o magari sopra di questo aggiungevano qualcosa ? D'altra parte anche i giapponesi il famoso aotake lo usavano dappertutto ma nel cockpit ci verniciavano sopra qualcosa.. idee al riguardo ?
Passando oltre, vani carrello, che mi dite ? Nel colore delle superfici inferiori come da specifiche della Regia ? O solo in primer ?
C'era un articolo di Pierluigi Moncalvo, ottimo ricercatore, in merito ai colori di esemplari recuperati sotto terra dopo decenni ... deve essere in rete pure quello credo.
Io Giorgio invece ho ancora molte perplessità rispetto alla scelta dei colori di questi velivoli in colorazione sperimentale e la cosa che vorrei vedere è questo appunto scritto da cui risultano le scelte fatte per interpretarli in colori non grigi. Non ritengo sufficiente il ricordo di un appunto scritto trovato in una serie di raccolte di appunti ... avrei bisogno proprio del documento. Sarà una fissa da ricercatore, ma in ste cose ci vogliono documenti, testimonianze ( e magari nomi dei testimoni ), ecc ... perchè l'ipotesi dei colori grigi la ritengo ancora possibile e anche più logica rispetto a quella dei colori "terrestri". mah ...
Per la mimetica mi sono chiaramente rifatto al libro di D'Amico e Valentini sulle mimetiche e le insegne dell'ANR. Sicuramente conoscerai il libro, per chi non lo ha posso riportare che i colori usati vengono dedotti da testimonianze di un tecnico Fiat e dall'analisi dei colori probabilmente disponibili a Reggio Emilia. E come dici, nulla si dice su chi fosse questo tecnico eccetera.
Riguardo alla logica di uno schema rispetto ad un altro, da non conoscitore ne della Regia ne dell'ANR mi viene in mente che:
- l'uso dei grigi sarebbe molto logico visto che era interesse della Luftwaffe di avere macchine dipinte in modo paragonabile alle loro. Cosa evidenziata dall'uso di colori e schemi tedeschi su molte macchine ANR. Una mimetica a splinter in toni di grigio sarebbe stata ben più simile a quella tedesca.
- la stessa Luftwaffe in Italia si era però spesso allontanata dall'uso dei grigi e marroni più o meno scuri venivano usati su diversi aerei, inclusi i Bf.109 dei reparti da caccia. Darei più importanza a questi che non ad esempio agli Fw.190 usati nell'attacco al suolo, poichè i nostri G.55 avevano missioni più simili ai 109 (intercettazione dei bombardieri soprattutto). Visto anche che l'ANR aveva impiegato macchine nello schema a bande nocciola/verde, potrebbe avere un senso che abbiano sperimentato schemi splinter con colori simili
L'ipotesi molto semplice era che si sia trattato di una applicazione sperimentale di colori tedeschi sui nostri velivoli ma di tinte tedesche o riconducibili a queste, una applicazione sperimentale dettata da assenza di precise direttive sull'andamento di uno splinter tedesco che fu per questo applicato in modo del tutto inventato.
Es: arrivano direttive per ridipingere gli aerei con tinte tedesche o analoghe a quelle utilizzate dall'alleato. Non ho però una tabella con magari quei profili da manuale che spiegano come vanno applicati i colori, ho però magari una indicazione che dice: splinter. Ecco che i tecnici improvvisano e si inventano uno schema nuovo. Per altro la cosa funziona benissimo pure con le tinte "terrestri" ... in sostanza deve esserci stata una direttiva o indicazione che le mimetiche andavano cambiate, e del resto in effetti poi le hanno cambiate tutte, per questo l'ipotesi grigia la trovo possibile.
Ma prima o poi questo appunto con dati ancora più precisi di quanto riportato sul tomo verrà fuori. Ne sono certo.
La cosa interessante è che anche qui comincio a trovare un sacco di informazioni contrastanti... la matricola dell'aereo in questione dovrebbe essere MM91077. Secondo l'Ali d'Italia la serie 1 comincia dalla matricola 91070, però sul libro sulle mimetiche ANR c'è una bella foto in cui si vede un G.55 con matricola MM91072 e scritto sopra ben visibile "sottoserie 0"... questo con timone primo tipo come ci si aspetta dalla sottoserie 0. Poche pagine dopo però c'è l'MM91060 con un bel timone secondo tipo !
Leggendo meglio sullo stesso libro c'è anche un riquadro dove spiega che il timone di secondo tipo compare anche su alcuni sottoserie 0, e qui ecco spiegata la foto di poche pagine prima. Il problema è che mi sembra di capire che la cosa vada un po' a caso e non sia facile identificare un blocco di matricole che abbia un timone o l'altro.
Tornando al 7 nero, Brioschi nei suoi profili lo ha disegnato con timone primo tipo, sul libro di D'Amico-Valentini è disegnato col timone del secondo tipo.
Dalla foto dell'Ali d'Italia non capisco bene che timone sia, potrebbe in effetti essere un secondo tipo.
PS: ho aperto una foto in rete, credo che venga subito smentita l'ipotesi sopra, nota img del 5 con cannoncini, il timone è di primo tipo. Dannazione, mai una volta che le cose siano semplici !!!
C'è da dire che comunque è ottimo che Special Hobby/Flying Machines abbiano inserito entrambe le configurazioni nella scatola, almeno uno può usare quella che crede più corretta nel caso di dubbi come i miei..
:-D
Ho appena dato un occhio al D'Amico/Valentini a pagina 97 c'è un capitoletto dedicato al timone e dice che sia il sottoserie 0 che serie 1 potevano avere l'uno o l'altro, a pagina 101 c'è la stessa identica foto che Gioca ha indicato sull'ali d'Italia pag 21 solo che è molto piccola e non si legge nemmeno il 7 però gli autori scrivono un blablabla che si evince che avessere una bella foto stampata come si deve, magari proprio l'originale sotto le loro manazze poi nella pagina successiva ci sono i profili di 3 veivoli tutti con lo splinter a 3 toni dell'Ugo ma attenzione che gli altri 2 sono disegnati con il timone vecchio mentre il 7 nero c'ha proprio il timone late, quindi ok sempre disegni sono ma non buttati li a caso...il particolare è evidentissimo m quindi sembra avvallare la tesi gioca occhio di lince
Phantom, in effetti fino ad ora non mi era capitato di vedere troppe discussioni sui timoni del G.55.. che i due tipi siano coesistiti è spiegato appunto dal D'Amico-Valentini, quale aereo portasse quale timone però non è spiegato più di tanto da nessuna parte. Se nessuno si è posto troppi dubbi fino ad ora, nessuno potrà venirmi a dire che ho sbagliato
:-D
Sul fare un aereo di cui le caratteristiche sono sicure, potrei cambiare e fare l'8 giallo, altro aereo con mimetica a splinter di cui esistono delle foto decenti. Questo aereo ha il timone primo tipo ma ha sicuramente i cannoni. Era tralaltro basato a Bresso, aeroporto che vedo da casa quindi sarebbe anche carino farlo per questo
:-D
Il "problema" dell'8 giallo è che non ho le decals. Potrei forse provare a recuperare qualche 8 di forme e dimensioni simili
https://secure.hlj.com/product/fma48005/Air , ma non ho idea di quanto coprenti siano...
se opti per quello ho 2 scatole, quindi potrei dartele aggratiss..oppure se opti x il silurante ti passo anche le stampate in + ...solo che poi cominciamo con le ipotesi di camouflage di pagina 182 :-)
nota a margine: il giallo del folgio decals dal vivo è più simile al gelb tedesco che al giallo limone che si vede sul sito hlj
Per fare eventualmente una maschera sotto l'8 giallo in qualche modo dovrei riuscire. Cercherò qualche WIP per capire se le decals Flying Machines danno problemi o meno da questo punto di vista.
Devo dire che un altro vantaggio di fare questo aereo rispetto al 7 nero è che lo schema mimetico è molto più chiaro nelle foto.
L'altro aereo con la mimetica a splinter di cui si parla nel libro di D'Amico-Valentini è un 11 azzurro, che però dovrebbe essere un sottoserie zero. In realtà la scatola Special Hobby ha dentro anche tutti i pezzi per fare uno di questi aerei, ma visto che il G.55 era stato finalmente un aereo con un armamento come si deve, sarebbe un peccato non farne uno con i cannoni...
Sulla colorazione in effetti il classico verde oliva scuro sarebbe quello più rappresentativo della carriera di questi aerei. Però credo che molti abbiano ragionato come me: la colorazione in verde oliva non è molto "movimentata" mentre le altre sono più interessanti come colori. Poi personalmente ho tralasciato gli aerei con mimetica tedesca perchè questa la lascio volentieri agli aerei della Luftwaffe. Questi splinter sperimentali sono piuttosto attraenti come colori, anche se poi alla fine sono stati portati da pochi aerei, e di velivoli noti così colorati credo ne siano stati identificati 4 o 5.
Avevo anche considerato la colorazione a bande verde/marrone ma non avevo trovato foto di esemplari operativi con questa, solo il famoso aereo portato in volo a Piombino e poi ridipinto con insegne RAF.
Alla fine il G.55 in splinter è come il Tomcat del VF-84 o lo Stuka col serpentone, fa più colpo e il 90% dei modellisti finisce a realizzare modelli rappresentativi dell'1% degli aerei veri...
:-D
Con i chiari già una semplice schiarita in centro pannello e un lining della pannellatura sono già sufficienti a fregare
l'occhio e dare un bel effetto gradevole di realismo, effetto luce zenitale aggratiss.
A questo punto posso cominciare... anzi ho già cominciato ! Non che abbia fatto molto ma ho iniziato a dettagliare un attimo le pareti dell'abitacolo. Queste nel kit Flying Machines sono in resina e immagino molto più dettagliate, nel mio kit ci sono solo le parti in plastica che sono ok ma qualche dettaglio in più ci sta. In particolare mancano completamente le bombole dell'ossigeno e tutti i tubi relativi.
Appena faccio qualche foto la posto... anche se mi chiedo se sia più il caso di postarle qui o di aprire un nuovo thread con tutto il work in progress
mi permetto di allegare un disegno basato su mie rierche...
per quanto riguarda le derive dei primi due tipi sono da considerarsi qualitativamente
della deriva tipo 4 ho la tavola di fabbrica da cui si può dedurre anche la tipo 3 perchè si intravedono le linee cancellate
nella foto in basso l'unico esempio della deriva tipo 4
Piero
La presenza di 4 tipi diversi di timone è per me una novità di cui sarà giusto tenere conto. Credo dalla tua descrizione nel disegno che il mio aereo abbia anche il tipo 2, dovrò controllare se il kit riproduce questo o il tipo 1
niente di scolpito nel marmo ma salvo smentite mi sembra che i conti tornino
in base a questo, se il "7 NERO" di Ugo Drago era l'MM91077 (non so da che fonte arrivi l'attribuzione) dovrebbe aver avuto la deriva tipo 2...
non riterrei i vari profili in giro indiscutibili... quelli di "Ali d'Italia" presentano dei palesi errori...
in tutti i profili (a colori e al tratto) nella cofanatura sopra le mitragliatrici sul lato sinistro c'era uno sportellino per rifornimento benzina al posto della bugnetta piccola rappresentata
tutti i profili di "sottoserie 0" (a colori e al tratto) hanno la bugna sopra la cofanatura motore in corrispondenza dell'attacco anteriore del castello motore troppo piccola
nel 5 viste (a colori) in doppia pagina del "sottoserie 0" della Regia è rappresentata erroneamente la deriva "tipo 4" anzichè la corretta "tipo 2"
nel disegno al tratto con le varie sezioni, la "G" è palesemente sbagliata come da disegno allegato in basso (in rosso quella corretta)
tutti i profili (a colori) di G.55A sono rappresentati erroneamente col carrellino caudale retrattile
p.s. non ho capito la frase sull'8 settembre
Ho anche l'elenco dei documenti conservati
Fortunatamente qualcosa è stato fotografato (proprio fotografato con una fotocamera) prima di allora anche se in maniera molto spicciola e frettolosa... [sic]
L'errore nella sezione G sembra abbastanza grosso, dovrei verificare sul kit se questo segue i disegni o cosa e se è possibile modificarlo senza troppe bestemmie. Sembra che la zona della carenatura anticapottata dei nostri aerei sia sempre difficile da rappresentare per le ditte modellistiche...
P.S. mah, non mi pare che con l'8 settembre si sia bruciato nulla... alla fine il G.55 hanno continuato a farlo anche dopo la fine della guerra, sicuramente progetti e disegni vari esistevano ancora all'epoca