Thiene 2011

modificato giugno 2011 in L'aeroclub (in topic)
La mostra di Thiene pare riconfermare, almeno per il settore militare, in particolare quello aeronautico e ancor di più per quello dei mezzi ( diorami inclusi chiaramente ), la sua fama. LA MOSTRA da vedere per farsi un'idea di quello che si è visto e si vedrà nei due anni trascorsi e nei due anni a venire. Ottima qualità.

 

Apprezzati pure i cambiamenti effettuati dall'organizzazione nella disposizione delle sezioni,nella scelta dei materiali allestitivi, fattori che hanno senz'altro giovato a questa edizione.

Unica cosa poco chiara la differenza fra le categorie aerei e diorami aeronautici, almeno per quanto visto esposto sui tavoli si fatica a comprendere le differenze ! Forse unificare tutto non sarebbe stato male. Ok che a Thiene sono famosi per i diorami, ma mica per quelli aeronautici ... :9

Peccato anche che si sia , magari anche in modo del tutto involontario, la politica dell'anonimato nella presentazione dei lavori. Un visitatore di una collezione solitamente ci tiene a sapere se quello che sta guardando è un Raffaello o un Da Vinci ... pur non essendo opere d'arte, ma solo modelli, dar risalto all'autore sarebbe assolutamente meglio, questo per quanto sbraiti il CIMS, più impegnato a difendere gli interessi di una cricca di frustrati da concorso che non la qualità effettiva di una esposizione di modelli, e direi che questo aspetto dell'anonimato che tanto li ha sempre preoccupati è indice delle loro miopi frustrazioni ... ma lasciamo stare questo triste lato, che per altro non ci riguarda più di tanto, sia come modellisti che come TPG ... B)

E' stato bello, come già si è scritto, incontrare diverse voci di TPG in formula LIVE ...

Personalmente sono rimasto colpito dalla presenza scenica di diversi 144, d'effetto nonostante le ridotte dimensioni. Magari qualitativamente con pecche rimediabili, ma senza dubbio stimolanti ... tornato a casa mi sono andato a sfogliare un po' di elenchi di kit Amodel ( Beriev e Albatros nel mirino ).

Certo la differenza fra la categoria Master e Standard si faceva notare, un vero salto qualitativo fra i modelli delle due categorie, una differenziazione che a mostre con così tanta affluenza è sicuramente utile.

Nonostante il periodo sembra arridere come successi di vendite e di uscite ai kit in 32, almeno qua in Italia il settore alle mostre rimane ancora piuttosto sotto tono come numeri di soggetti presentati, e certo oggi la scelta non manca. Pure sotto tono la presentazione, quanto meno per la maggior parte dei kit, in sostanza le potenzialità della grande scala sembrano ancora rimanere inesplorate, quando invece nelle scale più piccole si è molto più avanti, con basette molto elaborate e animate ...

etc,etc,etc...

peccato solamente non esser potuti rimanere più a lungo, sarà per la prossima Thiene 2013.

Aloa

 

 

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Commenti

  • modificato giugno 2011
    Alcune note (da neofita di mostre):

     

     

     

     

     

     

     

    - eccezzionale il fatto di poter ammirare i modelli senza teche a distanze millimetrali (ho passato la prima mezz'ora in estasi misto rosik)

    - livello elevatissimo, qua e là qualche rara crosticina umana faceva risaltare ancora di più la manifestazione, evitando al modellista medio l'idea di darsi ai sudoku...

    - globalmente ho rilevato una maggior cura minuziosa nella 1/72 e a ruota la 1/48 , questo fa pensare per chi voglia cimentarsi nella competizione le maggiori chances sono nella 32... ho notato nella scalona il "tirar via" senza tante patunie il discorso basetta...specialmente nei jet..

    A parte l'angolo Vignocchi, mi ha colpito più di tutto il cant 506 in 1/72 e il colpo d'occhio del diorama del Fw-190D-9 in 32, ma era impossibile fermarsi a lungo su tutti data tanta qualità e numero di modelli...

    Nel complesso soddisfatto al 100%, le uniche note critiche :

    - curiosamente alcune basette indicavano l'autore (tra l'altro di fama) ..a sto punto perchè non coprirlo con del nastro? o tutti o nessuno...

    - ho notato qualche personaggio particolarmente afflitto dalla sindrome aeroplanaro (is the best) Vs terricolo (sucks) ... probabilmente il livello della competizione porta pure a questo...

    - il panino cotto al napalm era indigeribile! :D fra due anni maglietta di tpg e fiaschetta di unterberger! :)

  • una sindrome che si manifestava anche in forme plastiche assolutamente esplicite:

    e che dire di quei personaggi che compaiono alle mostre abbigliati come fossero appena rientrati da un pattugliamento in zona di guerra, mimetizzati all'ultima moda dalla scarpa alla mutanda ... per ora ancora non li fermano all'ingresso, dopo tutto danno quel tocco di colore ... :9

    Aloa

     

     

  • e che dire di quei movimenti sospetti nei parcheggi adiacenti ? piccoli gruppi confabulanti ... improvviso comparire e scomparire di scatole ... doppifondi in stationvagon ... sospetta la station se con cerchioni da 17' per altro ! 

    Imperativo il B-SMILE alla prossima occasione, IMPERATIVO !

    Aloa

  • Non posso non essere daccordo con voi sulla qualità elevata di diversi modelli ! Belle anche le ambientazioni, tra cui mi è piaciuta molto quella del caproni mostrato anche nella foto presa da Giovanni. In cui si nota che la signorina ha delle curve di ottima qualità..

    :D

    Mi ha comunque colpito vedere anche su modelli della categoria master alcune "sbavature" pacchiane, tipo carrelli storte e simili. Forse vuol solo dire che sbagliano anche i migliori e la prossima volta che mi capiterà (cioè al prossimo modello) potrò consolarmi.

    Di movimenti nei parcheggi io non so nulla. Io non ho visto niente, e se è successo qualcosa davanti a me non me ne sono accorto perchè ero impegnato a mandare i messaggini col cellulare. Al massimo posso dire che la prossima volta vengo con un auto che abbia un bagagliaio più grande !

     

    :D

  • anche trenini

    aloa

  • Per me ci sono casi in cui la basetta serve solo per trasportare il modello senza toccarlo direttamente a meno che non lo iscrivi come diorama.
    Ho trascorso più di 400 ore a lavorare su un jet vacuform in 1/32 (a cui forse PhantomRulez fa riferimento) e non mi sogno neanche di perdere tempo sulla basetta.... ma capisco che magari per altri è una cosa imperdonabile....
    Però mi si lasci dire che per l'autore di un modello è triste vedere che nessuno si accorge che quel modello è un vac e non un Trump/Tamiya/Hase-etc, ma che si guarda la basetta....

    Concordo invece pienamente sul discorso del nome sulla basetta, per non dire della documentazione costruttiva proprio di fianco al modello.
    Ma sarebbe forse un mancare di rispetto alla serietà della giuria che nel complesso mi è sembrata ineccepibile.

    Luca

  • Direi invece che proprio in questi frangenti la gente del settore ( noi ) constata la differenza tra un modello in scatola ed un vac...

    Credimi, e' molto piu' sconcertante iscrivere un modello ad un concorso, nel mio caso uno stuka e sentirsi dire in faccia...." CHE BEO !!!! EL XE' EL SAVOIA MARKETTI QUESTO QUA  ?

    Giudicate voi.

    LZ

  • Hai ragione! almeno avesse detto quale Savoia Marchetti aveva in mente... ;)

    Luca

  • modificato giugno 2011
    Por què ? :) non dovrei saper distinguere un vacuform da un tamiya? E poi quando mai ho detto che il "tirar via" sulla basetta è imperdonabile?

     

    Ho solo dato un mio parere complessivo su quelle dei jet in 1/32 paragonate a quelle delle scale più piccole, una mia sensazione.

    Che poi va benissimo uno specchio ed anche un cartoncino stampato, il concetto era che se vedo un XXX verniciato in maniera Sublime (con la S maiuscola) e tutto il popò di MD-3 e personale è un po' un peccato (per me) vedere dei tie-down approssimativi...

    vedila come una ricerca spasmodica del pelo nell'uovo fatta da chi sa di modellare a livelli infinitamente inferiori.

     Lucio P.

  • In effetti la questione delle basette a volte mi fa pensare: vero che un bel modello su una bella base fa un effetto eccezionale. Vero anche che se si deve giudicare il modello soltanto, la base è una distrazione e mi chiedo se non possa capitare che anche una giuria si faccia distrarre dai dettagli della base mancando così di valutare il modello vero e proprio.

    Sul discorso di riconoscere o meno il vacuform rielaborato con i controfiocchi, purtroppo il fatto è che non tutti i modellisti hanno una chiara idea di cosa offra il mercato, quindi capita che qualcuno pensi che un bel modello sia nato dal bel kit... senza sapere che di quel soggetto il bel kit non è mai esistito !

    Poi non so come ragionino le giurie ai concorsi, personalmente credo che sia giusto valutare la base di partenza perchè è così possibile valutare il lavoro del modellista, ma so che altri ritengono che conti solo il risultato finale al di la del kit di base. Ma su queste cose credo che non si riuscirà mai a mettere tutti daccordo.

    P.S: queste sono solo considerazioni generali, non hanno nulla a che fare col concorso di Thiene in se !

  • basetta sì o no ? Credo che ancora una volta regole ZERO ... ti piace farla e sei pure bravo a farle, ottimo, meglio se ci sono ... non sei così bravo e magari pure non ti piace ma sei costretto dalla moda ? Meglio lasciar perdere, anche perchè si vede alla fine che non è il tuo campo, almeno secondo me.

    Ci sono casi in cui la basetta è non importante, di più, fondamentale ... credo che il Su25 sopra senza una basetta perderebbe metà del suo appeal. Ci sono casi in cui la basetta con elementi realistici ( porzione di pista in erba o cemento ) potrebbe benissimo essere sostituita da altro supporto neutro senza che il modello ne perda o guadagni troppo , direi che il caso del P40N sopra potrebbe essere di questo tipo, così come quello dello Stipa o dell'F84, altri casi in cui la basetta aiuta a scoprire dettagli del modello, costruendo una scenografia e coreografia che sicuramente esalta il modello ( trovo in questo esemplari alcune delle basette di Andrea Vignocchi per esempio , quella del Baltimore per citarne una particolarmente riuscita , sicuramente meno quella del Lightning, a mio avviso ).

    Certo è curioso vedere come negli ultimi anni siano aumentate le basette animate in 72, in gran parte influenzate dalla Scuola di Modena dei D&F, se così la possiamo chiamare, e in parte credo abbiano influenzato pure diversi modellisti che operavano in scale maggiori, in particolare in 48 che hanno iniziato a animare le loro riproduzioni. Ancora però in 72 ho visto il meglio in questo caso, e in 32, la scala che per grandezza probabilmente potrebbe dare il meglio in questo genere, non ho visto ancora nulla di paragonabile, anzi, il più delle volte la coreografia della basetta era assolutamente inutile, non aggiungeva assolutamente niente ai modelli. Tanto per non fare nomi, le basette di un Pigliapoco per me sono inutili, non aggiungono assolutamente niente al modello, potrebbe esporre i caramellati racer su delle semplicissime basette in legno, perchè trovo non aggiungano nulla. un Vignocchi invece sono contentissimo se me le fa sempre, spesso sono un vero valore aggiunto. Che poi la basetta rimanga fuori dal discorso giudizio in caso di competizione, questo è direi chiaro, visto che le categorie in cui trovi iscritti i vari modelli sono solitamente: aerei ... non aerei e basetta.

     

    Aloa

  • Lucio, non mi sono offeso e non ti offendere neanche tu.

    Se una basetta non è curata evidentemente il modellista ha i suoi motivi, i quali per fortuna rimangono e devono rimanere estranei al giudizio sul modello da parte della giuria. Se la basetta aggiunge o toglie all'effetto che il modello fa a chi guarda, questo è un onore/onere sul quale il modellista fa una vera e propria scommessa con la fortuna.
    Per la basetta vale forse lo stesso concetto che per il modello: la scala aiuterebbe a fare più dettagli e più belli, ma poi essi sono anche più numerosi e particolareggiati. Non sempre si ha voglia di accettare questa sfida (accessoria). Io non l'ho proprio avuta.

    Mettiti nei miei panni: non volevo dire che non sei in grado di riconoscere un vac da un Tamiya, anche io non saprei farlo su un modello in una scala che non mastico come la 1/72.
    Volevo dire che forse, accanto ad un giudizio (negativo ma circostanziato) sulla basetta, si potrebbe spendere una parolina (positiva?) sul modello che ci sta sopra.... a maggior ragione nel caso si riconosca che si tratta di un vac.
    Fa piacere ricevere qualche considerazione positiva accanto a dei 'peccato che...'

    Ciao,

    Luca

  • modificato giugno 2011
    Si sa che i modellisti sono una razza strana, c'è a chi piace il pigliapoco dei racer e chi (come me) piaceva il cesare dei jet inflazionati dei tempi di aereimodellismo, magari sfogliando con minor foga un F-11 muso lungo convertito splendidamente dalla ciofeca del lindberg (che sicuramente gli avrà richiesto almeno il doppio di ore rispetto ad un phantom hasegawa).

     

    Bene, quando vidi (le foto) del tuo reggiane 2005 mi si staccò proprio la mascella, perchè oltre al genio e all'indiscusso estro del realizzatore il soggetto in se mi attirava moltissimo... peccato che non esistano più i post ...e peccato non averlo potuto vedere dal vivo...  fosse stato un orao a parità di ore lavoro per me non sarebbe stata la stessa cosa ma ovviamente è un discorso puramente soggettivo, magari avrebbe fatto impazzire qualcun altro ...

    A thiene c'erano talmente tanti soggetti che era impossibile fermarsi a lungo su ognuno di essi, ammetto di aver guardato con particolare attenzione solo quelli il cui soggetto era maggiormente di mio interesse, invece le basette me le sono guardate proprio tutte...ammetto anche trattasi di una mia fissazione momentanea... ma poi le mie sono solo considerazioni più vicine al modellista del week end che da quelle di un giudice.

     

  • Salve a tutti, scusate l' intromissione, sono l' autore del FW 190 su diorama esposto a Thiene, grazie innanzi tutto per l' apprezzamento, fa esempre piacere sentirsi dire che un prorio modello è stato notato, spescie se tra tanti e di pregevole fattura, come quelli presenti a Thiene.
    Detto questo, volevo farvi sapere che concordo perfettamente con quanto scritto da PhantomRulez, e cioè:

    1.-Stupendo concorso, complimenti ai Red Devils ( a parte il caldo, ma questo, ovviamente, non dipende da loro)

    2.-Le categorie aerei e diorami aeronautici erano ben frammischiate e capisco il disorientamento di un osservatore esterno, però devo ammettere che la categoria diorami aeronautici è considerata un po meno prestigiosa, ed il numero di diorami esposto a Thiene, circa una dozzina, lo conferma.
    Per cui un modellista che pensa di aver costruito veramente un bel modello, anche se posto su una basetta elaborata, se vuol competere ad alto livello, tenderà a metterlo nella categoria aerei. Una giuria competente , in questo caso, dovrà, a mio parere, ignorare il lavoro fatto a contorno, e considerare solo l' aereo.
    Naturalmente ci sono misteriose eccezioni, ad esempio all' ultimo concorso dell' AMB Brescia (altro gran bel concorso), nella categoria diorami aeronautici erano presenti modelli di gradi modellisti quali Akos Szabo ( H ),Vignocchi, Remonato ecc... che no hanno certo bisogno di presentazioni.

    3.-Per quanto riguarda l' anonimato dei modelli, be mi pare proprio un' idiozia all' Italiana. Dietro l' organizzzione di un concorso ci sono persone che ritirano i modelli, spesso direttamente dall' autore, gli espongono tirandoli fuori dalle scatole ( che tutti i club raccomandano di ben identificare con nome e club di appartenenza ), li registrano su Pc partendo dlla scheda d' iscrizione che riporta tutti i dati dell' autore. Per non menzionare gli articoli che compaiono sulle riviste e gli stessi modelli che girano per due o tre annni tutti i concorsi, con classifiche pubblicate in rete.
    Insomma, manco il più idiota dei giudici, mettendosi d' impegno, riuscirebbe a non sapere di chi è il modello che sta giudicando, a meno di poche anteprime preparate in tutto segreto.
    Quindi, prendo il tuo commento come un invito e d' ora in poi mi prefiggo di mettere nome e cognome sui tutti i miei modelli.

    Grazie per la pazienza e buon modellismo a tutti.

    P.S. Se violete vedere qualche scatto del FW 190, anche in costruzione, andate su www.kitshow.net dove ho una gallery con altri modelli esposti. ( menu indice categorie-aerei- andate avanti fino a pag 3.

  • . .....e scusate per i 5 messaggi uguali, mi è comparsa una finestra strana, credevo il commento non fosse statio inviato e coì ho ripetuto.....
    Con l' aerografo mi destreggio meglio che non il PC.

    Ciao a tutti
  • modificato giugno 2011
    Benvenuto, non mi aspettavo che tantopergioco avesse tale visibilità :D

    Dal punto di vista puramente tecnico concordo su ciò che hai scritto sul link specialmente la scelta di evidenziare in maniera marcata i rivetti se da un lato può cozzare con il realismo dall'altro genera un impatto visivo novevole, inoltre penso si possa dire (senza offesa) che il kit di base era tra i più semplici tra i paricategoria (anche se pesantemente migliorato).
    Il fatto che mi abbia particolarmente colpito fra altrettante realizzazioni di massimo livello, considerato anche che non amo particolarmente la scala in 32 perchè trovo che renda benissimo nelle foto e un po' meno dal vivo (parere personale e contestabile), è da ricercarsi a ciò che l'autore riesce poi a trasmettere allo spettatore: la tua realizzazione ha quel "qualcosa" proprio se vista dal vivo.
    E non saprei nemmeno esprimere cosa sia quel qualcosa: è come quando ci si trova di fronte ad un quadro d'artista che incanta: più guardavo la tua opera e più lei mi catturava, coinvolgendomi.
    Emozionante.
     
     Complimentissimi.
        Lucio P.

  • Approvo anch' io l' idea di "firmare la basetta" come un quadro, diversi appoggiano il logo del loro club, ora che sono diventato indipendente faro' altrettanto.

    In effetti mi e' spiaciuto non riconoscere qualche modello dei miei amici, solo supposizione, ma non certezza effettiva.

    lz

     

  • modificato giugno 2011
    Firmiamoli tutti, firmiamoli sempre i nostri pezzi ... al diavolo il CIMS e le sue regole del menga ! :-T

     

    Aloa

     

  • tutto ok Target, t ho rimosso i post cloni :)
  • scusate raga, mi sono "riattivato" da poco. D quale 190 stiamo parlando? Sono curioso ed il discorso m interessa...
  • Grazie per i complimenti sul Reggiane 2005 autocostruito in 1/32 (ovviamente solo una paio d'anni prima che uscisse il kit PCM...)

    Lo trovi ancora qui:

    http://www.aircraftresourcecenter.com/Gal6/5701-5800/gal5723_Re2005_Pennacchietti/00.shtm

    Riattacca la mascella, tanto la basetta era minima anche lì!! :)

    Ciaooo

    Luca

  • Alessio,

    parlavamo del FW 190 D9 che ho menzionato nel primo mio post di questa pagina.

    Lucio,

    In effetti hai ragione, molti dei miei modelli rendono bene in foto e un po' meno dal vivo.  Per quanto riguarda il 190, ne avevo fatto uno su commissione per un mio amico, partendo da scatola Revell anni '60. Era colorato nei verdi tedeschi ultimo periodo RLM 82 e 83. Usando gli appositi Gunze mi eravenuto brillantissimo, lo puoi vedere nella mia gallery su kitshow.net. Mi sono sforzato di fare questo secondo abbastanza cupo, spento, di dare l' idea di una giornata grigia. La cosa mi è riuscita anche troppo bene. Risultando, a ochio nudo, specie se visto in ambienti poco illuminati, abbastanza tetro.

    Credo che il tutto sia dovuto al fatto che mi sono creato un posto di lavoro molto ben illuminato, per cui quando lavoro i contrasti mi sembrano adeguati, poi, specie in ambienti un po' poco illuminati, non rendono. Probabilmente o devo calare le luci del mio laboratorio o sforzarmi di contrastare di più i colori sapendo che poi,con luce normale lo saranno di meno. Non credo sia facile, fare un lavoro in un certo modo, sapendo che quello che vedi al momento, nella realtà apparirà diverso.

    A Thiene ero presente anche con un diorama "terrestre" intitolato "6A PANZER" un sdkfz 251 e un cannone anticarro PAK 40 di fronte a una casetta in legno il tutto ben innevato. Mi è successa praticamente la stessa cosa, sono partito per fare una scena cupa, risulta mooolto cupa dal vivo, molto colorata in foto, quando le ho viste sono rimasto talmente sorpreso che non pensavo di averlo dipinto io. 

    Per tua informazione, a Thiene ero presente con altri due aerei in 1/48, un Sukhoi 22 con i colori della Germania Est ed un F4U-1A Corsair "sotto le palme" decisamente più "normali" come contrasti dei colori.

    Sperodi non avervi annoiato con tutte queste storie, buonanotte a tutti...

    Roberto C.

     

  • In effetti hai ragione, molti dei miei modelli rendono bene in foto e un po' meno dal vivo. 

    Quoto in pieno ma è opinione comune, la fotografia digitale è stata la più grande rivoluzione (in positivo....) nel modellismo degli ultimi dieci anni, più delle fotoincisioni, resine, acrilici ecc.ecc.

  • "Quoto in pieno ma è opinione comune, la fotografia digitale è stata la più grande rivoluzione (in positivo....) nel modellismo degli ultimi dieci anni, più delle fotoincisioni, resine, acrilici ecc.ecc."

    che abbia contribuito a rivoluzionare sì, ma che sia la più grande rivoluzione non condivido. La vera  rivoluzione è stata la rete, la nascita dei forum e siti di modellismo.

    Pensate alla vera rivoluzione che questo a determinato per quanto riguarda le possibilità che si sono aperte a nuovi e vecchi operatori commerciali, a modellisti ora in grado di reperire facilmente praticamente tutto quanto. Per non parlare delle moltiplicate possibilità di contatto fra modellisti e appassionati, l'interscambio informativo in tempo reale o quasi ... la fotografia digitale è solo un elemento di contorno ( forse più incisivo nel campo editoriale che non in quello più generale del modellismo, e nel campo editoriale probabilmente l'elettronica e l'immagine digitale certo hanno fatto fare un salto enorme, ma non rivoluzionario a mio avviso )

    AloaINeCOIN

  • modificato giugno 2011

     La vera  rivoluzione è stata la rete, la nascita dei forum e siti di modellismo.

    Ma questo è scontato, hai scoperto l'acqua calda, stavo parlando di cose solide e infatti ho citato quelle.

    E poi lo dici a me che ci lavoro da quando accoppiavamo la cornetta del telefono a un coso di gomma e andavamo a un bit all'ora......

  • mi par si confonda il fumo con l'arrosto !

    Togli la fototografia digitale , la rivoluzione si sarebbe compiuta lo stesso con la rete, senza la rete e con la fotografia digitale invece non sarebbe cambiato poi molto mi pare.

    Questo dimostra quanto poco solide siano certe cose. Certo per chi fa pubblicazioni, riviste o video ... ma è un restringere le cose ad una rivoluzione per pochi, pochissimi.

    Aloa

     

     

  • MI sono letto da principio questo thread ricco ricco di contenuti opinioni e mi e' venuta voglia di famri una gitarella a Thiene la prox volta! Purtroppo non sono piu' di base a Milano ma nella Capitale e ammogliato pure...

    Saro' sintetico:

    Bello il 190 in 32 di Roberto. Lo hai presentato come "modello" o come "diorama"?

    Viva le targhette col nome, club e kit di partenza per il modello\diorama. Abbasso i modelli anonimi da gente che ha paura che il nome influenzi. Alla fine e' solo un gioco.

    Viva Internet e la fotografia digitale, il mio scanner per diapo prende la polvere in cantina da un bel po'. Abbasso chi dice d non avere neanche un pdf.

    Complimenti  a chi non rende un modello in 32 un giocattolone od una caramellona.

    E complimenti pure a chi su  un modello in 72 riesce a mettere i dettagli di uno in 48.

    Alla fine e' solo  un gioco che c fa tornare bambini e che nessuno ci puo' negare

     

     

  • Ciao a tutti,

    Mi fa piacere cheil mio 190 ti piaccia, a Thiene l' ho presentato nei diorami.

    Non è stato premiato, non mi sono soffermato molto a guardare gli altri diorami nel dettaglio, c' erano così tanti modelli, per cui non sono riuscito a farmi un' idea se non meritava, o la giuria, avendomi già dato un argento nei master in 1/48 col Sukhoi 22, ha ritenuto,giustamente, distribuire premi anche a modellisti che magari non ne hanno preso in altre categorie.

    Siccome a volte le parole vengono fraintese, vorrei chiarire che quanto scritto sopra:

    1.- Non è in nessun modo una critica alla giuria.

    2.-non è un voler sminuire modelli di altri, perchè indipendentemente dai risultati, in ogni modello, bello o meno bello che sia, ogni modellista ha messo lo stesso impegno, la stessa dedizione e qindi  merita lo stesso rispetto.

    Scusatemi per la precisazione, ma per molti i concorsi sono una cosa molto seria, meglio fare attenzione aquello che si scrive, io lo faccio TANTO PER GIOCO.

    Comunque il fatto che siamo quà a parlare dei miei soggetti, è già un premio.

    Buon modellismo a tutti,

    Roberto

     

     

     

  • Scusate dove si può vedere l'elenco dei premiati? Grazie
  • Mi pare che le classifiche siano state pubblicate sul sito dei Red Devils, nel forum.

    A proposito, se parlavate dell' F84 in 1/32 il cui articolo è comparso su Sky Model, be complimentissimi, lavoro non indifferente. Soggetto difficile in 1/32 già solo per il fatto di doverlo colorare in allumino. Direi altissimo il rischio di trovarsi con un bel giocattolone in mano. Se poi anche incisioni e rivetti sono da rifare, beh le difficoltà si moltiplicano, avendo rivettato il 190, decisamente meno complicato dell F 84 e poi finito con una mimetica che qualche cosina perdona, contrariamente al metallo naturale, posso comprendere le difficoltà incontrate. Senz' altro un modello più che meritevole, posso dirti senza ombra di dubbio, che a Thiene decisamenete si notava (e se non sbaglio l' avevo visto già a Modena nel 2010).

    Buon modellismo a tutti.

    Roberto.
  • In ogni caso ci sarebbero da fare serie considerazioni su cosa sia un diorama aeronautico e quali sarebbero le differenze che lo rendono tale rispetto ad altri.

    Per quanto visto a Thiene ad esempio, fra i pochissimi diorami aeronautici che ho visto e i tanti "abusivi" c'erano praticamente solo un paio di soggetti che potevano avvicinarsi al vero diorama aeronautico: la scenetta del circo volante sulla spiaggia , il Thunderbird in azione .

    Tutti gli altri o quasi mi paiono appartenere o alla categoria più estesa dei diorami, o forse meglio dire delle ambientazioni, perchè in realtà tanti diorami sono più che altro ambientazioni di uno o più soggetti ( carri o aerei ), con nessuna vera storia e scenetta in atto, nessuna scena che si comprenda e non sia del tutto casuale, che racconti in sostanza una storia particolare ( un pilota che scende dalla scaletta e incontra un meccanico non è una scenetta, è solo una ambientazione, non racconta e dice niente in realtà , almeno secondo la mia opinione )  : c'è un mezzo e viene fatta una ambientazione di questo, a volte con figurini, a volte senza ( ma non basta la presenza di uno o più figurini a mio avviso per fare un diorama, anzi, spesso tanti diorami, così intesi, solo per la presenza di un mezzo e dei figuretti, per quanto ottimamente realizzati singolarmente, non fanno una storia ), ma non c'è una storia.

    In effetti nella categoria DIORAMI non dovrebbe esserci una distinzione fra il tipo di soggetto che rappresento, c'è una diorama, una scena che racconta un episodio , crea una storia con limiti nella basetta ... punto. E' possibile che di questa scena facciano parte figurini e poi dei mezzi, ma che siano mezzi terrestri, aerei, navali o un insieme di tutti e tre i generi, civili inclusi, sempre diorama dovrebbe essere la categoria.  Perchè è la scena che si giudica, insieme alla scenografia creata per contestualizzare la scenetta con i propri attori, anche inanimati a volte, perchè no ...

    Altrimenti come e dove iscrivere quei diorami dove erano presenti, e c'erano pure a THiene, sia mezzi aerei che terrestri ?

    Diorami per tutti, perchè il giudizio è sulla scenetta, sulla scenografia che la esalta ... mi pare che sempre troppo spesso invece vi siano ambiguità notevoli e nei diorami finiscono semplicemente mezzi ben ambientati, solo perchè presentano magari più mezzi e figurini, ma di fatto non raccontano quasi nulla, se non autocolonne in passaggio ...  o insiemi dove non c'è quasi traccia di una storia, un evento riconoscibile, se non il passaggio di un mezzo o poco oltre ... come considerare diorama un aereo per la sua sola presenza o poco più, dopo tutto. Non è così.

    Questione complessa del resto, questa distinzione fra diorami veri e "abusivi" ...  Aloa

  • modificato giugno 2011
    Grazie a Roberto (target) per le sue belle parole sul mio F-84. Se il tuo 190 è quello con il diorama/ambientazione/basetta in 1/32, allora complimenti reciproci!

    Non avevo colto che il mio modello si notasse così tanto perchè sono rimasto lì vicino per un bel pezzo e tutti si soffermavano a guardare altri modelli intorno e sul mio passavano oltre...
    Penso che sia perchè altri aerei (veri) sono più famosi/belli e quindi anche i modelli ne traggono fascino.
    Oppure dovevo fare come un modellista che non ricordo che aveva tapezzato la basetta di un modello con foto e descrizione della costruzione.
    Davvero efficace per far capire, ma poi non so se gioca l'avrebbe considerato basetta, diorama, scenetta o altro! ;)

    Ciao!

    Luca

  • modificato giugno 2011
    in quel caso si tratta di SPOT ! praticamente di un "ti faccio vedere quanto sono bravo" perchè non si capisce dal modello e dunque te lo faccio vedere dalle fotografie !

     

    :9

    :9

    :9

    Poi ci sono modelli che di questi Spot non hanno bisogno perchè bastano a sè stessi, se devi ricorrere alle fotografie secondo me c'è qualche cosa che non funziona sul modello, che dovrebbe "parlare" da solo ... poi se uno ritiene di aver bisogno dell'aiutino fotografico, libero di farsi la basetta con lo spot promozionale... Aloa

  • ...all' orsa paion sempre belli i suoi orsacchiotti....

    Oppure, meglio ancora, come disse Cornelia, madre dei Gracchi, alludendo ai suoi figli in risposta ad una matrona che ostentava pietre preziose...." Ecco i miei gioielli "..

    lz

  • Ciao a tutti,

     

    la prima volta che ho visto l’ F 84 è stato a Modena, lo scorso anno. Devo ammettere che appena l’ho visto mi sono chiesto che scatola fosse, non mi ricordavo di averne mai visto uno in tale scala, ma non avendo la pretesa di conoscere tutti i kit in circolazione, nuovi e vecchi che siano, non ho pensato ad una base di partenza così lontana dal risultato finale, anche se la rivettatura appariva non “da scatola”.

    Poi ho vistogli articoli su Sky model ed ho capito che si trattava quasi di un’ autocostruzione.

    La stessa cosa mi è successo a Thiene con il Caproni 133, credo, sarò sincero, la colorazione non mi ha colpito particolarmente, per cui ho tirato dritto, sicuramente se avessi saputo che era integralmente autocostruito, sicuramente l’avrei guardato meglio. Per cui non ritengo che far capire quello che siè fatto a mezzo di foto o altro sia male, a volte posso essere distratto, a volte un soggetto non i interessa parrticolarmente, per cuit endo a guardare distrattamente il modello che lo rappresenta.

     

    Per tornare a basette e diorami.

     

    1.-Credo che il nostro hobby sia bello perchè permette di dare anche un libero sfogo alla fantasia, per cui va bene fare  basette, scenette e diorami, come va bene non farle.

    I club dovrebbero solamente prendere atto di quello che modellisti vogliono fare e tenerne conto nell’organizzare i concorsi. Io personalmente faccio spesso delle ambientazioni più o meno complesse, semplicemente perché mi va di farle.

    Se c’ è chi fa carri e chi fa diorami terrestri, non vedo perché non ci dovrebbero essere aerei e diorami aeronautici.

     

    2.-Concordo sul fatto  che classificare diorami, scenette e ambientazioni a volte può essere semplice, a volte molto complicato,e non si potrà mai arrivare ad una distizione chiara, a me piacciono moltissimo anche carri e navi, in questo momento sto costruendo un FW189 in 1/72, che ha appena fatto un atterraggio di fortuna, piantandosi nel letto paludoso di un fiume, mentre sul vicino ponte in legno, passa una colonna corazzata composta da un Panzer III, una Kubelwagen, un Sidecar e un po’ di fanti.  Cosa sarà,un diorama, una scenetta? Boh, non ne ho la minima idea, mi piaceva l’ idea e lo farò liberamente così. Raccconta una storia? Per me che l' ho pensato si, magari per altri cento di voi non dice nulla.

     

    3.-A volte il rischio di trovare il proprio diorama in una  categoria composta da 3 pezzi, fa si che, se si vuol davvero competere, si preferisca iscriverlo come aereo, se tutto quanto stà intorno verrà ignorato, pazienza.

    Comunque l’ FW 190 l’ avrei fatto così, basetta o non basetta.

     

    4.-mettere i diorami in una categoria unica ( aerei, carri, a questo punto perché non navi e fantasy)

    renderebbe difficile i giudizi,  un albero e una casa, rimangono tali ovunque collocati, ma capire se è invecchiato meglio un Tigre o un F 104 mi sembra complicato a meno che illivello delle opere non sia significativamente diverso.

     

    5.-Purtroppo  in molti concorsi non vi è un sufficiente numero di diorami,  per cui si va alla caloria unica, ma è una scelta obbligata.

     

    6.-E’ un peccato che a Thiene tanti modellisti abbiano iscritto dei modelli ben ambientati nella categoria aerei,  credo ci sarebbero stati i numeri per rendere molto interessante la competizione nella categoria dei diorami aeronautici.

     

    7.-MA QUANTO STO SCRIVENDO ? CI SARA QUALCUNO CHE RIUSCIRA’  LEGGERE TUTTO SENZA ADDORMENTARSI ?

     

    Ciao a tutti,

     

    Roberto.

  • modificato giugno 2011
    Ciao Roberto, e benvenuto anche da parte mia.
    Sono d'accordo su tutta la linea, ma una cosa provo a chiederti, partendo comunque dall'idea che cio' che facciamo e' solo un divertimento.
    Per me, fare un diorama o scenetta che sia, con un aereo abbattuto, un paio di mezzi e dei figurini sarebbe un impegno oltremodo insolito, ed infatti non ho mai affrontato raffigurazioni cosi' complesse.
    Ma proprio poiche' si tratta di un soggetto elaborato e complesso, perche' non scegliere di raffigurare una scena realmente accaduta, invece che una situazione di fantasia (per quanto verosimile)?
    Io non sarei capace di spendere tempo ed energie per una raffigurazione semplicemente ipotetica, ma forse e' solo un mio limite personale.
    M'interessa conoscere la tua opinione avendo apprezzato quanto possibile attraverso le immagini del tuo indubbio talento.

    Luca
    LIN

  • tenendo presente che la questione differenziare Diorami aeronautici sì o no non è legata alla mostra di Thiene, che è solo il pretesto per discuterne ...

    Nella categoria Aerei giudico l'aereo ... l'ambientazione, pur bella, non entra in gioco ( in teoria, visto che l'ambientazione poi mi permette e spesso giustifica  meglio certe scelte rappresentative ), nella categoria diorami giudico la scena, la storia e il modo con cui si è scelto di raccontarla, anche volendo a costo di qualche licenza poetica . Se dunque nella categoria diorami è la storia , il racconto che dovrebbe catturare il massimo dell'attenzione , che l'attore sia un aereo o un carro o un mezzo civile o navale, dovrebbe avere una importanza relativa, perchè è la scena che giudico, non uno degli elementi o degli attori ... in sostanza trattandosi di un film il premio è alla regia, non all'attore protagonista ( sperando che il paragone sia compreso ). Infatti, guarda caso proprio alla mostra di Thiene erano presenti alcuni diorami dove la scena presentava sia mezzi che aerei, oltre ai figurini. Ora, per coerenza, quei pezzi avrebbero dovuto partecipare in una categoria ancora diversa: non diorami mezzi, non diorami aeronautici, ma diorami terra-aria ?

    Se un domani dovessi decidere per le categorie di un concorso la categoria Diorami dovrebbe raccogliere tutti quei pezzi in cui l'autore abbia voluto narrare una storia, storia che sarà cuore della categoria, questo indipendentemente che  abbia per attori solo carri, aerei e carri, carri e navi, ecc ... metteteci pure le vostre combinazioni.

    Questo anche per marcare la differenza fra un soggetto ottimamente ambientato e un diorama che ha diversi soggetti che raccontano invece una piccola storia.

    E infatti credo che l'errore, forse inconsapevolmente citato da Roberto, stia nelle sue parole el punto 6:

    "mettere i diorami in una categoria unica ( aerei, carri, a questo punto perché non navi e fantasy)

    renderebbe difficile i giudizi,  un albero e una casa, rimangono tali ovunque collocati, ma capire se è invecchiato meglio un Tigre o un F 104 mi sembra complicato a meno che illivello delle opere non sia significativamente diverso."

     

    in un diorama certo guardi la scenografia complessiva, quindi anche il mezzo ( terrestre, aereo, navale che sia  o che siano ), ma dovrebbe essere la storia narrata con i vari elementi a suscitare emozione in modo preminente ... mentre introdurre il problema dei differenti criteri di invecchiamento di carri e aerei significherebbe asserire che non è la qualità della narrazione e le modalità scelte per attuarla ad interessare la giuria, ma bensì il singolo pezzo, praticamente come giudicare un diorama con i criteri delle categorie Aerei/Mezzi/Civili/ecc... secondo me c'è un equivoco di fondo ... poi fate pure come volete partorendo pure altre 1000 categorie iperspecializzate o iscrivendo i vari pezzi a seconda della concorrenza o convenienza ... tanto è tutto per gioco, un gioco per altro dove  le regole cambiano in continuazione senza che vi siano danni effettivi per nessuno ( salvo alcuni oggi in ogni caso facilmene individuabili grazie ad uno specifico coordinamento ... sempre sia lodato ! )  :9 Aloa

     

     

     

     

     

  • Luca,

    Innanzi tutto io faccio quello che mi passa per la testa, se hai visto la mie gallery ho fatto un P 40 Kittihaw in 1/32 partendo da una scatola Revell che ha 40 anni ( 250 ore di lavoro), ricostruendo praticamente tutto, e mi sono divertito a fare l' SLC ed il barchino Italeri, costruiti in un pomeriggio, quindi il mio consiglio è fai quello che ti va di fare, sicuramente i risultati saranno migliori, che non sforzandoti di trovare un soggetto che ti imponi di fare perche........

    Certo che riprodurre quanto visibile in una foto è il massimo, però non è facile trovare un soggetto che ti interessa, che sia bello e curioso e soprattuttoche sia riproducibile, la difficoltà più grandi che vedo io sono:

    .-Le pose dei figurini, se vuoi riprodurre una foto, non c'è ninete da fare, devono essere quelle, fare un "quasi quello" non mi convincerebbe, meglio lavorar di fantasia, a meno che decidi di riprodurre una scena senza figurini, ma raccontare " una storia" penso sarebbe difficile.

    .-La disposizione dei mezzi, a volte sono troppo distanti tra loro, per me non ha senso riprodurre ampi spazi se non si è in grado di riempirli con vegetazione o altro, ma le ore di lavoro e le dimensioni diventano imegnative.Io personalmente preferisco fare due tre soggetti l' anno, magari non super dettagliati, ma non ho nessuna voglia di impegnarmi in progetti da 2 anni l' uno, per cui diorama è bello, ma perquanto mi riguarda deve essere contenuto. Ovviamente tanto di cappello a coloroi quali riescono a fare opere quali il ME 262 in 1/32 in mezzo alla pineta con tre o quattro mezzi, o i due sommergibili in bacino, wip visto a Thiene. (In due anni ho visto un po di figurini in piu e 20cm di scafo di un U-Boot IX credo), complimentissimi all' autore, ma se vuoi fare lo stesso, quelli sono i tempi, sicuramente quando finito farà un bel po' di Best in show, sta a te decidere in cosa vuoi impegnar

    Ciao Robeto.

     

     

  • Giusta la precisazione di Gioca riguardo Thiene, vale anche per me, solo un esmpio, il più recente e uno di quelli con le varie categorie ben popolate, ma sono discorsiche intendo validi in generale.

    Poi devo ammettere anche che Gioca ha ragione sul fatto, che io ho trascurato "la storia da raccontare" che senz' altro,come dice lui deve essere elemento fondamentale in un diorama, però non si può trascurare l' esecuzione, non solo dei modelli,ma anche di quanto fa da contorno. E qui diventa veramente difficile sia classificare l' opera, sia giudicarla, siamo in presenza di tre elementi, i/il modello/ figurini, la storia raccontata,  il contorno.

    Se dovessi giudicare il mio FW 190, tanto per criticare qualche cosa che conosco bene direi che:

    Modello

    è di effetto, forse la colorazione è un po' pesante così come l'invecchiamento, secondo gli standard attuali ( però è il mio marchio di fabbrica,a me piace così ) ho puntato molto sulla pittura meno sul super dettaglio, flap fotoincisi e ruote migliori avrebbero senz' altro giovato. Avendo pitturato tutte le insegne con mascherine autocostruite, una nota di merito sono le walk aroud sull'ala, una nota di demerito sono gli Chevron di comandante di gruppo, se li guardate bene non sono rispettati tutti i parallelismi Uno dei tanti bei modelli che  si vedono in giro ( spero che il mio non sia solo ottimismo)

    Diorama

    ordinaria amministrazione, nulla che valga la pena commentare dal punto di vista costruttivo/pittorico. Anche la disposizione è ordinaria, il classico aereo davanti alla porta dell' Hangar, nulla di nuovo.

    Storia

    credo nessuna, un pilota che allenta la tensione leggendo una rivista davanti al suo aereo mentre un meccanico ha finito il rifornimento dell' olio, gia visto mille molte, la solita frittata.

    Adesso lancerò una provocazione, guardate il famoso B-26 di Andrea Vignocchi.

    direi che i due commenti inerenti Diorama e Storia potrebbero calzare, cassico aereo in manutenzione su basetta relativamente semplice, io personalmente una storia non la vedo. Dove si vede la differenza abissale è nell' esecuzione dei pezzi, la moto,la jeep, gli accessori, e infine l' aereo stesso, sono dei capolavori distanti anni luce da quanto riesco a fare io lavorando oltretutto in una scala molto più piccola.

    Conclusione, si a valutare la storia come uno degli elementi principali, ma se fosse solo quella, credo che la categoria diorami aeronautici sparirebbe o quasi,

    con quella "terrestre" ridotta di molto, credo che una delle poche storie in quel campo ( ma non me intendo molto) l' abbia raccontata Fabio Marini con la donna e il bambino disperati per la morte del marito di leì, o quell' autore di cui sfortunatamente non ricordo il nome, che ha fatto un piccolo diorama in cui un bambino negava la benzina a un Tedesco sul Kettenkrad.

    Originali il diorama con i bersaglieri mitragliati sul camion, drammatica la scena degli Italiani durante la ritirata di Russia (quella con i lupi per intenderci), e la scenetta dei tederchi che saccheggiavano la tomba Egizia? in Africa.

    Sicuramente mene sarò dimenticate di belle, ma c' erano veramente tanti modelli.

    Ciao e grazie tutti.

    P.S. Domenica sarò al concorso di Trieste, prevalentemente per figurinisti, ma essendo vicino a Udine, per rapporti di buon vicinato ci vado lo stesso. Qua siamo un po' ai confini del mondo, ma se qualche forumista dovesse venire, fatemelo sapere, potrmmo continuare l' effervescente conversazione davanti ad una pizza.

     

     

     

     

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