Commenti

  • Il problema della Hornby è che sono una Public Company. E come sappiamo bene in italia queste aziende pubbliche rischiano di diventare dei carrozzoni.

    A riguardo, mi è capitato un anno e mezzo fa di acquistare una serie di colori acrilici della Humbrol per provarli.
    Ebbene è stata una odissea che ha messo a dura prova anche la filiale italiana della Hornby. Sembrava di vedere il ministero delle complicazioni semplici, insomma la casa madre inglese in pratica non voleva vendere i colori.
    Io non li potevo acquistare ne su internet ne direttamente nello shop on-line inglese, ma solo tramite la filiale italiana. Poi quelli italiani prima mi hanno dirottato verso i negozi (che non volevano ordinare i prodotti), poi dopo svariate e-mail girate anche in Inghilterra mi hanno mandato una decina di colori poi ed i rimanenti mi hanno detto che era impossibile averli, il tutto nello spazio di circa 3 mesi.
    Alla prova dei fatti i colori sono vinilici buoni a pennello, ma ad aerografo (con il loro diluente specifico) alcuni sono decenti, altri sono inutilizzabili. Ho letto che nello specifico gli Humbrol ritorneranno a produrli in Inghilterra e non stento a credere i motivi.
  • Public company significa che è una società quotata in borsa, non che è un'azienda pubblica
  • Sì, non centra niente la partecipata o il pubblico.
    Piuttosto è da sperare che il settore plastica non subisca tagli, ridimensionamenti o altro, o finisca a dispetto dei buoni o ottimi risultati per subire le sorti nefaste di altri settori. Una cosa simile mi pare sia capitata alla Revell/Monogram negli USA, dove il settore modellismo non era in crisi, ma il colosso giocattoli di cui faceva parte era in crisi per cui quando poi tutto il gruppone fu venduto per fare cassa, fu venduto ad un gruppo che non era così itneressato allo statico e così per anni non abbiamo avuto novità ... questo accadeva una decina e forse più di anni fa , quando Monogram spariva del tutto come nome, Revell era divisa fra una company USA e una tedesca, che invece sta iniziando a lavorare alla grande ( poi negli anni si sono avuti rimescolamenti multipli, per cui ora Revell è tutta americana, anche nella parte tedesca ! ) ... che giri, però sono giri che influiscono non poco sulle scelte, per esempio quest'anno Revell ha tanta roba in 32 e credo che in questa scelta molto sia dipeso dal fatto di poter sfruttare un mercato USA che sicuramente chiede a gran voce un F18E/F in scala americana, XL !
    :-9
  • Da quel che ho sentito e ho capito i problemi di Hornby sono legati a una serie di cambiamenti fatti nell'ultimo paio d'anni, sia in patria che come fornitori. Questi hanno portato tutti i loro marchi a soffrire in quanto a capacità di evadere gli ordini e a problemi con i distributori. Si portano anche ancora dietro le perdite dovute alla linea di prodotti legati alle olimpiadi che sono costati cari come licenze e hanno venduto poco o nulla. Decisioni quindi soprattutto gestionali e di marketing che stanno avendo un effetto negativo al di là della qualità del prodotto
  • Sono sempre problemi che non hanno a che fare con la qualità, a volte ne fanno però le spese marchi del gruppo che comunque vanno bene, purtroppo.
    In ogni caso mi pare di capire che le cose potrebbero migliorare, anche se le aspettative di questi ultimi mesi sono state deludenti rispetto a quanto si aspettavano ... certo però che un B17 venderà sicuramente di più che non un Whittley o anche uno GNAT (l'avevo detto io !  :-9 ), insomma, quest'anno hanno dei pezzi da 90 sui quali puntare ! il marchio Airfix farà la sua parte per recuperare qualcosa di più di sicuro !  
    :-D
  • Sicuramente questi problemi finanziari si potranno ripercuotere sui marchi. Per dirne una, i soldi disponibili alla ricerca e sviluppo per nuovi prodotti potrebbero essere ridotti, quindi meno kit nuovi nei prossimi anni.
    Riguardo al calo delle vendite, come dicevo hanno avuto grossi problemi di disponibilità di pezzi per questioni legate ai loro fornitori, niente pezzi consegnati niente soldi dai distributori. Inoltre hanno deciso di chiudere le relazioni commerciali con le aziende che vendono solo online per concentrare tutto sulla loro piattaforma, cosa che ha significato meno vendite immediatamente che non sono ancora state compensate dalla loro vendita diretta. Purtroppo il loro sistema di vendita online non è pensato minimamente per chi vive fuori dalla Gran Bretagna e caricano dei costi di spedizione assurdamente alti sugli ordini dall'estero. Sono scelte anche queste, a parere mio sbagliate e che hanno avuto un impatto sulle vendite. Finchè non risolvono questi problemi anche se si mettono a fare il modello del soggetto più richiesto del mondo non ne usciranno
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