per tutti... se siete su faccialibro seguite il viaggio di Andre' Pantarotto in casa TAMIYA

Lo so, il paragone con il pastificio e' improponibile.

Il post e' del 16 aprile da non confondere con altri post simili, per cui nella Mission Impossible di questo modellista ampio reportage sull azienda con inedite foto dei primissimi kit della casa di Shizuoka, bellissimi i primi giocattoli che i fortunati bambini giapponesi potevano maneggiare...

Buona visione

Commenti

  • ho visto la pagina di Pantarotto,
    a me sono interessate le foto dei negozi giapponesi con in cestini porta acquisti come al supermercato normale
    il segno che c'è davvero uno spirito diverso dal nostro tipo di modellismo

  • Si, la possibilità di fare la spesa quotidiana al cash and carry modellistico è' segno di evoluzione sociale.
    Tuttavia noto che le pose del modellista orientale mentre sceglie le sue vittime ( scatole) sono identiche alle nostre europee...
    A questo punto mi chiedo viste le dimensioni delle loro case come sono messi a cantinole, dove solitamente si occultano i kit ...
  • Bhè, siccome i kit Tamiya sono ben ingegnerizzati si montano e si verniciarono velocemente, senza troppe fisime.
    Così si riducono i magazzini. Poi il "Just in time" lo hanno inventato loro!
  • Credo che il paragone con quasi tutte le case modellistiche sia improbabile. Tamiya è una superpotenza e la maggior parte degli altri sono delle briciole
  • Tamiya è una potenza non a caso! Ottimi prodotti ad un prezzo che può sembrare a volte alto (su certi accessori), ma li vale tutti. Altro che cinesi, furbetti e pure ormai esosi.
  • miki68 ha detto:

    Tamiya è una potenza non a caso! Ottimi prodotti ad un prezzo che può sembrare a volte alto (su certi accessori), ma li vale tutti. Altro che cinesi, furbetti e pure ormai esosi.

    Sicuramente, come qualità il nome Tamiya è comunque una garanzia. Non dimentichiamo però che la maggior parte del loro successo economico è dovuto a prodotti che con il nostro modellismo non hanno nulla a che fare come le auto radiocomandate e le mini 4WD. Sono queste oggi che portano il grosso del denaro in casa Tamiya
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