Prezzi e prodotti Cinesi ....

Sappiamo che la produzione si è spostata in Cina e tutte le aziende hanno spostato li la loro produzione (Airfix, Revell, ecc.). Visti i rapporti di crescita del colosso cinese, le aziende di produzione modelli sono nate come funghi (Trumpeter, HobbyBoss, Kittyhawk, ecc.).

La produzione in Cina deve costare molto meno di quella fatta in occidente ed in Giappone. Quindi mi aspetterei che i prodotti relativi costino di meno. Ultimamente però vedo che i produttori cinesi stanno uscendo con prezzi a livello di quelli "tradizionali". Tanto per citare i Jaguar della Kitty Hawk a 50 euro, l'idro Albatross dell'AMI a 100 euro. Prezzi comunque alti rispetto ad esempio ad un Corsair Tamiya in 1/32 (ottimamente ingegnerizzato) a circa 132 euro.
A questo punto parlando con un negoziante mi risponde dicendo che il problema sono i distributori e le aziende modellistiche cinesi che vogliono guadagnare di più e quindi il tutto è molto "pompato" in alto.

A questo punto noi modellisti continuiamo ad essere i soliti polli ? Si prende si porta in cina. Poi escono i cinesi sparano kit a raffica (disegnati al CAD) difficili da montare, poco ingegnerizzati, con moltissime parti e scomposizioni molto discutibili a prezzi elevatissimi. Dove stiamo andando ?

Forse i modellisti sono coloro che acquistano e fanno crescere la pila, più attratti dai tanti pezzi che dalla vera ingegnerizzazione degli stampi e dalla "montabilità" ?

Commenti

  • modificato febbraio 2014
    è il loro classico metodo di "guerra" finanziaria, si buttano sulla produzione di un qualcosa a prezzi stracciati (al punto di rimetterci i primi anni) in modo da annientare la concorrenza ed attuare il monopolio. Una volta raggiunto sparano in alto i prezzi. Hanno fatto così con la ghisa e poi con le terre rare (materie prime senza le quali non costruisci nessun telefonino o televisore che sia..)
    Con il modellismo secondo me non ci sono riusciti al 100%, hanno iniziato a sparare in alto troppo presto...
  • Proporrei una moratoria sull' acquisto di modelli da parte nostra. Almeno 4 anni, tanto le risrve ci consentono un' autonomia ben supeiore alla durata della vita media!

    Anche se conosco più di uno che si suiciderebbe se fosse costretto ad attuarla.
    :-9
  • vada per la moratoria !
    Conosco qualcuno in grado di diventare il nuovo Al Capone, signore incontrastato del Contrabando illegale di modelli in un mondo che ha proibito i modellini cinesi ... normali negozi di giocattoli che sono in realtà la copertura per negozi di modellismo, ricavati nel retro della copertura legale e dove avvengono le più sfrenate orge modellistiche ... nuovi scenari
    Aloaproibizionista
  • non parlavo di proibizionismo, ma di moratoria volontaria da parte nostra, dopo due o tre anni che non si vendono modelli vedi come scendono i prezzi.

    Il rischio è che nel frattempo negozianti, distributori e produttori chiudano.

    Ve lo immaginate un mondo senza produttori di modelli?
    Potrei mettere all' asta il mio B-26 Monogram, senza scatola, con decal ingiallite e farci 2500-3000 euro!
  • non so quanto funzioni la cosa, per esempio io è da tre o quattro anni che non compro modelli di una certa ditta, eppure non ho visto scendere i prezzi dei loro prodotti ! :-9
  • Allora dobbiamo scoprire chi è il sabotatore che compra anche per te!
  • E' un dato di fatto che alcuni produttori cinesi puntino alla fascia alta del mercato e in questo caso ci sta che i loro prodotti possano costare comunque cari: tanti pezzi, magari parti fotoincise, volumi di produzione più limitati, sono tutte cose che contribuiscono ad alzare il prezzo. E comunque se chi compra per dire il Jaguar KH è il tipo di modellista che i 50 € li spende, tutto sommato bene fa chi lo produce a fargli pagare quella cifra.

    Però non tutti i produttori cinesi hanno questo approccio e esistono kit cinesi che sono molto economici.. o meglio sono molto economici in Cina. Hobbyboss per esempio anche sui kit tradizionali (cioè non gli easy) è un marchio piuttosto economico
    Certo che se poi la distribuzione moltiplica il costo per 3 una volta che il kit arriva in Europa ovvio che non sono poi molto competitivi. Paragonandoli con i kit Hasegawa per esempio sono però sempre più bassi.
    In ogni caso dobbiamo sempre considerare che il prezzo è funzione di mille cose, non necessariamente solo del costo di produzione. Non conoscendo tutti gli altri aspetti per ogni singolo produttore, è difficile comprendere dove la riduzione del costo di produzione incida e dove no.
  • in ogni caso il problema costi dei cinesi è chiaramente tutto dovuto alla distribuzione.
    In Cina te li tirano dietro i Trumpeter, anche se parametrati ai loro costi i kit sono comunque qualche cosa di non così economico, ma con uno stipendio occidentale entrando in un negozio cinese puoi stracomprare tutta la cineseria varia a prezzi anche del 75% in meno rispetto ai nostri. Costano meno pure in alcuni paesi dell'Est !
    Poi occorre fare un discorso diverso per marchi come la KittyHawk, che è made in China ma i cui capitali sembra siano anche occidentali ... a quel punto si spiega il tenore dei prezzi. C'è un socio occidentale che deve guadagnarci da occidentale e subito, infatti non so quanti Kittyhawk si trovino nei negoi cinesi, non credo molti, anzi, probabile magari nessuno e comunque a prezzi elevati. Certo paiono finiti i tempi delle invasioni di kit a pochi soldi, quelle che abbiamo pure piacevolmente subito ai primissimi tempi della Academy prima e della hobbycraft poi, però erano pure kit che costavano poco perchè valevano poco, scopiazzature per lo più di altri marchi ( Academy è pure andata in causa con Hasegawa per queste sue intraprendenze ) ...
    ma il produrre in Cina ha per esempio favorito la rinascita Airfix, che certo non ha kit che costano tanto, anzi, oggi con Revell divide in occidente il trono di marchio fra i più morigerati nei prezzi.
    Aloa
  • Quindi Giovanni, se Airfix e Revell fanno produrre in Cina prezzi morigerati, i Cinesi di Trumpeter, Kittyhawk, ecc. si approfittano alla grande!
    Teniamo presente che quello che sta arrivando dalla Cina non è tutto oro, nel senso che Hobbyboss recentemente ha prodotto stampi nuovi che assomigliamo molto a produzioni nostrane.
    Inoltre (e questo Kittyhawk si sta distinguendo) fanno kit con scomposizioni assurde, per produrre molte varianti, e giustificare certi prezzi

    Non parliamo poi dei dettagli inutili. Tiu faccio un esempio: il Mirage F1 della ESCI prodotto nel 1978 in Giappone dalla Suntak (praticamente un Hasegawa dei tempi) oggi ancora in pista con marchio Italeri si monta che è una meraviglia e ne esce un bel kit con un set d'interni.
    Lo stampo Kittyhawk è un disastro, scomposizione della fusoliera in quattro parti, difficoltà ad allineare i pezzi e poi tutti vani aperti (aerofreni, portelli carrello, motore in vista), quando a terra questi Mirage hanno tutto chiuso!
  • Che devo dire, questa moda del pannello aperto ad ogni costo è probabilmente fatta per soddisfare il mercato che per i cinesi di Trumpeter & Co è quello di riferimento, quello che garantisce loro il massimo rendimento, ovvero quello USA. Monogram al tempo era quella che sempre o quasi forniva il pannelletto aperto, i cinesi ci hanno dato dentro alla grande probabilmente ispirandosi a questi kit ammmmerikani. KittyHwak segue perchè ha negli USA IL mercato ... e ovviamente questo fatto lo paghi considerando che ancora la qualità di fit di questi kit non è giapponese .
    Ma se hanno successo, che possiamo farci noi ?
    Personalmente non amo affatto tutti i pannellini aperti, anzi, e questo in qualsiasi scala sia il kit. Meglio un bell'interno curato, le superfici mobili utili posizionabili, ma i vani avionica e compagnia se li apra che è interessato al dettaglio , complicano le cose e aumentano i costi degli stampi inutilmente, anche perchè per la maggior parte delle volte il dettaglio del vano della scatola è meglio sostituirlo con cose meglio dettagliate in resina o comunque è da rivedere, ecc ... idem per i vani arma e compagnia.

    Si fa un gran parlare in negativo del costo del 104 Italeri, giudicato eccessivo per la qualità espressa da quel kit: non era meglio evitare inutili fotoincisioni grossolane, tenere i vani ben chiusi e investire in un miglior trattamento superficiale ... poi avrebbero potuto fare un set di dettaglio in resina o come preferissero per gli appassionati del dettaglio estremo e del vano aperto a tutti i costi ... il kit sarebbe costato la metà e avrebbe venduto il doppio, ovvero alla fine sarebbero comunque tornati in pari ...

    Comunque se vediamo quanta strada hanno fatto i cinesi in un decennio, diamogli altri 10 anni e faranno cose favolose ... e magari a costi che inizieranno a scendere, pensiamo ottimisticamente !

    Io per ora compro Eduard, Revell, Special Hobby, RS, Zvezda ... Trumpeter continua a seguire temi e scale che poco mi prendono e dunque mi va bene che facciano pratica con kit che altri comprano e di cui altri si lamentano, io mi salvo per ora !
    Aloa
  • Non è detto che Trumpeter e compagnia e ne approfittino !
    Innanzitutto distinguiamo tra Trumpeter/Hobbyboss e case come KittyHawk o GWH.... i primi sono produttori "di massa" che hanno modelli economici e modelli meno economici. I loro modelli in Cina si trovano a prezzi molto bassi, per dire avevo saputo del Vigilante Trumpeter 1/72 che veniva meno di 10 €, poi in occidente arrivano ad altri prezzi. Evidentemente all'interno della catena di distribuzione ognuno ci fa un tot di cresta. Se però io andassi a comprare in un negozio di Pechino, è probabilissimo che il kit Airfix o Revell finirebbe a costare più dell'equivalente Trumpeter.
    Produttori come Kitty Hawk non sono produttori che si rivolgono a un mercato di massa ma affrontano soggetti più "mirati" per i quali non è detto che i volumi di vendita saranno gli stessi di chi fa lo Spitfire in 1/72 a 7 €. Con volumi più bassi i costi della singola scatola salgono perché l'investimento iniziale si divide su un numero minore di pezzi. Aggiungi che questi kit hanno un numero di pezzi di solito molto elevato, spesso qualche pezzetto fotoinciso e diventa chiaro come il prezzo non potrà essere basso.

    Riguardo alla qualità, sicuramente i cinesi ne hanno ancora da imparare, anche se pure qui qualcuno è più bravo di altri. Quella di avere tutti i pannelli aperti è un scelta dettata da questioni di marketing alla fine: questi han visto le mostre dove i modellisti "esperti" portano aerei con tutto aperto e hanno deciso di dare allo stesso tipo di modellista questa possibilità gia da scatola. Forse è una scelta sbagliata, ma in questo caso lo impareranno rapidamente.

    Parlando di Airfix e Revell, c'è una cosa di dire: Revell non produce in Cina ma in Polonia mentre fa fare gli stampi un po' ovunque. Chiaro che anche in Polonia la manodopera costa poco, ma uno dei motivi per cui Revell riesce a tenere i prezzi bassi è dato dal tipo di distribuzione che hanno, quindi se anche i Polacchi sono più cari dei cinesi, questo è un fattore secondario. Appunto, ce ne sono tanti di fattori che vanno a determinare il prezzo finale di qualunque prodotto
  • E' chiaro che anche i cinesi devono vedere i tempi di ritorno.

    Per quanto riguarda le superfici del F-104 in 1/32 della Italeri, il problema è legato al tipo di macchine per elettroerosione che utilizzano. Visto con i miei occhi, le loro macchine hanno 20 sulle spalle. Non l'ultima tecnologia disponibile. Tieni presente che i giapponesi della Tamiya creano uno stampo ben ingegnerizzato (es. il Solo Bf.109E, non tutta la famiglia), utilizzando macchine CNC ed elettroerosioni dell'ultima generazione, macchine CNC laser e rifiniture a mano. Certo anche Tamiya fa fare tutto nelle Filippine, ma la tecnologia e l'ingegnerizzazione è superiore a quella nostrana. Comunque il problema nella nostra ditta nostrana è solamente economica. Certe tecnologie costano troppo e questo non lo dico io, me lo hanno detto loro!
  • Costano sempre troppo se non guadagni abbastanza !!! O se preferisci non riinvestire perchè non credi possa servire a incrementare il tuo fatturato e ti va benissimo così ... si faranno mangiare i tortellini in testa pure da una AZ se si continua così ! :-9
    Aloa
  • D'altra parte l'acquisto di macchinari nuovi è un investimento per il futuro, senza di questi non si può sperare di restare competitivi. Vero anche che per un'azienda italiana oggi fare qualunque investimento non è facile e che noi abbiamo dei pesi da tirarci dietro che altri paesi non hanno.
    Altri concorrenti hanno risolto il tutto in modo molto più rapido, ad esempio Airfix: la nuova proprietà è arrivata, ha venduto tutto compreso il capannone, ha lasciato tutti i dipendenti a casa e adesso in UK ha 4 persone e tutto il resto si fa in Cina o in India. Altro che reinvestire in macchinari... e se i costi salgono troppo si manda il fornitore a quel paese e se ne cerca uno più economico.
    Che è la stessa cosa ha fatto molto tempo fa la Revell USA, chiusi i gloriosi stabilimenti Revell e Monogram, lasciati a casa i dipendenti e portati gli stampi in cina.
  • Del resto è pure vero che la competitività in qualità nel settore dei modelli potrebbe pure essere un fattore non così importante. Se vendono e vengono riproposti ancora i kit di oltre 30 anni fa, pure 35, che comunque il mercato digerisce, significa che alla fine potrei tirare comunque avanti fino alla fine dei miei giorni con quanto ho a disposizione in casa, forte della mia distribuzione ... e chi se ne frega se non ho la stessa qualità Tamiya o Eduard o di altri marchi che aggiornano le loro tecnologie, io comunque vendo le mie cose e ho il mio guadagno in ogni caso, discorso che fila e che ho idea sia quello che permette a certo marchio di vivere in bellezza oggi come domani.
    Aloa
  • D'altra parte pure il marchio Lindberg esiste ancora e propone in pieno 2014 kit che viaggiano tutti sui 50 anni e passa...
  • esiste per modo di dire ... perchè la commercializzazione è piuttosto zoppicante !
    Ne so qualche cosa avendo tentato di reperire delle news di due anni fa che nonostante fossero annunciate non sono mai uscite ... e non è che dovessero fare lo stampo, solo stampare ... eppure.
    Ma il concetto è proprio quello ... Eastern Express è da oltre un decennio che all'Est vive, ristampando Frog e altre poche cosette: mai fatto uno stampo, solo distribuito e fatto stampare cose già esistenti. E del resto Airfix cosa faceva prima della rinascita ?
    Ristampava e ristampava pure anticaglie, e continuava comunque a vendere. Heller non diversamente ... e ancora oggi il rilancio lo sta affrontando con un catalogo dove il kit più recente negli aerei ha almeno 20/25 anni ... si capisce pure che il rilancio sia assai difficoltoso con queste anticaglie, ma se fosse un marchio mai fallito, che ha sempre mantenuto una sua distribuzione, le cose sarebbero molto più facili e diverse ...
    Aloa
  • La commercializzazione di Lindberg è zoppicante o forse pure i in Europa ma da quel che mi han detto in USA i loro prodotti si trovano ovunque
  • neppure in USA, visto che ho richiesto in USA cose che mai sono state disponibili pur essendo presenti in catalogo !!! Garantito.
  • Strano, hai provato su posti tipo amazon ? Se non sbaglio avevano diversi kit Lindberg
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