Il nuovo P-80 HB, il kit definitivo...

modificato agosto 2013 in Torre (annunci)
http://s362974870.onlinehome.us/forums/air/index.php?showtopic=265916

su hyperscale ha sollevato vespai ancora più curiosi, addirittura modellisti che se la prendono con i jappi di Hlj (??) se i cinesi hanno sfornato una bufala degna del loro nome...
http://www.network54.com/Forum/149674/message/1372535311/Hobby+Boss+F-80+letter+to+HJL-
Dico ma come fai a comprare un hb a scatola chiusa, anzi 2 su un colpo, sai che è come la roulette 1 volta su 10 ti va da lusso e le altre volte sono delle ciofeche ... ne compri addirittura 2 e poi vai a lagnarti da hlj? E' come comprare i tortellini rana al centro commerciale e poi tornare indietro dicendo che lo spinacio ci stava meglio con la ricotta di bufala...io qua non torno annullate la mia card...
sfolgiando il post su hyper interessanti le foto comparative con il monogram, soldi risparmiati in ogni caso...

Commenti

  • HA! HA! HA! Che pirla! E poi si incazza di brutto con hlj !! :-P
  • Mah, c'è gente strana in giro....
    Certo che ancora una volta Hobbyboss ha ciccato un kit
  • in realtà si tratta di forme di sciopero dei progettisti cinesi.
    Vengono sottopagati e le loro richieste di aumento non vengono ascoltate. Così loro fanno il lavoro però con una qualità che dal punto di vista storico è scadente, perchè comunque nessuno poi può controllare la cosa o accusarli di non aver fatto bene il kit, perchè come giocattolo è perfetto ... dai e dai HB e T perdono via via clienti per cui fra circa 100 anni avranno problemi. 100 anni però !
    Aloa
  • una forma di sciopero diffusissima in tutto il mondo purtroppo... ammettiamolo, i nuovi modelli sono molto spesso più cannati di quelli vecchi. magari meglio dettagliati, ma se sono opere di fantasia..

    Vabbé. [-(
  • credo non lo siano più dei vecchi, certo considerando l'epoca in cui viviamo ci stupiamo maggiormente di certi errori.
    In realtà è tutta colpa delle informazioni semprep maggiori che oggi sono a disposizione dei modellisti come dei masteristi, un tempo probabilmente chi realizzava il kit aveva più informazioni di chi lo comprava che mettiamo pure si accontentava di molto meno.
    Così tante cose manco le si andava a controllare, bastava assomigliasse a ... oggi invece il kit non può solo assomigliare, deve "essere" e anche i modellisti possono verificare se questa essenza sia colta o meno, perchè hanno dati in mano piuttosto precisi, magari a volte pure più precisi di quelli utilizzati dai masteristi e realizzatori dello stampo ... addirittura oggi il modellista critica addirittura i disegni in scala ... "el se più acurà questo de queo", ecc ... una volta un Airfix in busta, un Frog, ecc ... assomigliavano , la lunghezza complessiva era giusta ... via di olio di gomito per vedere cosa poteva uscire, e con un bagaglio informativo un centesimo di quello che oggi ha pure un modellista medio ma che al tempo era a disposizione di pochi.
    E così ... tutto si complica, in realtà più che complicarsi, si complica per chi fa giocattoli, chi fa modelli oggi li fa meno cannati e molto più dettagliati.
    Aloa
  • modificato agosto 2013
    Alla fine dipende sempre da chi fa il lavoro, oggi come ieri.
    Ieri c'erano quelli che avevano standard anche di precisione delle forme più elevati di altri e oggi ci sono quelli che hanno standard più elevati di altri.
    Questo hobbyboss si va a confrontare con un prodotto magari vecchio di decenni ma disegnato da un certo Bill Koster, un nome che è una garanzia di un approccio al prodotto che ancora oggi pochi possono eguagliare e che sicuramente non è lo stesso usato dai cinesi di HB o Trumpeter. Altri cinesi sembrano lavorare con un approccio diverso, ma si pongono anche un target di mercato più in alto di HB. Cosa che contrasta col target di Monogram all'epoca: modelli come il loro P-80 venivano venduti nei negozi di giocattoli a pochi dollari, non proposti a prezzi elevati a modellisti particolarmente esigenti
  • modificato agosto 2013
    Ma la differenza direi che è nel modellista che oggi ha molto più facilmente accesso a quelle informazioni che possono fargli dire: qua è cannato questo e quello, ecc ... un tempo non era affatto così. Dovevi comprare le riviste, sperare che qualcuno avesse fatto un articolo con disegniaccurati, che poi andavano confrontati con le immagini ... oggi è un giochino più facile verificare in casa, senza uno straccio di rivista, se quel pannello c'è o non c'è ... ( non proprio un giochino, anzi, però rispetto al passato tante cose le puoi verificare veramente in tempi e con una accuratezza maggiore ).
    Ma li ricordiamo i profili che un tempo pubblicavano su tutte le riviste con gran soddisfazione di tutit i lettori ?
    Per non dire degli stessi disegni, delle stesse immagini dei modelli in bianco e nero ... oggi il contenuto grafico di tante riviste illustri del passato sarebbe ritenuto non pubblicabile, un tempo era goduria per tutti !
    Del resto mi ricordo le estasiate recensioni di un Maio su Aerei modellismo quando gli capitava sotto mano un positivo finissimo di un Monogram ... osanna, osanna nel nome del rilievo ... oggi al solo sentire "pannellatura in rilievo" ai più vengono già i crampi allo stomaco !
    Aloa

    Aloa
  • C'erano anche allora i modellisti che avevano accesso a documentazione superiore a quella disponibile alla media. E c'erano anche allora pubblicazioni che facevano notare queste cose, così come oggi ci sono pubblicazioni che non hanno problemi a proporre spazzatura al cui confronto i profili che si pubblicavano una volta sembrano oro.
    Ci sono solo due differenze:
    - internet ha reso possibile accedere alla documentazione a molta più gente... anche se poi non è detto che tutta questa massa di documentazione sia poi usata veramente da molti. La stessa documentazione presente su internet non è poi necessariamente accurata quindi va poi verificata anche questa.
    - all'epoca io ero un modellista molto meno esigente di oggi, quindi anche se era possibile trovare la documentazione, magari ne avrei fatto a meno così come molti modellisti ne fanno a meno oggi. All'epoca non avrei probabilmente fatto caso ai commenti sull'accuratezza delle linee eccetera, oggi lo faccio. Sinceramente a volte penso che sia questa la differenza maggiore....
  • modificato agosto 2013
    non dico che non c'era, dico che l'accessibilità era molto più limitata per cui che il kit Airtalergramell facesse pena lo sapevano in quattro che magari se iscritti a qualche associazione l'avevano spiegato ad altri dieci ... oggi invece lo sanno in 1000 nel giro di una settimana !
    Sulle pubblicazioni poi sinceramente dissento. Al tempo pure le più toste su certe cose sorvolavano all grande, non a caso un positivo faceva la sua porca figura e del negativo non sentivi parlare affatto come oggi.
    Vorrei vedere se tanti ori delle mostre anni 70/80 oggi li guardereste ad una mostra o con un sorriso passereste oltre ... vorrei vedere.
    Certo poi pure negli anni 70 si sono viste autocostruzioni da urlo, ma la media anche dei vari kit da podio non era quella attuale. E questo è piuttosto indicativo del fatto che un tempo si pretendeva molto meno ... ma del resto negli anni 60 la 500 era una macchinetta cui tutti aspiravano, oggi una macchinetta con quella caratteristiche e quella spartanità non la piglierebbe nessuno ( magari io, ma non faccio testo ! infatti prendo ancora un F4B4 Monogram del 65 e con gran soddisfazione :-D ).
    Aloa
  • per ritornare in tema, la sfiga con queste cineserie è che poi te le clonano in altre scale ma con le medesime cialtronate e manchevolezze della prima scatola uscita, questo pure dopo anni, quando le magagne sono note e non gli costerebbe nulla rifare lo stampo in toto ! ( buona quest'ultima ! :-9 )

    Aloa
  • Sono d'accordo che la qualità dei kit di oggi per cose come dettaglio superficiale, interni e altro sia qualcosa di impensabile per gli anni '80. Anche se non dobbiamo dimenticare che kit con pannellature in negativo di qualità esistevano già da anni specialmente in Giappone. Il positivo però era "di moda", così come anni prima erano di moda i rivetti in rilievo e se un kit non li aveva era considerato poco curato... ma gia nei primi anni '80 uscivano i volumetti della Detail & Scale che andavano a guardare le linee dei vari kit sul mercato e 10 anni prima c'erano articoli su varie riviste inglesi dove spiegavano come correggere i pesanti errori di linee dei vari Battle e Defiant Airfix o del Sea Vixen della Frog. Che poi queste riviste da noi non arrivassero o arrivassero solo tra le mani di pochi appassionati più facoltosi è un altro discorso.
    Oggi l'appassionato può con un click del mouse venire a conoscenza di molte più cose, ma chi si limita a leggere riviste non è detto che riesca a sapere se un kit è accurato o meno: su Airfix Magazine negli anni '70 c'erano articoli su come correggere i difetti di un kit, su una nota rivista Britannica di oggi l'editore ha detto chiaramente che eventuali difetti nelle linee non saranno mai discussi in nessuna delle loro recensioni....
  • prossima moda? io dico "stressed skin".. (malodicodaanni... [-( )
  • secondo me dobbiamo prima passare per la pannellatura sovrapposta e il progressivo abbandono del tutto inciso. Però temo che la superficialità cinese unita alla enorme prolificità, rallenterà parecchio la cosa ... ma in quel dell'Est Europa ... :-D

    Aloa
  • La prossima moda mi sembra sia gia arrivata: rivetti in negativo ovunque! Hanno cominciato i cinesi in modo un po' grossolano, poi ci si sono messi in Giappone e ora Eduard ne ha aggiunti in abbondanza sul loro ultimo Spitfire.
    Per quel che mi riguarda mi piacerebbe che semplicemente si cercasse di seguire quello che c'è sull'aereo vero: rivetti se sono molto visibili, negativo e positivo dove servono, pannelli sovrapposti se ci sono veramente e anche i cari vecchi bulloni da carro dove ci siano (come in certi elicotteri). Poi chiaro che le limitazioni produttive fanno si che alcune soluzioni siano più semplici ed economiche di altre.
  • Ecco, bedi, è sbagliato, il rivetto non dovrebbe essere in negativo ! :-D
    Aloaprecisioneprimaditutto
  • modificato agosto 2013
    ammetto di non essere obiettivo quando si tratta di Eduard (per me meglio anche di Tamiya..), ma il dettaglio superficiale dello Spit è spettacolare! Non solo, anche l'Hellcat presenta un dettaglio pazzesco, con piastre sovrapposte sul gobbone. e non parliamo dell'effetto tela dei caccia della prima guerra in 1/72. sullo Spad ci sono anche le cuciture. in scala...

    :-O
  • la verità è che le nostre vernici non stanno al passo con la finezza del dettaglio delle superfici che vanno a ricoprire.
    Dovrebbero iniziare a produrre vernici extrafini coprenti ma finissime, tanto da permettere al dettaglio superficiale di esistere nonostante la vernice che lo ricopre.
    Aloa
  • milioni di velature con Model Master diluito a morte e lucidato tra una passata e l'altra. Palloso, ma sottilissimo e finisce che perfino il giallo copre il nero.. 8-)
  • modificato agosto 2013
    Uhmm... secondo me, molto umilmente, credo che la "prossima moda" sia l´autocostruzione integrale digitale, almeno per i "bramini" del modellsmo. Penso che l´offerta si differenziera` su due linee: la prima gli "snap on", semplificati, magari precolorati, ma discreti, destinati ad un pubblico giovanile e poco esigente, ma con comunque una qualita´ superiore a quella attuale... anche se non di troppo per via dei costi. Poi la seconda, immateriale: files 3D da stamparsi a casa, di altissima definizione, da realizzare nella scala prescelta... capitera´quindi di vedere velivoli in 1:80 oppure in 1:26, provenienti dallo stesso file sorgente, realizzati con una precisione e una definizione che oggi manco ci sognamo.
  • Personalmente sono molto scettico sulla diffusione dei modelli fatti con stampanti 3D. Quando sono arrivate le stampanti ALPS in tanti hanno decretato la fine delle decals aftermarket predicendo che i modellisti si sarebbero stampati in casa le decals. In realtà solo una minoranza di modellisti ci si è messa e la stragrande maggioranza anche dei modellisti più tosti preferisce comprarsi un set gia bello e pronto. E stampare decals è più semplice di usare una stampante 3D.
    Per quale motivo lo stamparsi addirittura tutto il kit dovrebbe avere più successo come approccio ? Siamo sicuri che i modellisti si metteranno a sbattersi per imparare a usare certe apparecchiature ? Si metteranno veramente a provare tutti i settaggi e i materiali prima di usare la stampantina 3D?
    Mi sbaglierò, ma mi sa che finirà come con le decals: alcuni ci proveranno, di questi alcuni molleranno dopo essersi rotti le palle di star dietro a risultati variabili, altri insisteranno e magari ne faranno un piccolo business.
  • Personalmente non penso che ci saranno molti kit per stampanti in 3D, ed ancora meno persone che si metteranno a disegnarle.

    Come il P-80B hoobyboss insegna è veramente difficile azzeccare le forme.

    Quello che invece probabilmente userà le stampanti 3D é l'aftermarket, c'è un utente di un altro forum che frequento che modella bombe e serbatoi in cad e poi li stampa, per adesso solo per fare i masters, ma chissà in futuro
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