er pannello me se sta a staccà ...

modificato marzo 2008 in L' Hangar (WIP)
Vi capita imbarcarvi in progetti che volevate semplici e scorrevoli e poi da soli vi incagliate in secche micidiali, magari con scogli affioranti ? A me sempre... ; )
Ieri si accennava al nuovo Eduard, verso una nuova era che vedrà  obsoleta la resa della pannellatura per sola incisione, ora che ormai il positivo è visto come segno di un vintage anni '80 ! Se pure Eduard ci si mette a fare tutti i pannellini sovrapposti... anche se qualche cosa si era già  visto anni e anni fa, in era positivo, guarda un po', e è rimasto in qualche kit Tamiya e Hasegawa...anche se credo il top l'abbiano sperimentato gli ukraini della Amodel con alcune loro recenti realizzazioni ( vedi lo Yak9P, l'SB2, ecc...e in 1/72, non in 1/48 come in genere gli altri ) penso e spero che fra 10, 15 anni i kit saranno proprio tutti ripannellati per sovrapposizione, dove c'è, sia chiaro, con una resa delle superfici assolutamente iperrealistica, dopo tutto guardiamo la differenza fra un Airfix anni 70 e un kit attuale....mica si fermeranno con la tecnica le case no ?
Bhè, aspettando che i tempi siano maturi qualche tempo fa mi sono messo a sperimentare un modo per tirarli fuori sti pannelli, su un kit che era in effetti tutto piatto, per quanto con le sue incisioncine ...trovata abbastanza documentazione per capire come fossero assemblati i pannelli ho provato. Ripassata l'incisione in realtà  piuttosto flebile di suo ho poi scavato con il cutter e angolando la lama mi sono ricavato via via i vari pannelletti....LAVORO DA BESTIA, e infatti il kit ora giace la in attesa che mi ritorni l'ispirazione...; )
Mannaggia ai dumila progetti che si portano avanti in contemporanea
Photobucket

Aloa

Giovanni

Commenti

  • modificato 2:04
    X la serie: "facciamoci del male" vero?
  • modificato 2:04
    giuro che non ho mai chiesto alla mie lei di frustarmi o sculacciarmi forte !

    Però con i kit capitan ste cose, te fai tentà  e poi... er ristagno...; ))))

    Aloa
  • modificato 2:04
    Comunque ti capisco benissimo, anni fa iniziai a migliorare(e come ben sappiamo ce n'è da fare) un '79 dell'Airfix, ora è fermo dentro una scatola di cartone che ormai avrà  fatto le ragnatele.


    Marco
    F-104 4ever
  • modificato 2:04
    Posted By: giocagiuro che non ho mai chiesto alla mie lei di frustarmi o sculacciarmi forte !

    Però con i kit capitan ste cose, te fai tentà  e poi... er ristagno...; ))))

    Aloa
    Verissimo!! Stesso mio problema/difetto :-D

    I kit che parto "incazzato" con autocostruzione, resine o quant'altro....si arenano appena finito lo stimolo.......allora rimetto altra legna sul fuoco e dico, questo da scatola!!! e invece, una limata, una stuccata, una reincisione, un pannellino, due cavetti.......se sopravvivo a questa fase e non cado in uno scazzo terribile prima o poi li finisco :-D
  • modificato 2:04
    Vogliamo tirare su un gruppetto di modelli rigorosamente (quasi) da scatola??? I0 mi impegno a fare L'Hellcat Eduard...
    Sotto a chi tocca!
  • modificato 2:04
    Io ora ho tra le mani un A-10 Academy in 1/72
  • modificato 2:04
    Potremmo lanciare una specie di "group build" :-) 30gg di tempo, qualsiasi modello fatto da scatola
  • modificato 2:04
    va bene, propongo il Fokker DR1 Hasegawa in 1/16..rigorosamente da scatola !
    Aloa

    Giovanni

    PS: è 1/16 poi ? Forse 1/8 ? Bhè, ci siamo capiti dai...non facciamo i pignoli.
  • modificato 2:04
    azz, cosi' mi tagliate fuori, 30gg nn mi bastano. Ho tutto inscatolato nel nuovo garage...da Milano ho portato 38 quintali di roba!
    Vabbe', voi andate avanti...io v raggiungo. Apriamo la categoria "TERAPIA DI GRUPPO MODELLI DA SCATOLA"? Se volete chiedo ad una mia amica psicoterapeuta un consulto aggratis per chi si iscrive...
  • modificato 2:04
    Si si si ottima idea Albert


    Marco
    F-104 4ever
  • modificato marzo 2008
    Credo che uno psicoterapeuta con noi modellisti si fregherebbe le mani dalla felicità 


    Marco
    F-104 4ever
  • modificato 2:04
    se porta la IV per me va benone, che io sul lettino voglio stare fra due cuscini comodi ! ; ))))

    Aloa
  • modificato 2:04
    Nei forum seri finisce senmpre cosi'. Si parte da dei sani modelli e si finisce dalla psicanalista.
    Con du pere pero'. :-W))

    Ciao,
    Rodolfo.
  • modificato 2:04
    spiacente ragazzi...e' 'na pialla, porta la retromarcia come taglia. Tipa affascinante pero'...;)
  • modificato 2:04
    ma con tutta l'esperienza de siliconi che un modellista ha da masticà  vuoi che non si possa porre un rimedio, anzi, du rimedi come ce piace a noi ??

    ; )

    Aloafuoridallafasciaprotetta
  • modificato 2:04
    ...e quello nn c'ha i pannelli, e quelli non so' sovrapposti, e quello e' fatto storto, e la dottoressa non e' carrozzata....ao, ma nn e' che noi modellisti siamo un po' troppo esigenti?
    Prendila con filosofia, come Sofocle che diceva "Quando le candele sono spente tutte le donne sono belle"... :)
  • modificato 2:04
    mi piace di più quella di Lucio su WS con il detto ukraino:
    Non esistono donne brutte, esiste solo quella vodka in meno !

    Aloapubcheservepurevodka
  • modificato 2:04
    Grande!
  • modificato 2:04
    Mah.... Tuto sommato questa storia di diferenziare i pannelli in positivo ed in negativo, sinceramente, la trovo un po' tirata per i capelli. Le lamiere d' alluminio per uso aeronautico arrivano, al massimo, al paio di millimetri di spessore, che in scala 1/48 son gia' poco piu' di 4/100 di millimetro. Ora ditemi voi se per 40 micron bisogna poi darci di matto!!!
  • modificato 2:04
    quasi quasi carteggio e parifico tutto , che dite ?! ; )))))
    Aloa
  • modificato 2:04
    Ecco, adesso esageri nell' altro senso! :)))))


    Insomma decidiamoci: nella realta', a parte forse qualche corazzatura aggiuntiva o alcuni aerei russi di fattura molto grezza, si parla in effetti di pochi, pochissimi millimetri.

    Le incisioni in negativo sono una concessione alle tecniche di stampaggio e consentono la creazione di stacchi cromatici, comunque inesistenti o quasi. Il voler a tutti i costi evidenziare la sovrapposizione delle lamiere, oltre ad essere un gran bell' esercizio di tecnica di stampo, in effetti non aggiunge, sempre secondo il mio modestissimo parere, poi tanta piu' verosimiglianza al reale appunto per l' inevitabile fuori scala.
  • modificato 2:04
    ...stesso discorso vale per le rivettatue...in fondo il nostro Kraut neorealista ha ragione...Dai su, tutti in terapia da modello da scatola!
  • modificato 2:04
    Kraut, sono daccordo che sia una soluzione comunque non realistica perche' fuori scala. Come poi sono fuori scala anche le pannellature in negativo e tante altre soluzioni tecniche. Ma quello che conta alla fine e' l'effetto finale e questa tecnica potenzialmente permette di avere modelli che rendono meglio il feeling che certi soggetti danno nelle foto.
    Poi personalmente non sono sicurissimo che il metodo di Giovanni possa dare i risultati sperati, ma per questo aspetto di vedere il risultato una volta verniciato.. ;-))
  • modificato 2:04
    Io sono per costruire il modello da scatola..lo faccio il 90% delle volte.Mi limito a volte a mettere foto incisioni..si cinture..pero in effetti apensarci bene a raggione Kraut..le lamiere sovraposte..i rivetti e pannelature in negativo(scusate ma la vecchia monogram in negativo?),spesso sono un forzattura moddelistica...

    Saluti

    ps
    certo che se la tipa che dice Alessio è carina..io rencido quello che volete..e poi io penso che alle donne come agli aerei va applicata la regola delle aree :-W)
  • modificato 2:04
    ...cmq bel lavoretto Gio' bella idea. Mi sembra che HS ci fosse quel matto di giapponese, Asao Shirai, che utilizzava un'altra tecnica...gomma liquida? colla gommosa nera? Non ero riuscito a tradurre bene il tutto ed alla fine dubitavo che in Italia esistesse un prodotto analogo.
    Hai fatto ricerche a riguardo?
  • modificato 2:04
    Bestiale!
    Dovrò provarla anch'io, anche se di solito quando metto mano pesantemente al cutter prima della plastica partono dei bei pezzi di polpastrelli .. :(
    Magari ingegneristicamente parlando non sarà  una soluzione veritiera ma un kit del genere sicuramente trasmette qualcosa di diverso da uno piatto...è + ...artistico!

    P.S.Mi sono perso quello della colla, invece la tecnica di gio mi ricorda l'altro tipo matto :)
    Craig-qualcosa che usava delle storte (o dei veri scalpelli?) per ricreare dei solchi in lungo (paralleli alle linee di pannellatura) con aggiunta poi di raviolate ad-hoc...alla fine il modello dava veramente l'idea di vissuto... veniva proprio da dire "quell'aereo ha fatto la guerra!!" :)))
    ..e in maniera più umana è ciò che sta facendo l'eduard, santa subito!
  • modificato 2:04
    Domani provo a fotografare un paio di modelli : Amodel, lo Yak9P, ICM l'SB2, che mi pare di ricordare ha l'effettone in "analisi". Sono in 1/72 e miseria se fanno la loro porca figura....poi sta a vedere quando li metti insieme se si salverà  qualche cosa, anche perchè lo Yak è pure tempestato di finissimi rivettini che sarà  un lavoretto d'aerografo da farsi ultrafine...
    Diciamo che dovendoselo ricreare l'effetto è un lavoraccio e non vale la pena se non per un paio di soggetti che si adorano alla follia, ma il mio augurio è che in futuro l'effetto ce lo diano già  pronto le case, i grandi marchi. Qualche cosa già  si muove, anzi, è da diverso tempo che si è mosso. Controllate i vostri 1/48 Tamiya o Hasegawa, pannellini in rilievo particolari già  si trovano, guardo il mio 51 cubano , un Hasegawa, e il raccordo karman è chiaramente appoggiato sopra il resto dei pannelli, ma è così pure per il Tamiya. Anche lo Spit ha qualche pannelletto a rilievo....in futuro penso che la cosa potrebbe prendere piede, vedremo se l'esempio Eduard influenzerà  in qualche modo anche altri produttori...si sa mai.
    Il discorso del fuori scala è pure verissimo, solo che di fatto noi lavoriamo con roba tutta fuori scala, dalle incisioni agli spessori di tante parti, per non parlare poi delle semplificazioni che necessariamente ha ogni modellino in plastica, pure in scale come la 32 ...
    ecco, in 32 penso che il lavoretto inizi a potersi leggere bene, meglio che non nelle altre scale, spero sempre che un giorno uno Spit in 32 abbia tutti i suoi bei pannelletti sovrapposti di fusoliera... ma che me lo facciano le case il servizio, mi sta bastando il tentativo sul kit Hasegawa.... ma ho pure voluto testare la cosa in 72, raga, non fatelo...anche se poi qualche cosa viene.
    L'idea mi è venuta per caso in realtà , sperimentando tecniche di uso del cutter sun un vecchio Artiplast/SMER, un CR32. Ho provato a rifare l'effetto tela e ci sono riuscito in effetti....da quello al tentativo di creare la sovrapposizione a volte marcata su certi modelli il passo è stato breve, però non penso valga la pena mettersi a lavorare per "dettagliare" un kit in questo modo, primo perchè ci metti un sacco di tempo, poi perchè non tutti gli aerei hanno bisogno di questo effetto, alcuni però per me sì, e poi perchè credo sia più un "dettaglio" che dovrebbero fornirci i produttori ; )
    Altrimenti per i prossimi 20 anni che diavolo si inventano ? Parlo quanto meno di quei produttori come Tamiya, Hasegawa, Revell che hanno risolto e da tempo i problemi di incastro....no, perchè ci sono nomi piuttosto grossi che ancora arrancano in sto campo ! Quelli meglio studino ancora sugli incastri, sulle incisioni e tant'altro... ; ))))

    A domani che tiro fuori qualche altra prova...sempre con la stessa tecnica, altre non ho indagato o provato .

    Aloarilievo
  • modificato 2:04
    La discussione è interessante e diciamo anche filosofica :-)

    Io la vedo anche cosi, tutti quei bei dettaglini, rivettini, pannellini, incisioni etc etc.... pensate se non ci fossero che resa finale (parlo di effetto cromatico, invecchiamento, tridimensionalità ) potrebbe avere il vostro modello?
  • modificato 2:04
    pero scusate qui nn si entra nel capo di come interpretare il soggetto?Mi spiego..tra me alessio giovanni che cito a esempio,perdonatemi..c'è un interpretazione del soggetto modellistico in scala che varia..io la faccio la mia riproduzione piu semplicemente ,alessio medio ..gio estrema.Ora..tutti e tre possiamo avere ragione no? e allora se la riproduzione deve essere soggetiva del modello,dipende dal modello e da quello che noi vogliamo da lui...se invece..come nel caso di eduard..il pannello il rivetto ..o altro ci viene riproposto...lli siamo al passo ancora precedente a quello che noi vogliamo no?Siamo noi a sceglierei il modello..no?Altra cosa...se io volessi fare un aereo "pulito"..non c'è il rischio che le case modellistiche ci impongano di farlo in una sola determinata maniera?io nn credo che ieri nelle prime ore di volo avesssero i panelli cosi ridotti no?..(sperando di essermi spiegato...)ben vega eduard..che ci fa pannelli e rivettature in una certa maniera..ma la stessa nn rischia di imporci una ristretta fascia di riproduzione?..

    notte

    Alvise
  • modificato 2:04
    ocio... questo è un esempio non recente, il Texan Ocidental in 1/48, come a dire, roba che si faceva già  10 anni fa in 1/48... e Monogram la faceva pure molto ma molto prima, solo che i kit erano in positivo ...
    Texan
    Ma il bello viene ora con quest'immagine che spero sia chiara, purtroppo il colore delle plastiche dei due kit è pessimo per rendere bene la cosa, ma forse rende lo stesso.
    Yak Ali a confronto

    Sono due kit dello Yak 9P, stesso soggetto, dimensionalmente e come forme direi corretti ( per quanto serve a noi ora ), ora uno ha solo incisioni, ben fatte per altro, corrette pure come posizione, potrebbe essere da questo punto di vista un Hasegaw tranquillamente..l'altro è un kit di un piccolo marchio ucraino che però porcaccia la miseriaccia guardate che robe che combina...pannelli con effetto sovrapposizione e tutte le rivettature finissimamente riprodotte...prendi le due scatole e considerando uguali correttezza e dimensioni quale scegli così sull'onda emotiva....ora immaginate fra 20 anni cosa potrebbe essere lo standard, non solo precisione di incastri e uso dello stucco limitato , ma pure sto dettaglio superficiale qua, dalla 72 a maggior ragione alla 32, ecc...poi forse toccherà  pure imparare a spruzzare come bestie per far risaltare tutto, ma certo che io fra i due scelgo quello con il dettaglio maggiore...perchè voi no ? ; )))
    E' chiaro che mettersi a dettagliare così da soli un kit...no grazie, ma se me lo danno già  così , visto quanto costano poi i kittini, tanto meglio... che poi è forse la stesso livello di differenza che oggi percepiamo fra quanto esce di nuovo e quanto usciva 20 anni fa, un Airfix paragonato ad un Tamiya....in sostanza si andrà  avanti ancora no, le case miglioreranno il prodotto, come sono passate dallo stile Airfix/Frog anni 70 a quello attuale, fra 20 annetti l'Eduard Hellcat sarà  magari pure obsoleto come finitura...

    Aloa
  • modificato 2:04
    Io con il Duck ho provato a ripanellarlo completamente,però è stato un lavoraccio.
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    Ciao

    paolone
  • modificato 2:04
    Adesso pero' c spieghi come hai fatto, vero? Non c puoi lasciare cosi' a bocca aperta e basta, facci realizzare che tanto non siamo in grado di farlo! :)
    Bel lavoro, come al solito
  • modificato 2:04
    Varda che beo !

    vogliamo più foto, vogliamo più foto, vogliamo più foto...sbattendo ritmicamente i boccali di birrozza sul bancone... del resto con tutti sti giri qua il tasso alcolico inizia a essere alto ; )))

    Aloa
  • modificato 2:04
    Un lavoraccio dici, ma il risultato è splendido.
    ...... foto foto foto ....

    ciao
  • modificato 2:04
    Bello Paolo,
    ma anch'io ti chiedo qualche foto in piu' ed il metodo usato.

    Ciao,
    Rodolfo.
  • modificato 2:04
    Spettacolo quel Duck ! E' decisamente realistico come pannellatura. Sono anche io curioso di sapere che tecnica hai usato ! Sbaglio o e' il modello che era andato a Telford ?
  • modificato 2:04
    Ho applicato delle striscioline di plasticard finissimo,seguendo le linee delle pannellature verticali della fusoliera,poi le ho raccordate alla stessa con la colla cianoacrilica e poi le ho lisciate con le spugnette abrasive.Nelle foto,purtroppo,non si vedono molto le striscie di plasticard perchè avevo già  dato una mano di primer e poi lisciato il tutto.
    Si,l'ho portato a Telford.
    Grazie dei complimenti...troppo buoni.
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    Ciao

    Paolone
  • modificato 2:04
    ....porcapuzzola che effettone!!!

    Ok, forse e' fuoriscala ma pittoricamente, diciamo, sono davvero belle.

    Il problema e' tutto qui, secondo me. Se da un lato vai clamorosamente fuori scala dall' altro rendi otticamente interessanti le cose... dov'e' il giusto equilibrio???
  • modificato 2:04
    Alla fine Kraut il modellismo è l'applicazione di tecniche varie per creare un'illusione.
    Il nostro modello deve illuderti, simulare .... di fatto devi simulare materiali che non sono quelli del vero, spessori che non sono neppure in scala quelli veri, colori, sporco, tutto finto, tutto simulato, l'occhio va ingannato per cui la questione meramente metrica passa in assoluto secondo piano.
    L'occhio va ingannato, per farlo le tecniche sono varie e non è il rispetto dell'esatta riduzione in scala a favorire l'inganno, mi spiace per gli ingegneri ! ; )))
    E' la luce, sono i contrasti che in quest'inganno la fanno da padrone per cui il calibro seppur importante e usato è uno strumento di secondo piano, una misura che per il nostro gioco va bene ma non basta.

    Aloaillusionistico

    Giovanni
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