Il mio primo roll-out del 2011

modificato febbraio 2011 in L' Hangar (WIP)
Avro 671 Rota I (Cierva C.30) conservato al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica di Milano, nei colori originali, precedenti il discutibile restauro a cui si deve il suo aspetto attuale.
Il kit e' della Azur, con piccoli ma numerosi interventi di miglioria e dettaglio, complicati dal fatto che tutto l'insieme misura, dall'elica alla coda, la bellezza di 8 centimetri.
Spero che vi piaccia.

Luca
LIN

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Commenti

  • Ma che bellinnooo :-) :-)


  • Ciao, ottimo modello, 

    Potresti commentare la costruzione più in dettaglio? Il kit è a circa 2000 Km al momento, ma se non mi ricordo male ha il mozzo del rotore in resina e le pale in plastica, hai aggiunto dei rinforzi? e per il carello?

    Ciao Grazie

    Paolo

  • modificato febbraio 2011
    Io trovo che sia un soggetto adorabile. Peccato che dopo l'ultima riverniciatura gli abbiano apposto  delle marche fatte con caratteri di stile un po' "fumettistico" (credo abbano usato un VAG Rounded).
    Il kit Azur (o quanto meno il mio esemplare) era proprio stampato a bassa pressione, quasi sgonfia oserei dire. La plastica pareva mascarpone, tant'era pastosa e tenera.
    Le imprecazioni maggiori sono volate nel tentativo di rimuovere le bavette di stampaggio che infestano l'intero modello, in particolare sulla struttura del carrello ed i piani di coda.
    Qualcuna e' saltata fuori anche dopo aver finito la verniciatura.
    Ricordi bene, Paolo: il mozzo e' in resina. Io in parte l'ho rifatto e per fissare le pale ho forato queste e il mozzo del kit, fissando le pale con dei segmenti di acciaio armonico (corda di chitarra), per poi aggiungere i bilanceri e gli altri dettagli in plasticard e sprue stirato.
    Un'intera serata e' stata dedicata a studiare e trovare la corretta angolazione della sovrastruttura che regge il rotore, ed il rotore stesso. Un cinema! Quasi come quello di far collimare gli scarichi dei cilindri con le loro teste, che invece e' stato un vero rebus dei Carpazi, pero' la soluzione c'era.
    Gli interni sono rifatti con sprue e strisce di plasticard, anche se alla fine se ne scorge ben poco,  giusto giusto valeva la pena di fare le cinture con striscioline di foglia di piombo, mentre il motore e' quello del kit, Ho rifatto i minuscoli parabrezza con dell'acetato trasparente e le marche sulla fiancata sono disegnate con Coreldraw e stampate con la Alps.
    Tempo netto, circa una trentina di serate di lavoro, ma l'elapsed e' iniziato nel 2005.

    Luca
    LIN

  • Molto bello ! E decisamente un soggetto insolito.
  • Di persona è ancora meglio ed è il primo che vedo finito (come si deve). Bello!
    Fabio
  • uhmmm, molto bello. Mi pare molto ben riuscita anche la colorazione, che con i bianchi non è mai facile e in questo caso trovo estremamente realistica ... con tanto di sporco dei carrelli ... molto equilibrato ... bello.
    Aloa
  • Curioso ma  simpatico, proprio perche' piccolo e ben rifinito.

    Purtroppo non so molto di questo soggetto, abbiate pieta' della mia ignoranza.

    Lz
  • Complimenti Luca, un gioiellino.
    A quando il Bazzansky Baz-1?
    :D
  • Confermo quanto detto da Fabio. rende di più dal vivo.

    Direi che Luca ha fatto un ottimo lavoro.


    Complimenti Luca, un gioiellino.
    A quando il Bazzansky Baz-1?
    :D



    Ma non ti ricordi che il Bazzansky BA-1 è già stato fatto?


    Ciao,
    Rodolfo.

  • Molto carino e particolare
  • 8 cm...complimenti per la pazienza, bel modello!
    Ma ci pensate su cosa hanno avevano il coraggio di volare a quei tempi 
    :-D

    Ciao
    Mirco
  • Grazie mille per i dettagli, prima o poi affronterò il mio


    Ciao Paolo

  • Complimenti bel lavoro conoscendo la azur
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