Wildcat

modificato novembre 2009 in L' Hangar (WIP)
Ciao a tutti
Dopo l'Hellcat (e dopo aver messo da parte il P-38 ) sono alle prese con il fratellino minore , l'F-4F Wildcat , nella fattispecie la versione costruita dalla General Motors , l'FM-1.
Il modello è quello di relativamente recente uscita della Hobbyboss in scala 1/48 , un bel modelletto tutto sommato..
La colorazione sarà  quella atlantica a 2 toni , Light Grey su bianco.

Come abitudine ho cominciato dall'abitacolo , ho preso in prestito le fotoincisioni destinate ad un kit Tamiya che ho da parte per realizzare il pannello strumenti , il seggiolino e le sue cinture di sicurezza.
Non è finito e i pezzi sono solo incastrati e tenuti insieme con la patafix..

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Poi sono passato al motore dove ho aggiunto i cavetti di accensione fatti con fili di rame cotto..

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Il faretto di atterraggio sotto la semiala sinistra nel kit fa un po' pena , l'ho quindi rifatto interamente con una calotta fatta d'alluminio (lamierino da 0,3 fustellato e arrotondato con una sferetta d'acciaio) e un coperchio fatto d'acetato.

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Un dettaglio delle mitragliatrici fatte con aghi ipodermici

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Infine un paio di immagini del montaggio a secco della struttura interna del castello motore

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Commenti

  • modificato 11:01
    Mi pare onesto come kit, non trovi?

    io ho l' FM-2, che parti cannate a parte, non è malaccio come dettaglio generale....
  • modificato 11:01
    Io ho il kit della sword....:'-(
  • modificato 11:01
    bel lavoretto pulito, complimenti. Che illuminazione usi per scattare le foto?
  • modificato 11:01
    Grazie..
    Il kit come ho detto non è malaccio , la plastica non è il massimo ma i dettagli non mancano , sia il castello motore sia il carrello sono rappresentati molto bene (le ruote fan ribrezzo ma si cambiano) e riempono bene il vano carrelli che spesso risulta vuoto pur essendo visibilissimo sul wildcat. Gli incastri non sono da Tamiya ma ci si arrangia , un po' di stucco temo sia necessario

    L'illuminazione della postazione fotografica è data da 2 semplici lampade da scrivania con lampadine azzurre ad incandescenza da 60W , sono della Osram e dichiarano di essere "a luce solare" le ho volute provare dopo aver letto che qualcuno le usava e mi son trovato bene , dovrò farne scorta (da Castorama) prima che mettano al bando le lampadine ad incandescenza :-O
  • modificato 11:01
    complimenti per le foto. Luce diffusa ed omogenea con una soluzione semplice ed economica ;-)
  • modificato 11:01
    Quando si dice "l'attrezzatura giusta per il lavoro giusto"!
    Incollavo la fusoliera del mio wildcat con la mia fida colla Tamiya tappo verde quando ho notato l'immagine sulla boccetta... :-D

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  • modificato 11:01
    Vuoi dire che se devo incollare un F-16, devo prendere la boccetta con disegnato l' F-16??

    0:-)0:-) ;-)
  • modificato 11:01
    Non so .. sarebbero da leggere le istruzioni :-(|) ... io ho solo guardato la figura :-D
  • modificato 11:01
    Mannaggia , son rimasto fermo praticamente 3 mesi!
    Qualche giorno fà  , complici le ferie forzate da mancanza di lavoro , l'ho ripreso ma non ho fatto foto fino a ieri sera .. Ho ritenuto che era meglio sfruttare il momento "ispirato"
    Ho così finito di incollare la fusoliera infilandogli l'abitacolo ed il castello motore , ho montato anche le semiali , stuccato e lisciato il tutto ..

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    Gli scarichi , che non sono ancora fissati , sono fatti con tubetti capicorda tagliati in obliquo
  • modificato 11:01
    Non mi ricordavo un grosso lavoro di stuccatura quando lo montai...bello Pierpaolo...
    Ci si vede a Modena ?
    Lucio z
  • modificato 11:01
    Infatti di stucco non ne ho messo quasi , solo un po' sulla giunzione alare sul bordo d'attacco , poi ho messo un filo di ciano nella giunzione tra i 2 elementi della pancia.
    A Modena vorrei esserci ed è probabile che ci sia , anche per dare una mano al club visto che facciamo navetta per la nostra mostra. (vedere apposito post :-D )
  • modificato 11:01
    Oggi ho lavoricchiato un po'..

    Preshading con gunze H77 per le superfici superiori che saranno grigie
    (ci fosse una linea dritta)

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    Il grigio chiaro Gunze H317

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    il preshading sotto , fatto con il grigio superiore per non contrastare troppo col bianco

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    Domani forse passo il bianco..
  • modificato 11:01
    Ottimo Pierpaolo!

    Mi incuriosisce solo il fatto che non hai dato il bianco prima del grigio :-9

    Io ho sempre fatto cosi dal piu chiaro al piu scuro... come mai ha fatto questa scelta? Finito il bianco e avevi una voglia matta di aerografare? :-D:-D

    Ci si vede a Modena allora! ;-)
  • modificato 11:01
    No no , il bianco ce l'ho in quantità  , sia Gunze sia Tamiya (infatti sono indeciso su quale usare) .. ho passato i colori in quell'ordine per poter fare meno passaggi , se no avrei dovuto fare il preshading grigio sotto e nero sopra , bianco e poi di nuovo grigio. Si notano nelle foto le maschere che ho utilizzato per non fare grige le zone che andranno bianche così da non creare zone da coprire con più passate di bianco
  • modificato 11:01
    E ci abbiamo dato pure il bianco...

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    Seguiranno ritocchi , necessari :-( , montaggio di pezzi dimenticati :-(|) e poi , finalmente , lucidatura , decal , lavaggi etc etc :-D

    Dubito di riuscire a finirlo per sabato..
  • modificato 11:01
    Bello Pierpaolo, hai fatto veramente un bel lavoro.
    Domanda: Ma il bianco l'hai corretto con qualche altro colore?

    Ciao,
    Rodolfo.
  • modificato 11:01
    Grazie :-)
    Il bianco è puro , un Gunze H11 , molto diluito con alcool sbiancato al sole. Quello che si vede è il risultato di almeno 3 passate poco coprenti e del preshading..
    Darò ulteriori sfumature dopo l'opacizzazione (santa Iwata..) , ho visto che sfumare prima del lucido è un lavoro in più che viene vanificato dal lucido stesso , a meno che non si esageri volutamente sapendo che il lucido ammazza tutto..
  • modificato 11:01
    bel wip. le mitragliatrici e gli scarichi danno veramente un tocco in piu'.
  • modificato 11:01
    Bello bello comunque.
    Penso che una causa dell'effetto grigio/bluastro in foto dipenda anche dallo sfondo bianco, che entra troppo nel calcolo dell'esposizione. Forse un altro sfondo renderebbe meglio.

    Ciao,
    Rodolfo.
  • modificato marzo 2010
    Sì , tieni conto che lo sfondo dovrebbe vedersi bianco invece prende una nota d'azzurro-grigino esattamente come il ventre del modello . Magari proverò con lo sfondo azzurro o tarerò meglio il bianco..

    Intanto ho fatto piccoli passi avanti , qualche ritocchino alla mimetica , le walkways verniciate , l'elica quasi finita...

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    E poi questa cornicetta per i finestrini della pancia .. fatta con alluminio adesivo rivettato e tagliato

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  • modificato 11:01
    Mi sembra che il pargolo stia venendo su bene!

    Invecchiamento bello pesante o andrai sul leggerino? ;-)
  • modificato 11:01
    Ti rinnovo i complimenti. Sta crescendo bene, come dice Albert.

    Per il fondo bianco, un fotografo professionista mi diceva che i soggetti con ampie superfici bianche (neve, case o palazzi bianchi, ecc) se esposti correttamente tendono a diventare grigiastri. Questo perchà© gli esposimetri sono tarati con il cartoncino Kodak grigio neutro. Per ottenere il bianco bisognava sovraesporre. Ho notato che anche con le digitali vale lo stesso, anche se con i programmi di fotoritocco si può correggere dopo lo scatto.

    Ciao,
    Rodolfo.
  • modificato 11:01
    Il discorso del bianco diventa ancora piu complesso se considerate che nella realta' la neve, le case e i palazzi bianchi non saranno mai di colore bianco assoluto, intendendo come tale quello che in un file digitale corrisponde al valore 0 di tutte le componenti di colore.
    Il procedimento corretto per il bilanciamento del bianco consisterebbe nell'inquadrare una superficie di carta fotografica bianca, con la stessa illuminazione che useremo per la posa, in modo che l'apparecchio regoli il bianco puro in modo equivalente a quello che vogliamo ottenere in corrispondenza esatta di dove avremo assenza completa dei pigmenti di inchiostro, ed in funzione del colore della carta su cui si intende stampare (o del colore dei pixel dove le tre componenti di colore sono a 0, per uno schermo RGB opportunamente calibrato).
    Relativamente a questo "bianco", l'esposimetro della macchina potra quindi leggere e trattare correttamente il "bianco" del soggetto vero e proprio, che a quel punto potra' risultare chiaro fino ad esserlo tanto quanto la carta su cui stamperemo, ma non di piu'.
    Tant'e' che in "camera chiara" (cioe' quando si sistemano le immagini digitali col software di fotoritocco, cosa che dovrebbe sempre accadere cosi' come con le immagini digitali si processava sempre l'immagine in camera oscura) un metodo empirico frequentemente usato per bilanciare il colore quando si vuole ottenere una regolazione verosimile su una foto che non si sa' ne' come ne se verra' mai stampata su carta, consiste nel fissare il bianco "puro" su valori RGB 10/10/10 (ed il nero "puro" su un 240/240/240 perche' anche il nero assoluto, in natura, lo troviamo solo osservando i buchi neri, ammesso di riuscirci...).
    La questione del grigio Kodak non riguarda il bilanciamento del colore ma l'ottenimento di una corretta esposizione quando il soggetto e' molto contrastato: se io regolo l'esposimetro sul cartoncino grigio, saro' sicuro che per quella data luce, e con quel dato orientamento delle fonti luminose, la foto sara' "tecnicamente corretta", perche' e' su quel determinato grigio (che e' un nero all'80% di intensita') che vengono tarate sia le pellicole sia il sensore delle digitali per le riprese in luce naturale.
    Questo non impedisce certo di ritrovarsi con zone della foto sottoesposte o sovraesposte, come nel caso in cui il bianco sia il colore dominante, ma anche la latitudine di posa della pellicola, o del sensore digitale, per quanto ampia non e' infinita.
    In linea teorica, in una foto corretta, il colore bianco della carta su cui e' stampata si dovrebbe poter vedere solamente nelle zone "bruciate" da una forte sovraesposizione, come in un controsole o in un riflesso, ma mai come colore di un soggetto, anche se questo fosse "bianco candido" come la neve, o come una casa tunisina appena intonacata a calce, riprese a mezzogiorno, o come la pancia di un Wildcat che vola capovolto in pieno sole tropicale, se esposti in modo corretto, ovviamente.

    Compimenti per il modello!

    Luca
    LIN
  • modificato 11:01
    Pierpaolo ti faccio i miei complimenti per il modello ed anche per la rapidità  con la quale riesci a portare avanti i tuoi progetti.
    Fra il kit Tamiya e questo quale ti sembra migliore?

    Ciao
    Mirco
  • modificato 11:01
    Grazie a tutti...
    Proverò a fare foto migliori ma nel frattempo fate finta che il bianco si veda bianco :-D

    Il kit Tamiya secondo me è migliore come plastica , ho visto che in un montaggio a secco i pezzi stanno solidamente insieme con pochi pezzi di nastro e praticamente non si vedono fessure.. L'hobbyboss è un po' da addomesticare soprattutto per quanto riguarda la parte inferiore della fusoliera. Il Tamiya ha i rivetti giustamente in positivo , rivetti che si rischia poco di cancellare vista la precisione degli incastri e le poche carteggiature necessarie. L'Hobbyboss però ha dalla sua un maggior dettaglio del vano carrelli/castello motore , la presenza di 2 intercooler e non solo uno , il pavimento del cockpit giustamente aperto per permettere la visuale attraverso i finestrini ventrali , difetto al quale si rimedia facilmente sul Tamiya con il cockpit Aires che tra l'altro entra benissimo.
    Per la velocità  non so .. ho iniziato nel mese di ottobre e l'ho ripreso solo da poco ma se sembra che vada veloce è solo perchà© sono a casa e non sto lavorando in questo periodo quindi mi ci posso dedicare a lungo..
  • modificato 11:01
    Concordo con Pierpaolo, il Tamiya, nell'insieme è migliore anche se ha qualche svista qui e li (secondo intercooler e pavimento del cockpit)

    Di tutte le versioni realizzate da Hobbyboss...L' FM-2 è meglio lasciarlo negli scaffali dei negozi, è il peggiore del lotto (cannata tutta la zona motore...)
  • modificato 11:01
    Pierpaolo,
    guarda che le tue foto sono già  belle così. Averne di foto così nitide ed a fuoco per vedere i dettagli dei modelli.

    Luca, per quanto riguarda il discorso del cartoncino, ripeto, che mi e' stato detto da un fotografo ed ho anche sperimentato che con l'esposimetro della macchina fotografica, il bianco risulta un po grigiastro, mentre se sovraesponi, il bianco risulta molto più bianco.
    Questo con le vecchie pellicole, ma mi è anche capitato che delle foto digitali, con molto bianco risultino grigiastre.
    Certo, con PS si può correggere tutto, ma se si parte con una base migliore le correzioni sono minori ed il risultato sarà  senz'altro di qualità  maggiore.

    Ciao,
    Rodolfo.
  • modificato 11:01
    Bel lavoro Pierpaolo, i miei complimenti e mi riferisco al modello chiaramente dato che di foto nn mi intendo praticamente niente:-D:-D:-D

    Ciao Marco
    F-104 4ever
  • modificato marzo 2010
    Rud, se leggi meglio non ti ho contraddetto ma ho solo tentato (forse con poco successo) di spiegare che quel fotografo ha semplicemente detto che per misurare l'esposizione corretta si adopera il cartone grigio Kodak, quale che sia il tipo di macchina, e che cosi' facendo il "bianco" di determinati soggetti (che in realta' non e' mai bianco) viene piu' scuro che sovraesponendolo. Perche' in realta' non e' bianco puro, ma cosi' lo interpreta il nostro cervello. Poi e' ovvio che piu' si sovraespone e piu' un "bianco" si schiarisce. Anche il resto della foto, pero'.
    In una foto digitale, un'altra cosa che andrebbe fatta e' bilanciare correttamente il bianco. Le due cose, messe assieme, aiutano ad ottenere una foto tecnicamente corretta, specie se si lavora in manuale.
    Altrimenti si puo' lasciar fare al software della macchina e, se questo e' ben realizzato, magari non occorre nemmeno far la fatica di studiare ed imparare ad usarla, anche perche' l'una cosa non determina necessariamente l'altra, almeno nel mio caso, ma senza la prima si puo' andare avanti solo a tentativi, soluzioni empiriche e grandi bòtte di culo.
    Un'altra cosa: PS e' solo uno strumento, che non puo' correggere tutto, ma un minimo di post-produzione andrebbe comunque fatto sempre. Poco conta che poi si adoperino PS o qualsiasi altro software adatto allo scopo (magari lavorando in formato RAW), foss'anche solo per controllare se una foto e' corretta per poi lasciarla cosi' come mamma l'ha fatta. Se poi si deve stampare su carta, per rapportare correttamente l'immagine dalla gamma a 24 o piu' bit alla gamma della stampante, le mani ce le devi mettere per forza.
    Rimane comunque e sempre la possibilita' di andare per tentativi, scattando un'enormita' di immagini, tenendo solo quelle "guardabili" ed accontentandosi infine di vederle solo a video, regolando la luminosita' ed il contrasto di quest'ultimo (magari tarato male gia' di suo). Lo fanno in tanti ma non vuol dire che sia la soluzione corretta per risolvere un problema.
    Nel caso specifico, la nota grigio-azzurra "forse" (e dico "forse" perche' non scrivo manuali di fotografia. Li leggo soltanto) e' dovuta in parte al cartone Bristol, che oltre a non essere perfettamente bianco ha anche riflesso il grigio delle aree del modello che non sono bianche, in parte e' dovuta a come la macchina ha risposto a quel tipo di luce artificiale ed al modo in cui incideva sul soggetto, in parte c'e' da considerare la vignettatura dell'obbiettivo, che spiega il colore piu' scuro lungo i bordi, specialmente sui quattro angoli, dove non sia dovuto alla curvatura del fondale di cartone o alla posizione delle luci, in parte e' una conseguenza del fatto che il fondale di questa pagina web e' di colore bianco puro (rgb 0,0,0) percio' ogni sfumatura piu' scura risalta subito, mentre una foto ben fatta e regolata non dovrebbe mai avere zone di questo "colore", per le ragioni che spiegavo piu' sopra.
    A parita' di foto, che e' solo ridotta nelle dimensioni, la cornice fa una certa differenza, se noti. A sinistra e' un grigio "del tuo monitor" all'80%. Dico "del tuo monitor" invece che "Kodak" perche' per poterlo dire dovremmo prima calibrare entrambi i monitor, mio e tuo.

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    Luca
    LIN
  • modificato 11:01
    Ieri sera ho messo tutte e 15 le decals!

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  • modificato 11:01
    E oggi ho fatto qualche lavaggino...
    Come mia abitudine sono stati effettuati con le tempere , una mistura grigia per la parte bianca e una blu scuro per la parte grigia del modello..

    La prima foto mostra la differenza tra una semiala trattata e una no..

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  • modificato 11:01
    Mi sembra che con le tempere riesci ad avere un buon controllo sul lavaggio, giusto?

    Stavo guardando l'andamento della separazione fra i due colori... mi pareva che l'insegna in fusoliera rimanesse sempre nel bianco... hai sottomano le foto di un esemplare preciso, immagino?

    Ti rinnovo i compimenti, davvero bellino!!!

    :-)
  • modificato 11:01
    La foto di quell'esemplare fortunatamente c'è , è pubblicata pure su In Action..

    Sempre su In Action c'è questa foto qui di un esemplare simile dove si vede bene l'andamento della mimetica ed è come dici tu

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    Ma la foto del "mio" Wildcat fa vedere un andamento leggermente diverso..

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    si vede meglio nell'immagine invertita nei colori

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    per il resto , sì , uso le tempere per avere un maggiore controllo , più che altro per poter rimediare facilmente ai pasticci che faccio sempre :-D
  • modificato 11:01
    Certo che però 2 foto e tutti e due che sbandano oltrebordo :-9 :-9

    Sarà  mica che porti sfi-:-B ques't aereoplanetto?

    :-9 :-9

    Ottima la foto... le mimetiche atlantiche erano applicate in maniera un pò variabile ;-)
  • modificato 11:01
    complimenti, molto bello. Hai provato a dusa reun fondo grigio per fotografare? per risolvere il problema dell'esposizione io scato 3\5 foto del soggetto sovraesponendo e sottoesponendo di 1 e\o 2 stop e poi mi scelgo quella migliore, correggendola eventualmente con PS...
    cmq resta un bel lavoretto, complimenti! :-D:-D
  • modificato 11:01
    E' molto bello ! Posso chiederti una cosa su lavaggio che hai fatto ? Dici di usare le tempere, come fai a farle "attacare" al modello ? Le diluisci con acqua o qualcosa di diverso ?
  • modificato 11:01
    Ciao e grazie :)
    Come avevo spiegato ai tempi dell'Hellcat uso le tempere diluite con latte .. il latte fà  sì che la mistura asciugandosi rimanga stesa sulla superficie del modello e non formi quelle goccioline tipiche dell'acqua e dovute alla tensione superficiale. Non mi ricordo dovo ho letto dell'uso del latte e ammetto che non conosco quali siano le controindicazioni (a lungo termine immagino) ma mi trovo bene così da 4-5 modelli a questa parte e non vedo cose strane.

    Per il fondale uso il solito foglio bianco , usavo un fondo azzurro ma non mi piace molto , prima o poi proverò a vedere se con il grigio le cose cambiano. La mia macchina fotografica , come immagino molte altre , ha una funzione con la quale scatta 3 foto in rapida sequenza con esposizioni diverse. Tempo fà  la usavo e sceglievo tra le 3 quella migliore , potrei provare a riutilizzarla anche se così mi riempivo di foto.. sì perchè mica le cancello le foto venute male , le devo tenere e farne pure il backup.. ho dei giga persi a causa del mio disordine :-D
  • modificato 11:01
    Riguardando la foto reale mi è saltato all'occhio quella specie di pod sotto la semiala destra , non lo trovo da nessuna altra parte , qualcuno sa cos'è?
  • modificato marzo 2010
    Il trucco del latte per le tempere l'avevo letto in una serie di articoli di modellismo apparsi sul "Corriere dei Ragazzi" a firma di Federico Santin, nel 1976-77.
    Da allora non me ne sono mai separato, vista la versatilita' di questa tecnica, davvero utile, che si basa sull'azione combinata della caseina, adesiva, e di un'altra sostanza, tensioattiva, che serve a favorire l'emulsione del grasso, contenuti nel latte stesso.
    L'unico inconveniente finora riscontrato e' stata una tenue fioritura di muffa sulla superficie cosi' trattata, ma si trattava di un paio di modelli rimasti a lungo stoccati in una cantina umida, percio' non posso nemmeno escludere che tale muffa si sarebbe formata in ogni caso.
    Rispetto alla descrizione di Santin, oggi aggiungerei solo un velo di trasparente acrilico per fissare la patina al modello in modo definitivo e soprattutto per sigillarla.
    Dovrei aver conservato qualche ritaglio di quegli articoli. Se riesco a recuperarli possono interessare?

    Luca
    LIN
  • modificato 11:01
    Certo , tutto fa brodo! (sempre se non è un problema o non è disturbo)
    Nel 76-77 avevo 1-2 anni quindi non è lì che l'ho letto :-D
    L'ho letto in rete in tempi molto più recenti ma consòla il fatto che se ne parli da 30 anni e più , al giorno d'oggi tutti i modelli fatti così dovrebbero assomigliare a formaggio stagionato se ci fossero serie controindicazioni ...
    Una passata di trasparente la do sempre (in questo caso sicuramento visto è lucido come una caramella) quindi non dovrebbe esserci problema

    Intanto è risolto anche il mistero del pod misterioso .. trattasi di un dispenser di bombette da esercitazione.. (grazie D.)
  • modificato marzo 2010
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    Una roba tipo questa?? ;-)
  • modificato 11:01
    Grazie per la dritta Pierpaolo ! In effetti avevo letto del latte su un vecchio libro di modellismo, e credo di aver pure tentato la cosa una ventina d'anni fa se non di più. Si sa mai che oggi che me la cavo meglio non ci ritenti !
  • modificato 11:01
    Ok ma quale tipo di latte: intero, parzialmente scremato, di soia, mica puoi lasciarci nel dubbio. Meglio se ci dai anche la marca; Parmalat, Latte Trento, Latterie Runite, Latte Coop
    O è già  in commercio il MrMilkGunze? :-9

    :-9 :-9 :-9 :-9
  • modificato 11:01
    Parmalat , intero .. preso al Lidl che costa meno :-D
  • modificato 11:01
    :-D
  • modificato 11:01
    davvero un'ottima realizzazione, sono sempre stato diffidente sulle tempere ma a vedere i tuoi risultati la tentazione c'è visto che nelle pannellature emulano bene gli olii e si eviterebbe i loro diluenti puzzolenti (e nocivi) ...solo mi fa un sacco paura l'uso del latte per via delle muffe: non si potrebbe usare il vetril? (magari quello trasparente?)
  • modificato marzo 2010
    Di per se' l'uso del latte per questo scopo e' un palliativo rispetto ad un altro prodotto, il fiele di bue, che oltre a puzzare molto di piu', ha soltanto la proprieta' di fare da emulsionante, cosa che consente la stesura dei colori ad acqua su superfici impermeabili come la plastica.
    Sui modelli conservati in casa (non in cantina), trattati con tempera e latte da oltre vent'anni, finora non ho mai riscontrato formazione di muffa, seppure non li avessi mai sigillati con il trasparente.

    Luca
    LIN
  • modificato 11:01
    Il vetril direi di no , ho idea che il trasparente lucido (se acrilico) il vetril se lo mangi in un sol boccone.. Piuttosto proverei con una goccia di lavapiatti , ce ne sono di trasparenti , così non ri rischia nemmeno di cambiare tonalità  alla mistura. Un'altra tecnica per i lavaggi poco invasiva richiede infatti una goccia di lavapiatti in una soluzione di acqua e polvere di gessetto.Il lavapiatti serve sempre per limitare l'effetto della tensione superficiale dell'acqua. Provata più volte e funziona bene , solo che mi trovo meglio con le tempere visto che ho a disposizione più tinte e a minor prezzo .. un gessetto da artista costa da solo quasi quanto una scatola da 12 tempere...
  • modificato 11:01
    Devo provare. Io uso la benzina dello Zippo, non puzza e costa poco, ma prima o poi il latte lo provo!
    :-D
  • modificato 11:01
    E' finito già  da un po' ma ha subito girato per mostre (per la cronaca senza premi , se li è accattati l'Hellcat) e qualcuno l'ha anche già  visto .. oggi ho fatto un paio di foto nuove..

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    Non sono contentissimo di come è venuto a causa di un pasticcio che ho fatto cercando di sfumare lo stacco dei colori ma tant'è , ce lo teniamo così..
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